Dott.ssa Roberta Rubboli

Quello che spesso dico durante il primo colloquio alle persone che si rivolgono a me è di provare a tirar fuori un 5% di fiducia. Il restante, inizialmente lo metterò io. Dopo 2-3 colloqui, valuteranno se questo percorso può fare al caso loro. Un'altra cosa che direi è che sembra strano, lo so, che la terapia "della parola" possa andare a risolvere problemi più o meno gravi che la persona si porta dietro da più o meno tempo. In realtà, gli studi dimostrano che la psicoterapia è in grado di apportare modifiche, non solo ai nostri pensieri/emozioni/comportamenti, ma anche alle nostre reti neurali.

Credo che gli studi di psicologia affascinino gran parte delle persone. Ho scelto questa facoltà per cercare di capire il funzionamento della mente umana, e per provare a lenire la sofferenza delle persone. Dopo l'università ho scelto la specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale perché questo è il tipo di terapia più efficace per molti disturbi psicologici. In più è un approccio basato sull'evidenza scientifica, è relativamente breve, e porta risultati tangibili.

Questo lavoro è pieno di momenti speciali. Quando una persona si rivolge a me sta male, a volte molto male. E vederla rifiorire è davvero entusiasmante. Stessa cosa per le coppie. Mi capita di vedere coppie in crisi che, dopo un percorso di terapia, si ritrovano e riprendono la loro relazione con nuove consapevolezze.

Essere custode della vita delle persone che si rivolgono a me. Lo considero una grande responsabilità, ma anche un grande dono. Poter offrire un aiuto concreto alle persone, aiutandole a superare momenti difficili e infine vedere la meraviglia negli occhi di chi pensava che non ci fosse la possibilità di cambiare le cose, quando inizia a percepire e sentire che così non è.