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Esperienze

Dott.ssa Francesca Gottofredi – Psicologa e Psicoterapeuta
Psicologa clinica specializzata in benessere psicologico, psicologia del lavoro e psicologia giuridico forense inoltre psicoterapeuta specializzata in Terapia Breve Strategica.
La Dott.ssa Francesca Gottofredi è una psicoterapeuta che si occupa del benessere mentale e della salute psicologica di persone di ogni età, con particolare attenzione al trattamento di problematiche cliniche come ansia, fobie, cali dell’umore, insicurezze, paure sociali, ossessioni e compulsioni, difficoltà nell’accettazione di sé e disturbi legati all’immagine corporea.
Specializzata presso il Centro di Terapia Breve Strategica di Arezzo di Giorgio Nardone, dove ha approfondito un approccio terapeutico orientato alla risoluzione concreta e rapida delle problematiche psicologiche. Lavora online ed in presenza, offrendo sedute in italiano, inglese e spagnolo, per garantire un supporto psicologico accessibile anche a chi vive all’estero o ha esigenze di flessibilità.
Il suo approccio si basa sull’impiego di strategie psicoterapeutiche efficaci e di metodi cooperativi, con l’obiettivo di aiutare ogni persona a superare ostacoli emotivi e psicologici e a sviluppare nuove abitudini mentali più sane e funzionali.
Le sedute sono pensate per destrutturare il problema alla radice e fornire strumenti concreti, aiutando il paziente a guardare alla propria vita con maggiore lucidità e ottimismo.
Come sostiene l’Associazione Italiana Psicologi, “gli psicologi aiutano persone di ogni età a vivere una vita più felice, più sana e più produttiva”. Questo è anche l’obiettivo della Dott.ssa Gottofredi: accompagnare ogni individuo in un percorso di cambiamento che migliori in modo tangibile la qualità della propria vita.
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Aree di competenza principali:

  • Psicologia breve e strategica
  • Psicologia clinica

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Dott.ssa Francesca Gottofredi

Via Guglielmo Marconi 41, Bologna 40121

Da settembre: Corso Di formazione per migliorare le abilità comunicative

Durata: 3 incontri da un'ora.
Rivolto a tutte le persone interessate a migliorare le proprie doti comunicative e persuasorie

Numero massimo di partecipanti: 10

Costo del corso: 80 euro

27/08/2025

Prestazioni e prezzi

  • Colloquio psicologico clinico

    80 €

  • Consulenza online

    70 €

  • Primo colloquio psicologico

    Da 70 €

  • Riabilitazione

    70 €

  • Sostegno alla genitorialità

    70 €

Indirizzi (2)

Disponibilità

Telefono

051 952...

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Studio Psicologico - Dott.ssa Francesca Gottofredi

Via Guglielmo Marconi 41, Bologna 40121

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Pazienti accettati

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68 recensioni

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  • R

    Sono stata accolta bene, la dottoressa molto attenta , empatica .La consiglio

     • Studio Psicologico - Dott.ssa Francesca Gottofredi primo colloquio psicologico  • 

    Dott.ssa Francesca Gottofredi

    La ringrazio per la sua recensione. Le sue parole sono un riconoscimento prezioso. Dott.ssa Francesca Gottofredi


  • I

    La Dottoressa è una persona estremamente empatica e competente. Fin dal primo incontro mi sono sentita ascoltata e compresa, senza mai sentirmi giudicata. Ha una grande capacità di individuare le problematiche e di aiutarti a lavorarci sopra in modo efficace, con gentilezza e professionalità. È una figura di riferimento che consiglio vivamente a chiunque stia cercando un percorso di crescita personale o di supporto psicologico.

     • Studio Psicologico - Dott.ssa Francesca Gottofredi psicoterapia  • 

    Dott.ssa Francesca Gottofredi

    La ringrazio per la sua recensione. Le sue parole sono un riconoscimento prezioso. Dott.ssa Francesca Gottofredi


  • F

    Intuitiva, chiara, completa, semplicemente straordinaria

     • Studio Psicologico - Dott.ssa Francesca Gottofredi colloquio psicologico clinico  • 

    Dott.ssa Francesca Gottofredi

    La ringrazio per la sua recensione. Le sue parole sono un riconoscimento prezioso. Dott.ssa Francesca Gottofredi


  • G

    La dottoressa mi ha messo subito a mio agio e mi ha permesso di sentirmi libera di raccontarmi nonostante fosse la mia prima esperienza con una professionista.

     • Studio Psicologico - Dott.ssa Francesca Gottofredi primo colloquio psicologico  • 

    Dott.ssa Francesca Gottofredi

    La ringrazio per la sua recensione.
    Le sue parole sono un riconoscimento prezioso.
    Dott.ssa Francesca Gottofredi


  • M

    Soffrivo d’ansia e ho iniziato un percorso con la dottoressa. Già dopo poco ho visto dei miglioramenti concreti, e sto continuando la terapia perché sento che mi sta davvero aiutando. Assolutamente consigliata

     • Studio Psicologico - Dott.ssa Francesca Gottofredi primo colloquio psicologico  • 

    Dott.ssa Francesca Gottofredi

    Sono lieta che abbia percepito dei miglioramenti già nelle prime fasi del percorso. È un privilegio poterla affiancare nel suo lavoro su di sé.
    Dott.ssa Francesca Gottofredi


  • C

    La Dottoressa Gottofredi si è dimostrata subito empatica, capace di mettermi a mio agio fin da subito. Ha un modo diretto ma sempre rispettoso di aiutare e di aiutare a vedere le cose per quello che sono, anche quando tu fai fatica a farlo da sola. Ti ascolta, ma sa anche guidarti e portarti a farti domande importanti. Con lei non ti senti mai giudicata, e questo fa la differenza.

     • Studio Psicologico - Dott.ssa Francesca Gottofredi primo colloquio psicologico  • 

    Dott.ssa Francesca Gottofredi

    La ringrazio per aver riportato la sua esperienza. Dott.ssa Francesca Gottofredi


  • G

    Professionale, empatica e molto attenta, mi sono sentita a mio agio sin dal primo incontro, nonostante fosse la mia prima esperienza. La consiglio sinceramente a chiunque voglia intraprendere un percorso di crescita personale.

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    Dott.ssa Francesca Gottofredi

    La ringrazio per aver riportato la sua esperienza. Dott.ssa Francesca Gottofredi


  • C

    la prima consulenza con la dottoressa Gottofredi è stata molto terapeutica, mi ha accolto sin da subito facendomi sentire a mio agio nell’esprimere le mie emozioni. In poco tempo ha colto alcuni dei miei punti più sensibili riuscendo a fare un’analisi di questi ultimi. Attraverso degli esempi ti aiuta a ragionare e capire su dove e come poter gestire al meglio le difficoltà.

     • Studio Psicologico - Dott.ssa Francesca Gottofredi primo colloquio psicologico  • 

    Dott.ssa Francesca Gottofredi

    La ringrazio per aver riportato la sua esperienza. Dott.ssa Francesca Gottofredi


  • A

    Ho da poco terminato le mie sedute con la dottoressa con la quale mi sono trovata molto bene. Era la prima volta che mi affidavo ad un professionista per risolvere i miei problemi dovuti all’ansia e non mi poteva capitare persona migliore, molto empatica e che ti aiuta a trovare la via d’uscita in modo pratico. Assolutamente consigliata!

     • Studio Psicologico - Dott.ssa Francesca Gottofredi colloquio psicologico clinico  • 

    Dott.ssa Francesca Gottofredi

    Buongiorno,
    La ringrazio per aver riportato la sua esperienza. Confidando nel fatto che essa possa aiutare altre persone nella decisione sul professionista da scegliere.
    Dott.ssa Francesca Gottofredi


  • C

    La dottoressa Gottofredi è molto competente,esco dallo studio soddisfatta immersa nella positività più assoluta.Sta aiutando mia figlia e sta aiutando anche me come gestire i vari momenti non proprio sereni.E' una gran bella persona,molto competente mettendo a proprio agio sia mia figlia che me.Nello studio c' è armonia nei nostri dialoghi, è bravissima e sono molto grata.

     • Studio Psicologico - Dott.ssa Francesca Gottofredi colloquio psicologico clinico  • 

    Dott.ssa Francesca Gottofredi

    Buonasera,
    La ringrazio per aver riportato la sua esperienza.
    Dott.ssa Francesca Gottofredi


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 1269 domande da parte di pazienti di MioDottore

Sono sempre stato un soggetto particolarmente ansioso, per via molto probabilmente di un'educazione eccessivamente protettiva e ansiogena dei miei genitori, che mi ha portato nel corso del tempo a sviluppare una forma di ipersensibilità e ipereattività generalizzata nelle attività di tutti i giorni. Circa due anni fa la situazione è degenerata con l'insorgenza di un disturbo da attacchi di panico, che ho trattato con terapia farmacologica (Escitalopram) e psicoterapia cognitivo comportamentale. Adesso ho sospeso l'SSRI dopo graduale scalaggio come d'accordo col mio psichiatra e proseguo la psicoterapia circa una volta ogni venti giorni. Come può immaginare l'episodio è stato per me fonte di grande sofferenza e mi ha portato a ricercare un equilibrio di vita che da tempo avevo abbandonato. Sono riuscito a riprendermi da una situazione di stallo universitario riuscendo a sostenere 9 esami in questi due anni, ho ripreso a giocare a tennis, a correre, ad avere una vita sociale sana e sto cercando di avvicinarmi al mondo della mindfullness/meditazione. Nonostante questi progressi, sto vivendo un momento di grande smarrimento. Al momento mi mancano 12 esami per laurearmi e sto avendo rimuginii costanti sulla scelta del mio percorso. Sin da prima che emergesse il disturbo da panico ho manifestato una specie di fobia nei confronti dell'ospedale e dell'ambiente medico, e adesso la cosa è ancora presente. E' come se associassi l'ospedale ad un ambiente minaccioso, e per me che studio Medicina la situazione mi sembra paradossale. Questo problema, apparentemente di poco conto, mi sta impedendo di formarmi nel modo corretto e sta generando in me frustrazione. Vedo il tirocinio come qualcosa da cui molto spesso devo stare alla larga, semplicemente per via di questa risposta fobico/ansiosa che però mi lascia quasi sempre un grande senso di spossatezza. Ero a conoscenza di questa mia tendenza quando mi sono iscritto a Medicina, ma ero abbastanza convinto che fosse la strada più adatta a me e che più sposava i miei interessi, ma adesso sento tutto un po' in discussione e forse sto iniziando a sviluppare un senso di rifiuto nei confronti di questa facoltà. La questione è stata ampiamente approfondita col mio psicoterapeuta, che sostiene che in realtà questa mia caratteristica non mi impedirà di fare il medico e di condurre una vita serena, perchè con il passare del tempo scomparirà e sarà solo un lontano ricordo. Invece io, nonostante l'impegno in terapia, continuo a vederla come un qualcosa più grande di me, in cui l'ansia prende il sopravvento e lasciando in me solo una sensazione di passività. Purtroppo anche con dosaggio massimo di Escitalopram, la fobia è sempre stata presente. Non so come gestire questa situazione e la cosa mi sta impedendo di essere sereno e di realizzarmi in ambito lavorativo. Avrei bisogno di un aiuto concreto, perchè al momento sono frustrato e mi sembra che non ci sia soluzione al mio problema.

“Non è la paura che ci blocca, ma il modo in cui cerchiamo di liberarcene.” – P. Watzlawick
Buonasera,
dal suo racconto emerge una cosa molto chiara: lei non è fermo, è stanco. Stanco perché lotta da anni con un nemico che conosce fin troppo bene e che, proprio per questo, appare più grande di quanto realmente sia. Quello che descrive non è un fallimento, ma il tipico effetto paradossale di chi cerca di controllare troppo la propria ansia e finisce per amplificarla. L’ospedale non è il problema, è il bersaglio su cui la sua sensibilità si è agganciata.
Lei ha già dimostrato qualcosa che molti non riescono nemmeno a immaginare: dopo un crollo ha ripreso l’università, la vita sociale, lo sport, la progettualità. Questo significa che la sua fragilità non è una condanna, ma un tratto che può essere rieducato, non eliminato. È proprio chi è più sensibile che, se impara a gestirsi, diventa un medico più capace degli altri.
Il punto ora non è chiedersi se riuscirà a fare il medico, ma come trasformare quello che oggi teme in una competenza. E la domanda strategica è semplice: come cambierebbe la sua percezione se, invece di evitare l’ospedale, fosse lei a decidere quanta paura provare e quando? L’ansia non scompare quando la sfidiamo a braccio di ferro, ma quando la guidiamo in dosi piccole e chirurgiche. Forse la questione non è “come faccio a non avere la risposta fobica?”, ma “cosa succede se scelgo di farle spazio senza combatterla?”. La sensazione di passività nasce proprio dal tentativo di scacciarla; la padronanza nasce dall’imparare a entrarci dentro un passo alla volta.
Si chieda: qual è il minimo contatto con l’ambiente che oggi posso tollerare, non per guarire, ma per smettere di scappare? E come cambierebbe la mia esperienza se iniziassi a osservare la paura invece di giudicarla?
Non è un inizio di resa, ma un inizio di controllo.
“Ciò a cui resisti, persiste. Ciò che accogli, si trasforma.” – C. G. Jung
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Francesca Gottofredi.

Dott.ssa Francesca Gottofredi

Domande su psicoterapia di coppia

Buongiorno , sto con il mio compagno da un anno é un amore a distanza e ci sono molti alti e bassi . Litighiamo spesso per causa mia perché sono gelosa e sospettosa che lui combini qualcosa dietro le mie spalle e mi tradisca. Tutto questo perché sono condizionata dal fatto che lui guarda alcune donne in maniera troppo ossessiva. Ogni Volta che inizia un nuovo lavoro io penso che a lui piaccia qualcuna e che flirti, dopo ogni litigata anche semplice lui o si chiude in se stesso facendomi silenzio punitivo o mi blocca e subito dopo scopro nuovi follow a donne ( a detta sua per far dispetto a me) . Ho scoperto anche che con alcune ci é andato a letto , con l’ultima in particolare ho scoperto chat e che continua a sentirla nonostante la relazione con me vada bene e lui progetta una convivenza. La cosa che più mi preoccupa sono le mie reazioni, passo da violenza verbale e insulti pesanti e offensivi a giustificare il tutto pur di riprendermelo . Ho iniziato anche io a rifugiarmi in altri uomini dopo ogni litigata , poi richiamo lui e facciamo subito pace . Questa relazione mi sta facendo impazzire e non mi riconosco più, mi chiedo come sia possibile che io sia ancora qui e non riesca a lasciarlo !

“Come diceva Epitteto, non sono le cose a turbarci ma l’idea che abbiamo delle cose”.
Leggendo le tue parole emerge tutta la fatica di un rapporto che alterna picchi di coinvolgimento a momenti di profonda instabilità e dolore. In una dinamica così oscillante è naturale che la mente inizi a reagire con gelosia, sospetto, controllo e al tempo stesso con attaccamento e paura di perdere ciò che sembra darti intensità emotiva. Allo stesso modo è comprensibile che le tue reazioni diventino estreme perché spesso quando ci si sente minacciati o svalutati si tenta di recuperare controllo proprio attraverso l’eccesso, pur sapendo che non funziona. Eppure proprio qui si apre uno spazio di consapevolezza importante: finora, cosa ti ha trattenuto più della paura di perderlo, la speranza di cambiarlo o il timore di restare sola con ciò che provi. E ancora, cosa dice di te il fatto che per ritrovare calma tu debba prima ferirti con parole e comportamenti che non senti tuoi.
Guardando la situazione dall’esterno appare evidente che questa relazione ti sta portando verso un circolo vizioso in cui entrambe le parti contribuiscono a creare dipendenza, rabbia, bisogno, punizioni reciproche e “ripartenze” che però non risolvono mai davvero. La domanda strategica diventa allora: se continuasse esattamente così come è ora, tra sei mesi come ti vedresti, più forte o ancora più logorata.
A volte non è la difficoltà di lasciare una persona ma la difficoltà di lasciare la versione di noi che abbiamo creato accanto a quella persona. E proprio da qui può partire la domanda più trasformativa: cosa succederebbe se per un attimo disinvestissi da lui e investissi su di te, sui tuoi confini, sul tuo valore, sulle tue reazioni.
“Come ricorda James Hillman, non si guarisce tornando come prima ma diventando qualcosa che prima non si era”.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Francesca Gottofredi.

Dott.ssa Francesca Gottofredi
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