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Esperienze

Salve, sono il Dott. Sergio Pierdominici, anestesista specializzato in accessi venosi ecoguidati a

lunga durata. Mi occupo del posizionamento e della gestione di PICC, Port/Port-a-Cath e Midline.

Parlo sia a te che dovrai iniziare una terapia infusionale prolungata, sia a chi, come familiare,

caregiver o medico curante, deve scegliere l’accesso venoso migliore per garantire un percorso di

cura sicuro, efficace e il più possibile sereno.

Quando si affrontano terapie endovenose, la domanda più frequente è: qual è la differenza tra i

vari dispositivi ? (PICC e Port e Midline) e quale conviene scegliere per la situazione clinica?

Il PICC è un catetere venoso centrale che inserisco dal braccio sotto guida ecografica in anestesia

locale; è indicato per settimane o mesi di terapia e infusioni ripetute, ma anche per prelievi

frequenti, soprattutto in caso di accessi venosi difficili o patrimonio venoso fragile; diventa

indispensabile per la terapia endovenosa a lungo termine, come antibiotico-terapia endovenosa,

nutrizione parenterale e chemioterapia

Il Port (Port-a-Cath) è un dispositivo venoso totalmente impiantabile sotto la pelle, connesso a un

catetere centrale e può esser posizionato nella regione toracica e nel braccio: è pensato per

terapie di lunga durata, come chemioterapia e terapie biologiche, consente prelievi e infusioni

periodiche e richiede una manutenzione semplice e programmata.

Il Midline è un catetere venoso periferico adatto a infusioni periferiche come l’idratazione, la terapia

antalgica e buona parte degli antibiotici: è di facile gestione, ha una durata di circa 20–40 giorni e

non è idoneo per i prelievi.

La scelta tra Port, PICC o Midline dipende dalla durata della terapia, dalla frequenza di accesso,

dallo stile di vita e dalle preferenze; durante la valutazione chiarisco quale dispositivo sia più adatto

al paziente permettendo una decisione consapevole e informata.

Mi rivolgo a pazienti con accessi difficili che necessitano di terapia endovenosa prolungata o

prelievi frequenti, ma anche pazienti oncologici candidati a chemioterapia o terapie biologiche, a

chi necessita di antibiotico-terapie, a persone con nutrizione parenterale totale o parziale e a chi ha

accessi venosi difficili. Se stai cercando informazioni pratiche su come funziona l’accesso venoso

ecoguidato, sui tempi di recupero dopo impianto del Port, sulla differenza tra PICC, Port e Midline

o sulla scelta dell’accesso più indicato per terapie prolungate, sono a disposizione per una

valutazione o per una seconda opinione.

Prenota una consulenza per capire insieme qual è l’accesso venoso più adatto al tuo percorso

terapeutico. Definiremo un piano chiaro, con indicazioni semplici per te e per chi ti assiste, così

potrai concentrarti sulla cura con maggiore sicurezza e tranquillità.

Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Anestesia rianimazione, terapia intensiva e del dolore
  • Picc
  • Port

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  • Visita Anestesiologica

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  • PICC


  • Catetere venoso


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  • A

    ottimo professionista ma anche empatico e umano,avendo avuto a che fare con una persona anziana non completamente presente a se stessa. sempre puntuale nelle spiegazioni e nel rispondere alle domande. attenzione al paziente anche nei giorni e mesi successivi all’inserimento del picc. un grazie di cuore

     • Prestazioni domiciliari - Roma PICC  • 

  • M

    Ottimo professionista, ha effettuato l'impianto in tempi brevi, e fornito tutte le spiegazioni del caso. Si è reso disponibile per eventuali chiarimenti sulla gestione del picc

     • Prestazioni domiciliari - Roma PICC  • 

  • G

    Particolarmente attento e scrupoloso nella valutazione clinica

     • Casa di Cura Sanatrix catetere venoso  • 

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 8 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buona sera io dovrei andare in Albania a rifare i denti e vorrei fare una anestesia semi cosciente perché io ho paura del dentista.. però io prendo il congescor.. posso effettuare questo tipo di intervento? Posso avere problemi? O devo informare il mio cardiologo?

Si può sottorsi alla procedura odontoiatrica prevista che sarà in anestesia locale effettuata dal dentista più eventualmente una sedazione. Informi l'anestesista dei farmaci che assume.

Dott. Sergio Pierdominici

Buona sera. Il 6 ottobre ho fatto un’anestesia spinale per un intervento chirurgico proctologico. Dopo l’intervento sono stato fermo come consigliato per un paio di settimane senza avere problemi. Adesso dopo quasi 3 settimane sento un leggero fastidio nel punto nell’iniezione. Niente di insopportabile, un dolorino che va e viene, magari quando sto in piedi o quando mi giro nel letto. Al tatto ogni tanto lo sento e ogni tanto no. Volevo sapere, è normale avere ancora questa sensazione a 3 settimane dall’intervento? Se si, entro quanto dovrebbe passare?
Grazie in anticipo!

Non è nulla, è solo una sensazione che con il passare dei giorni passerà. Può fare di tutto

Dott. Sergio Pierdominici
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