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Esperienze

Su di me

Per 10 anni ho svolto l’attività di psicologo al centro di salute mentale dell’ Asl 1 di Torino.
Ho avuto l’opportunità di seguire i miei pazie...

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Specializzazioni

  • Psicoterapia

Punteggio generale

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M
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Mi sono trovata molto bene con il dottor Marra: un ottimo ascoltatore e psicologo. Ha saputo mettermi a mio agio sempre, nonostante le mie generali difficoltà ad aprirmi e parlare dei miei sentimenti. Mi ha aiutata tanto con i problemi che stavo affrontando, proponendo soluzioni adatte alla mia situazione, volta per volta. Lo consiglio caldamente.

S
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Il Dott. Marra mi ha seguita con professionalità e gentilezza. Stavo attraversando un periodo di grande crisi in cui non riuscivo a prendere una decisione importante. Il Dott. Marra, senza in alcun modo condizionarmi, è riuscito a sostenermi ed aiutarmi nel raggiungere il mio obiettivo. Consigliatissimo!

V
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il Dott. Marra è un grande professionista, sa ascoltare, individuare le problematiche e fornire degli strumenti pratici utili al superamento delle difficoltà. Lo consiglio vivamente!


F
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sono contenta di aver intrapreso questo percorso con il dott. Marra, che si sta dimostrando essere molto disponibile all'ascolto e sempre preparato su qualsiasi argomento.


L
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Presso: Studio di Psicoterapia Dott. Alessandro Marra psicoterapia individuale

Gli incontri con il Dott. Marra sono sempre stati utili e piacevoli. L’ho contattato in un periodo in cui ero particolarmente ipocondriaca e ansiosa . La sua capacità di mettermi a proprio agio, l'ascolto mai invadente e propositivo, mi hanno permesso di iniziare un percorso che mi ha aiutata ad affrontare meglio le mie paure legate alla salute ma anche le preoccupazioni determinate dall’ambiente lavorativo. Professionista serio, affidabile e sicuramente consigliato.


M
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Da qualche anno soffro del disturbo ossessivo-compulsivo. Ho scelto di affidarmi al Dr. Marra per comprendere e affrontare nel modo più adeguato questo problema. La mia esperienza con lui è stata del tutto positiva: fin da subito mi ha fatto conoscere una serie di tecniche meditative che hanno contribuito a migliorare la qualità della mia vita. Il metodo del "qui ed ora" si è rivelato efficace lasciando in me una maggiore consapevolezza di me stesso e non solo. Nel Dr. Marra ho trovato professionalità e serietà, ma soprattutto una disponibilità fuori dal comune. Ottima esperienza.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Mio fratello minaccia il suicidio in seguito alla rottura della relazione con la sua compagna (hanno tre figli minori). Quasi certamente soffre di disturbo della personalità, di cui soffriva già nostra madre. Non ha mai voluto curarsi. Ha 61 anni ed abita a Bologna. Come posso aiutarlo? E' urgente. Grazie

Buongiorno, non aggiungo altro a quanto già detto dai colleghi, che hanno risposto precedentemente, per quanto riguarda l'opportunità di chiedere un aiuto professionale (sia pubblico che privato). Mentre, l'indicazione che mi sento di darle, è relativa a ciò che può fare lei in quanto familiare della persona che si trova in difficoltà. Suo fratello, che sta attraversando un periodo di grave e preoccupante crisi esistenziale sta molto probabilmente vivendo uno stato psicologico caratterizzato da emozioni di rabbia, tristezza e paura e relativi pensieri e immagini. Rimanere solo, in tali frangenti, potrebbe spianare la strada a ideazioni paranoidi, o che comunque accentuano e ingigantiscono il penoso stato in cui la persona si trova. Ecco, e arrivo al consiglio pratico che mi sento di darle; in quanto familiare potrebbe offrire una posizione di ascolto ( meglio se di persona, ma, in seconda istanza anche utilizzando una comunicazione telefonica) accettante e non giudicante, una posizione che fornisce un "contenitore" al tumulto di emozioni e pensieri che invadono la mente di chi è in crisi, un ascolto, nel vero senso della parola, quindi più che altro scevro di consigli, indicazioni, rimproveri, recriminazioni o divieti, ma ricco di benevolenza e compassione, un ascolto in grado di comunicare la vicinanza e l'affetto incondizionato. In una parola sia presente, nel senso di esserci e basta. Stia il più vicino possibile a suo fratello, ( anche nel senso quantitativo) e questo sicuramente aumenterà la probabilità di calmare e innescare circoli virtuosi improntati al buon senso e al benessere di tutti.
Un cordiale saluto
Alessandro Marra

Dott. Alessandro Marra

Domande su Narcisismo

Buongiorno, sono un uomo di 39 anni e da più di un anno frequento una donna di pari età per la quale provo un forte sentimento di amore. E' stata sposata per circa 18 anni con un narcisista.
Noi parliamo moltissimo abbiamo un apertissimo confronto sul nostro passato ci raccontiamo tutto, lei mi ha raccontato del suo matrimonio dei suoi ultimi 5 anni di lotta durante i quali ha passato tutte le fasi dal love bombing al discarded fino al punto di trovare la forza lasciarlo cacciandolo di casa.
Io l 'ho conosciuta circa un anno dopo la sua decisione di allontanarlo ora é già passato un altro anno quindi sono due anni che non vivono più insieme.
La questione é che ha due figli con quest uomo quindi il no contact non può essere completo perché la gestione dei figli stessi prevede un contatto che comunque è via sms ma attraverso il quale lui oltre a cose organizzative prova comunque a far valere la sua supremazia e continuando con un comportamento inadeguato e ancora invasivo nei confronti della sue ex moglie visto che ora sono separati legalmente. Lei mi racconta gli episodi dice che quando lui diventa invasivo e non parla dei figli ma di altro cercando di screditarla lei non risponde più, che non le importa più nulla, ma spesso capita che oltre a cose attuali mi racconti anche cose del passato che ha condiviso con questa persona.
La mia paura espressa anche a lei direttamente, anche sulla fase di ritorno del narcisista é che non ne sia ancora fuori, lei assicura che non tornerà e che se tornasse lo rifiutetebbe.Io temo che il suo sia solo un allontanamento razionale per auto conservazione ma che emotivamente sia ancora legata a lui, non per i figli, ma per un suo sentimento ancora presente ma nascosto. Sono molto preoccupato perché seppur lei ne parli in modo distaccato senza nessun cedimento o incupimemto, insomma serenamente e ne ride pure di alcune situazioni, temo molto che lei possa essere ancora vulnerabile e se lui tornasse pur avendo una doppia vita, lei crederebbe. Secondo voi? grazie

Buongiorno, dalla sua lettera mi sembra di capire che spiccano due elementi contrapposti. Da una parte, ci sono i presunti atteggiamenti che lei attribuisce alla sua compagna e, dall'altra, ci sono i fatti tangibili che questa tiene all'interno della relazione. Le faccio notare che lei esprime un timore esclusivamente di tipo congetturale: (riportato virgolettato ripeto quanto lei ha scritto) " ... Temo che il suo sia solo un allontanamento razionale... ma che emotivamente sia ancora legata a lui", "...temo molto che lei possa essere ancora vulnerabile e se lui tornasse pur avendo una doppia vita, lei crederebbe [forse voleva scrivere cederebbe]"

Ecco, contrapposte a queste ipotesi, (e mi sembra di capire perlopiù dettate da un suo non specificato timore che forse farebbe bene ad indagare in qualche modo) lei scrive di molti fatti, concreti quindi, che la sua compagna tiene all'interno della vostra relazione: " ...Noi parliamo moltissimo abbiamo un apertissimo confronto sul nostro passato ci raccontiamo tutto..." e forse è per questo, mi permetto di suggerire, che la sua compagna non le nasconde i buoni momenti che ha avuto con il suo ex, ("...mi racconta anche cose del passato che ha condiviso con questa persona...") che altro non è che il segno di apertura, sincerità e fiducia nei suoi confronti. Sempre per continuare sugli aspetti fattuali di quanto ha riportato nella lettera; la sua compagna ha avuto "la forza lasciarlo cacciandolo di casa...", "...lei ne parla in modo distaccato senza nessun cedimento o incupimento, insomma serenamente e ne ride pure di alcune situazioni..."
Quindi, e concludo, mi sento di farla riflettere con quello che ritengo essere un assunto fondamentale nelle relazioni umane, ovvero: quando ci troviamo a condividere la nostra vita con un'altra persona è sicuramente cosa più opportuna attribuire maggior peso a ciò che viene fatto piuttosto che alle intenzioni che, in maniera ipotetica, attribuiamo all'altra persona.
Un cordiale saluto.
Alessandro Marra

Dott. Alessandro Marra

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