Esperienze
Psicologa
Consulenza e Sostegno Psicologico rivolto ad adulti e giovani adulti, in setting individuale e di coppia;
Psicologia del Benessere e Crescita Personale;
Formazione:
Dopo aver conseguito la Laurea Specialistica in Psicologia Dinamica e Clinica presso l'Università La Sapienza di Roma, ho proseguito la mia formazione sulle seguenti aree e tecniche:
Approcci Non-Strutturalisti - nello specifico ho acquisito conoscenze e competenze nell’ambito dei paradigmi Narrativo (M.White) e Centrato sulla Soluzione (S. De Shazer), che si rivelano particolarmente utili nel trattamento delle difficoltà legate alle crisi del ciclo di vita (fase della prima età adulta e nuovi adattamenti, genitorialità, lutto, separazione, crisi di coppia, crisi lavorative, ecc.) e nei processi decisionali e di problem solving in ambito personale o lavorativo.
Tecniche a Mediazione Corporea: tecniche di rilassamento guidato, tecniche immaginative e induttive e loro uso nella pratica clinica. Tecniche di Songtherapy: l'utilizzo della musica e dei testi musicali al servizio degli obiettivi dell'intervento psicologico, che trova ampio spazio soprattutto nel lavoro con i giovani, nel dar voce alle loro difficoltà, emozioni e idee.
Come lavoro:
Il percorso di consulenza prevede un ciclo di incontri a cadenza settimanale o quindicinale per un periodo di durata variabile a seconda delle necessità della persona e del tipo di lavoro che si farà insieme.
Utilizzando un approccio integrato che si rifà alla Psicologia Umanistica e Costruttivista, lavoro soprattutto sulle seguenti aree-problema:
- Ansia e Stress Acuto nelle loro varie manifestazioni (crisi di panico, insonnia, rimuginio, senso di preoccupazione persistente e pervasiva, “blocchi” decisionali o comportamentali, ansia da prestazione, ecc)
- “Emozioni difficili” (come rabbia, paura, frustrazione, preoccupazione, ecc) che oltre certi livelli possono impedire di vivere una quotidinità serena, ma che diventano grandi alleate nel guidarci tra i percorsi della vita, se ne cogliamo l’aspetto funzionale in un determinato momento e contesto.
Relazioni e Comunicazione efficace (nella coppia, nel lavoro, in famiglia)
Problematiche tipiche dei giovani adulti (fascia di età 20-30 anni), alle prese con la definizione, spesso faticosa, della propria strada e autonomia, delle proprie inclinazioni e aree di competenza, dei progetti di vita, con l’affermazione delle proprie idee nei contesti di appartenenza, con la costruzione di nuove relazioni.
Indirizzi (3)
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Mostra tutte le prestazioniMetodi di pagamento: Bonifico
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IT81R********************** intestato a Annamaria Labanca
causale : Consulenza online - (Iniziali del nome e cognome del paziente)
con invio ricevuta del bonifico stesso tramite whatsapp o email (***************************)
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Tieniti pronto 10 minuti prima della consulenza. Assicurati che la batteria del tuo dispositivo sia carica. Per i videoconsulti: controlla la tua connessione internet e il corretto funzionamento di camera e microfono. Tieni a portata di mano eventuali referti medici (es. il risultato degli esami).
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16 recensioni
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Chiara
Ho iniziato un percorso di supporto psicologico di coppia con la Dott.ssa Labanca, dalla quale mi sono recata grazie a delle ottime referenze datemi da una mia amica fidata.
Fin da subito la dottoressa ci ha messo a nostro agio, proponendoci nelle varie sedute sempre attività utili alla comprensione dei problemi e dandoci gli strumenti adatti per affrontare in maniera efficace le nostre difficoltà. Inoltre ci ha aiutato molto nel migliorare le nostre modalità comunicative.
È una professionista assolutamente solare, empatica ed attenta al paziente.
La consiglio vivamente.
Francesca
Sono andata da Annamaria in un momento molto difficile della mia vita e non avrei mai potuto fare scelta migliore!
Empatica e sensibile, mi accoglie sempre con un gran sorriso contagioso. Con lei mi sono sentita subito a mio agio, attraverso un percorso intrapreso insieme oggi posso dire di saper riconoscere e gestire quei pensieri e ansie paralizzanti che non mi permettevano più di vivere la mia vita serenamente. Mi ha insegnato ad ascoltarmi, capirmi, guardare le cose da un altro punto di vista e abbandonare dei limiti che io stessa mi ponevo senza una ragione ben precisa.
La professionalità e disponibilità di Annamaria sono uniche, e le conversazioni e il rapporto che si instaura è sempre stimolante , entusiasmante e appassionante.
Ogni volta che esco dal suo studio mi sento carica e forte, pronta a costruire la mia vita come la voglio io.
Mariagrazia
Dottoressa qualificata e competente. Mi sono sentita accolta e a mio agio sin dal primo momento. Con lei riesco ad aprirmi e a non temere il giudizio. Sono molto soddisfatta del mio percorso e la consiglio vivamente.
Francesca P.
Fin dalla prima seduta mi sono sentita molto a mio agio e a piccoli passi sto ritrovando la serenità nella mia quotidianità. Le conversazioni sono sempre stimolanti e ti danno modo di vedere le cose da un punto di vista differente, personalmente ho trovato molto sollievo e sono sicura che con il tempo riuscirò a fare molti altri progressi. :)
Angela
Quando vado via sono sempre più serena,mi sento libera di esprimere tutto quello che provo.
Daniele
Sono entrato in studio privo di qualcosa, ne sono “uscito” con una cassetta di attrezzi interiorizzata, pronta all’utilizzo tutte le volte che bisogna affrontare qualcosa che la quotidianità mi presenta. Tutto questo grazie alla dottoressa Annamaria, una persona disponibile, amichevole e vera, che ti accompagna in quello che è un percorso, il quale, una volta intrapreso, mi ha fatto sentire veramente bene.
Se avete dubbi, se avete un’ indisposizione verso il farvi accompagnare in qualcosa che non avete mai fatto prima, come questo percorso, per qualsiasi motivo, fatelo, non fermatevi davanti preconcetti. Conoscere la dottoressa Annamaria è stato per me importante e se mai doveste trovarvi di fronte a dubbi, vi invito a non esitare, fatelo per voi stessi.
giulia pallottelli
"Ogni volta che esco di lì mi sento carica e forte. Affronto con più sicurezza la vita di tutti i giorni e imparo a conoscermi sempre di più. Parlare mi permette di analizzarmi e affrontare le cose con consapevolezza e non ne posso più fare a meno. Mi sono sentita capita dalla prima volta ed è diventata per me una coccola della quale non voglio più fare a meno. "
Adele
Le nostre sedute sono state molto utili,sono riuscita a ritrovare me stessa dopo un lungo periodo di buoio le sarò sempre grata.
Fede
Ho iniziato il mio percorso con la Dottoressa in un periodo della mia vita in cui mi sentivo completamente persa.
Quello che è stato determinante per me è stata la presa di coscienza; la consapevolezza che ho oggi di me stessa, di chi sono e di ciò che voglio, è il frutto delle domande e dei ragionamenti a cui la Dottoressa mi ha messo a confronto durante le nostre sedute.
Ad oggi utilizzo i nostri incontri per avere un secondo punto di vista e per riuscire a ''scastrarmi'' nei momenti di stallo che mi capitano di tanto in tanto.
Ciò che mi piace di più è che durante la seduta non viene proposta una soluzione standard da seguire e applicare, ma c'è un invito a ragionare, a comprendere, a valutare le varie situazioni che la vita ci pone davanti, fino a quando non siamo noi a capire quale sia la cosa migliore per noi stessi.
Grazie mille davvero!!
Dott.ssa Annamaria Labanca
Grazie, cara Fede, per il tuo feedback :-)
è sempre un piacere lavorare insieme su come far sì che i momenti di stallo diventino tempo di gestazione di nuove idee, prospettive, progetti di vita che tu con la tua energia nutri ogni giorno... oppure, perché no, tempo di recupero per ripartire più cariche ;-)
MT
Premetto che non è mai facile mettersi completamente a nudo, mostrare le proprie insicurezze, debolezze e tante altre caratteristiche. Eppure, quando sto da Annamaria(perdonatemi se non utilizzo il termine Dottoressa ma lo considero troppo formale, dal momento in cui la figura dello/a psicologo/a puó ricoprire diversi ruoli durante un’esistenza) riesco a mostrare quella parte di me che spesso ho tentato di nascondere, a fare dei ragionamenti che senza il suo continuo spronarmi, non so se sarei riuscito ad elaborare. Il concetto attorno al quale ruotano le nostre “sedute”(preferisco chiamarle sessioni) è non dimenticare mai chi sono. La vita spesso porta a farlo, a reprimere una parte essenziale di sè. Non è per niente scontato, per un ruolo così importante nella vita di chi decide di farsi guidare, avere la giusta empatia, senso di amicizia, farti capire che non sei solo quello che ti viene additato, che è impossibile descriversi con un semplice aggettivo.
Dott.ssa Annamaria Labanca
Caro MT, grazie di cuore per le tue parole sul nostro lavoro insieme : ) dunque avanti tutta! proseguiamo con forza la nostra lotta alle etichette, perchè non siamo barattoli, ma Esseri che hanno diritto di evolvere e scoprire/coltivare la propria essenza, le proprie inclinazioni, le proprie potenzialità... il proprio "codice dell'anima", come dice Hillman, che ti ringrazio di avermi donato come suggerimento di lettura :-)
Risposte ai pazienti
ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno vorrei chiedere ad un amico che vive all’estero da due anni di potersi rivedere in videochiamata per farsi un saluto. È una persona fidanzata e non so se possa creargli problemi la richiesta. È molto riservato della sua vita anche con amici stretti e parenti e a malapena ci si scambia qualche vocale perché non ama un contatto assiduo e vive le relazioni in maniera molto libera. Non voglio che la mia richiesta appaia come la ricerca di un contatto più intimo ma semplicemente come il desiderio di rivederlo dopo tanto anche se dietro ad uno schermo. Mi ha detto che quando tornerà me lo farà sapere per farsi un saluto e non so quindi come chiederglielo? Quali parole posso usare per non apparire invadente? Anche se non ne avesse voglia lo rispetterei senza prenderla sul personale ma a volte nella comunicazione scritta è bene usare una corretta comunicazione che potrebbe cambiare la percezione del messaggio ed essere più predisposti a dare una risposta positiva. Quale potrebbe essere un buon modo di chiederlo e il momento più opportuno per farlo? Pensate sia meglio aspettare torni ed evitare di chiederla o chiedere invece magari di sentirsi in una telefonata? Alle mie richieste passate non si è ancora aperto alla chiamata ma ha detto che siamo amici di essere serena da questo punto di vista. La scorsa settimana gli chiesi qualcosa e mi ha detto di essere solamente molto impegnato in questo periodo. Gli avevo mandato un file Word dove gli comunicavo una parte di me, e una persona molto diversa da quella che ero caratterizzata da una comunicazione compulsiva, perché avevo problemi di comunicazione in quanto eravamo a lavoro ed era molto preso da quello anziché dal conoscersi, che riporto brevemente: In questi 2 anni ho fatto una lunga introspezione per poter instaurare una bella amicizia con te perché sei una persona di valore che nn voglio perdere nella vita e nel tempo: credo in una bella occasione di incontro quando ritornerai - nn sono una persona che mantiene amicizie solo virtuali ne condivido il mio quotidiano in una messaggistica istantanea o corrispondenza - e mi sembra di poter contare sul piacere di rivedersi o di una amicizia sincera in una chiamata quando te la sentirai.
Sento che è arrivato il momento di mettere questo rapporto nello stesso binario in modo che sia più soddisfacente per tutti, senza lo stress di entrare nel quotidiano e viverla in maniera più libera e serena contando nell affetto reciproco piuttosto che nella frequenza del contatto
Mi faccio sentire poco, ma in quel contatto sporadico amo sentire ci sia una persona dietro allo schermo anche con un vocale breve per darsi una voce ogni tanto nn si perde il rapporto umano nella comunicazione a voce
Wapp ha reso tutti raggiungibili sempre e con qualsiasi frequenza e io nn credo nel messaggiare continuo le vere amicizie nn hanno bisogno di corrispondenze, ma credo nella sincerità e reciprocità del sentimento e valori che rendono due persone amiche e sto cercando di navigare così questa amicizia allineandomi al tuo modo di vivere gli affetti e accettando ciò che è possibile in questa amicizia. Io sono svantaggiata perche ho una conoscenza limitata di te- ecco perché ti ho chiesto della musica - ma non possiamo conoscersi nell’amicizia tramite un chattare quotidiano, vorrei solo nn si perdesse il piacere della conversazione nella leggerezza e rispetto della tua riservatezza
Non amo essere raggiunta sui social da sconosciuti
Ho pochi amici, ma preferisco la qualità alla quantità, nn posso tenere tutti con me ma con te sento una bella affinità e intesa che nn voglio si perda.
Sono molto introspettiva e
Amo la montagna, passeggiare nei boschi, la neve, viaggiare e la pizza
Ammiro i coreani, hanno sani valori confuciani, so solo poche parole ma vorrei imparare la loro lingua, se ne avrò mai il tempo
Nn lascio accedere a me a chiunque
Odio chi parla a vanvera, la mediocrità i pettegolezzi e l’invadenza nella vita altrui con domande scomode sulla propria vita, in tal senso mi ritengo una buona amica
Mi piacciono molto le serie crime/ procedural
Californication è una delle mie serie preferite
Grandi speranze, di David Lean, è il film della mia vita
Il giovane Holden, l’isola del tesoro, Narciso e boccadoro mi hanno appassionato
Questo per fargli avere una conoscenza meno limitata di me, quella di tre mesi a lavoro due anni fa, dicendogli a seguito del messaggio in cui diceva di essere molto impegnato in questo periodo “leggi quel pezzo di me, quando avrai due minuti di vita per te, ok? Ci tengo” venerdì scorso e ad oggi non ha risposto. Come posso sapere se ha letto quella parte di me senza essere insistente nel richiederglielo? Pensate mi comunicherà lui se lo ha fatto? Capisco sia impegnato ma sono poche righe non voglio neanche apparire ai suoi occhi insistente dopo che ha detto di essere molto impegnato e per questo non ho incalzato nella domanda e si aspetta che dopo una settimana gli riscriva come al solito domanda sulla domanda senza rispettare sia impegnato. A questo giro non ho intenzione di farlo. Pensate debba attendere magari un altro paio di settimane che si faccia risentire lui anche per essere coerente con ciò che ho comunicato nonostante non sappia se abbia letto quella parte di me? Per la videochiamata e il desiderio di rivederlo cosa suggerite?
Cara Utente
Il tuo desiderio di connessione con questo amico è tangibile, così come la tua voglia di raccontarti e proteggere questo rapporto da eventuali fraintendimenti, mi arriva tanta sincerità e amorevolezza dalle tue parole.
Tuttavia ti invito a riflettere su alcuni punti:
Proprio in virtù della sua natura riservata, i suoi tempi potrebbero non essere gli stessi tuoi, e bisogna averne cura e rispetto … così come bisogna che anche tu ti prenda cura dell’ incertezza e impazienza che l’attesa di una risposta ti suscita. Come? Cercando di distogliere l’attenzione, riporta la tua mente al tuo ambiente, alla tua quotidianità, alle tue attività, lascia a lui il tempo di seguire il suo ritmo comunicativo. C’è un detto che recita più o meno così : le cose a volte si incontrano sulla strada scelta per evitarle.
Nel tuo caso potrebbe voler dire che se tu lo cerchi molto, con il desiderio di creare connessione, ma lui ha uno stile comunicativo più riservato, invece della connessione che tanto vorresti potresti ottenere allontanamento. Facci sapere come va :-)
Buonasera, quella di cui sto per parlarvi adesso è una situazione davvero atipica e surreale.
Sono un ragazzo di 18 anni che 6 mesi fa ha avuto una crisi maniacale dopo un periodo in cui non stavo bene e adesso sono in cura e frequento uno psichiatra privato con cui parlo 1 volta a settimana e una psichiatra dell’ ASL che mi dà i farmaci che si prendono per stabilizzare l’umore, tra l’altro i due psichiatri lavorano nello stesso studio e quindi si parlano.
Il problema è che si pensava che il problema fosse questo disturbo e che con il tempo sarei tornato alla vita di prima e avrei imparato a gestire il mio umore mentre io in questi mesi ho realizzato che niente della mia vita era normale, mi sono reso conto di avere una memoria assente, non ricordo quasi niente della mia vita, di non avere conoscenza, di sentire tutto e tutti estranei, come la vita mi fosse passata attraverso, mi sento vuoto, mi mancano dei pezzi fondamentali, problemi chiaramente anormali nel modo in cui li sto vivendo io.
Insomma dato che ho giocato parecchio tempo a calcio, ho fatto il classico senza mai prendere materie e adesso sono i quinto e ho qualche amico, sembrava tutto normale, il problema è che tutte queste cose non mi hanno lasciato niente, il calcio l’ho mollato perché mi sento come uno che non ci ha mai giocato, non mi ha lasciato ricordi e conoscenza sufficenti, di scuola non ricordo assolutamente niente e gli amici non li conosco come vorrei, niente lo conosco bene, c’è solo superficialità.
Adesso sono bloccato, a scuola non studio perché non ho un metodo, perché non mi rimane niente, perché ho un vuoto gigante di tutte le cose che non ho imparato nemmeno un po’.
Insomma sto disturbo dell’umore o disturbo bipolare non spiega tutto questo, è come mi fossi svegliato e mi fossi reso conto che non so niente, che mi manca tutto, mi sono fatto due domande e ho scoperto che non ho risposte
Sono senza identità, opinioni, interessi, passioni, mi manca tutto, non mi sono formato, non mi sento sicuro su niente e non sbaglio, non conosco davvero niente, mi mancano le basi per parlare coscientemente, non ho imparato niente, non ho sviluppato una personalità.
So che sembra folle ma è così, non riesco più a fare una parte, a fingere sia tutto ok quando dentro ho problemi assurdi che non voglio condividere, nessuno può capirmi o aiutarmi, mi sento senza speranze, non c’è scritto niente su questo, chi mi segue o prova a cercare di cambiare il mio pensiero o mi crede ma non sa bene che dirmi.
Qualcuno di voi ha qualche idea?
Ciao ! Concordo con le possibili letture e suggerimenti che i miei colleghi ti hanno dato della tua situazione. E posso solo immaginare lo smarrimento che questa sensazione che descrivi crea in te …
Inoltre sei già seguito da due psichiatri che certamente piano piano lavoreranno
insieme a te in modo sempre più accurato man mano che vi conoscerete meglio.
Aggiungo però solo una domanda-stimolo:
Immaginiamo che davvero ci sia una sorta di “vuoto”, che comprende gli anni trascorsi. Immaginiamola come una stanza vuota. Se tu volessi e potessi iniziare a riempirla da domani, da cosa cominceresti ? Come inizieresti ad “arredare” lo spazio libero della tua vita ? Che ricordi vorresti poter costruire a partire da domani, da poter raccontare o anche solo richiamare alla mente tra 5 anni? Inizia da qualcosa di semplice e portaci l’attenzione … e se ti va facci poi sapere come procede
Un grande in bocca al lupo,
Dott.sa A. Labanca
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