Dott.ssa
Viviana Lisetti
Psicologo,
Psicologo clinico
Psicoterapeuta
Altro
Perugia 3 indirizzi
Esperienze
Approccio terapeutico
Principali patologie trattate
- Ansia
- Stress
- Disturbi dell'umore
- Disturbo d'ansia generalizzato
- Attacco di panico
- +38 a11y_sr_more_diseases
Indirizzi (4)
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Via Gaetano Donizetti 93, Perugia 06132
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Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
Da 60 € -
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Prima Visita
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Test psicologici
Da 90 € -
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Test della memoria
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Sostegno psicologico adolescenti
Da 0 € -
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Recensioni
7 recensioni
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M
M.M.
Al primo incontro mi ha fatto un'ottima impressione.
Mette a proprio agio il paziente con naturalezza.• Potura 3.0 - Assisi • colloquio psicologico •
Dott.ssa Viviana Lisetti
La ringrazio per la recensione positiva!
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M
M.B
Professionista attenta e scrupolosa, molto disponibile, nonostante la distanza visto e considerato che ho svolto l’incontro online non è mancata di attenzioni, La consiglio vivamente
• Consulenza Online • consulenza online •
Dott.ssa Viviana Lisetti
Grazie della preziosa recensione!
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E
Eleonora D.
Ti mette subito a tuo agio e visualizza tempestivamente il disagio altrui. Ottima consulenza, con dolcezza e studio spiega e aiuta il paziente a sentirsi meglio.
• Studio Privato Dottoressa Viviana Lisetti - Perugia • consulenza psicologica •
Dott.ssa Viviana Lisetti
Grazie Eleonora per le sue parole. È importante avere un riscontro su ciò che trasmetto nel mio lavoro. Un caro saluto
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L
Lucrezia
La dottoressa, è molto attenta e disponibile.
Sa come farti sentire tranquilla e tuo agio.
L’ambiante è confortevole, vado da qualche settimana e già posso affermare che è una figura molto competente e un ottimo sostegno.
Molto consigliata !!• Potura 3.0 - Assisi • colloquio psicologico •
Dott.ssa Viviana Lisetti
Grazie mille Lucrezia! Sono contenta di leggere queste tue parole.
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P
P.A.
Sono rimasto molto soddisfatto dalla terapia con la Drssa Lisetti che ha risolto il mio problema con i disturbi del sonno. Molto attenta, accogliente e disponibile. Le sono grato e la consiglio vivamente.
• Specialmed • colloquio psicologico clinico •
Dott.ssa Viviana Lisetti
Molte grazie per il suo feedback!
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F
F.P.
Ottima professionista, attenta , dolce e molto preparata. Mi hanno colpito i suoi occhi dolci e rassicuranti, ha sempre una risposta ragionevole alle tue domande , cortese e puntuale! La consiglio di cuore ! F.P.
• Specialmed • colloquio psicologico clinico •
Dott.ssa Viviana Lisetti
Molte grazie per le sue parole!
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A
A.B.
Molta attenzione al paziente, gentile, competente e solare. Capace di creare un ambiente sereno e comunicativo. Mostra passione per la professione, è disponibile e puntuale.
• Specialmed • colloquio psicologico clinico •
Dott.ssa Viviana Lisetti
Grazie mille!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 18 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve dottori.
Da circa 2-3 mesi ho iniziato a sputare in modo sempre più frequente quando mi sento di aver toccato o fatto qualcosa di sporco o per il quale mi devo lavare le mani.
Un esempio è che sputo spesso a lavoro che considero sporco essendo una azienda agricola oppure prima di lavarmi le mani a casa. Scrivo adesso perché mi è capitato di aver sputato anche sul pavimento di casa e ci sono rimasto veramente male.
Chiedo come si possa curare questo disturbo, oltre ovviamente al rivolgersi a uno specialista, ma per esempio mangiando tipo dei chewing-gum o altro per evitare questo disturbo.
Grazie a tutti.
Gentile utente, la invito a confrontarsi con un professionista. La terapia cognitivo comportamentale ha sviluppato diversi protocolli utili per la situazione di cui ci racconta.
Rispetto alla richiesta di trovare degli escamotage per ridurre il comportamento spiacevole sono convinta che sia meglio cercarli ed individuarli all'interno di un percorso psicoterapico.
Buongiorno,
sono un uomo di 48 anni ; da quasi un anno ho iniziato una terapia. Sono convito che la terapia sia utile la terapeuta è capace competente apprezzo il suo carattere coerenza. Questo però non significa che nn mi mette in seria difficoltà.
Mi pongo una domanda dopo diversi mesi non solo non sto meglio ; la mia situazione emotiva è peggiorata dopo aver iniziato la terapia. Il problema è la relazione.
La professionista mi dice ci vuole tempo pazienza ma ho aspettato parecchio.
Non so da una parte non voglio mettermi a fare la sua professione dall’altra però mi dico ma non dovremmo fissare degli obbiettivi dei tempi un percorso per raggiungerli. Con metodo. Il timore è come posso comprendere se il percorso sia giusto per me o meno.
Come cliente non mollo sino a che non comprendo. Porto letteralmente a sfinimento. Una volta compreso il significato il perché allora non mi guardò più indietro sul professionista. Ma per affidarmi devo comprendere.
Non ho dubbi che la professionista sia competente. So di avere dei problemi delle difficoltà. Mi impegno con costanza cerco di rispettare il setting. Ma onestamente faccio fatica. Sono lento.
voglio fidarmi affidarmi ma non so come muovermi. Come faccio a darmi una mossa e fidarmi della mia terapeuta? È un problema di relazione so di averlo ma nn so come affrontarlo agire. E di stiamo lavorando.
La mia terapeuta evidenzia in me degli atteggiamenti negativi che attribuiscono a lei pensieri emozioni che nn le appartengono. Evidenziava che ha diversi pazienti quindi molta esperienza. Il fattore critico nella relazione sono io non lei come professionista.
Non capisco se sono io a sbagliare l'approccio alla terapia. Non è per tutti e il risultato mi è stato detto dipende unicamente dal cliente. Mi chiedo se io non sia abbastanza introspettivo da affrontare la terapia.
Iniziare la terapia la considero importante non è un gioco un passatempo.
Mi è stato fatto notare che io ho difficoltà non gli altri clienti ne lei come professionista.
Le domande che vi pongo sono;
Non so come fare a fidarmi e affidarmi in una relazione dove sbaglio cado commetto errori nella relazione terapeutica che si riflettono sulla professionista.
Non sono autonomo e nn so affrontare le emozioni cerco una dimostrazione che pur nel setting la mia persona ha un significato per la professionista. Ma questo cado ora non lo sento.
(Ogni seduta emotivamente la professionista mi tira di quelle sberle emotive che ogni due per tre cado. Questo mi rende solo più determinato a affrontare le mie difficoltà a rialzarmi ogni volta). Ma la domanda sono adatto alla terapia emerge più spesso.
Se non trovo il modo di fidarmi, interrompere la terapia potrebbe avere senso? Il terrore che ho è investire tempo emozioni per niente non avendo le capacità emotive per affrontare un percorso terapeutico c’è.
La professionista mi ha detto che il risultato non dipende da lei ma solo da me ; significa avere la responsabilità della relazione senza avere la competenza emotive nell’affrontare ciò che essa porta.
Il vostro lavoro è utile prezioso ma forse nn è per tutti (o almeno nn è per me). Potreste darmi un vostro parere?
Grazie delle eventuali risposte. È del vostro tempo speso nel leggere.
Gentile utente, rispetto alle domande che pone alla comunità di MioDottore io credo che ne dovrebbe parlarne con il suo terapeuta. I suoi dubbi sono del tutto leciti e nessun altro potrà risponderle dal di fuori della vostra relazione. In terapia le cose si fanno in due e quello che emerge dall'incontro di due persone è più della semplice somma di due individui. C'è un bellissimo detto "in compagnia prese moglie anche il frate" - insieme, nella relazione accadono cose a volte inaspettate.
Quindi la incito a portare queste sue riflessioni al terapeuta, partendo dai dubbi procedurali e tecnici, come il fissare obbiettivi e tempi , fino alle questioni più profonde e relazionali. Buona strada!
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