Esperienze
Se stai vivendo un momento di difficoltà o se senti la volontà di migliorare la tua vita quotidiana, un consulto professionale è la soluzione migliore. Spesso i piccoli problemi tendono ad essere ignorati finché non diventano grandi, rovinano i periodi migliori della nostra vita e ci fanno perdere le relazioni di persone a noi care. Non aspettare, se ne senti il bisogno fai il primo passo verso il benessere.
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
Principali patologie trattate
- Ansia ,
- Stress ,
- Attacco di panico ,
- Autostima ,
- Paura ,
- +12 a11y_sr_more_diseases
Indirizzi (2)
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Mazzini 9, Sondrio 23100
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
80 € -
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Consulenza online
80 € -
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Consulenza psicologica
80 € -
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Colloquio psicologico clinico
80 € -
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Parent training
80 € -
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Recensioni
7 recensioni
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T
Tancredi
Il Dottor Maffezzini è un professionista serio ed affidabile. Ha gestito con grande empatia e competenza la mia problematica, aiutandomi a trovare risorse interne e sicurezza in me stesso.
• Centro ARCO • colloquio psicologico •
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G
GM
Professionista serio e preparato. Ha realizzato per me un percorso personalizzato che mi ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati. Esperienza consigliata.
• Consulenza Online • consulenza psicologica •
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A
A. S.
Ho fatto un percorso con il dottor Maffezzini che si è rivelato estremamente utile. Dottore in gamba, attento e sensibile. Ha accolto il mio dolore aiutandomi in un periodo davvero difficile della mia vita. Adesso posso dire di stare finalmente meglio. Grazie di cuore.
• Centro ARCO • colloquio psicologico clinico •
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D
D.A.
Professionista competente. Mi sono sentita compresa sin da subito, il suo supporto è stato utile per affrontare tematiche difficili della mia vita. Serio e puntuale.
• Consulenza Online • consulenza psicologica •
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Paziente
Mi sono sentita compresa, supportata ed aiutata a superare un momento di difficoltà.
Lo consiglio vivamente per la sua empatia e disponibilità.
• Centro ARCO • sostegno psicologico •
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P
Paziente
Eccellente psicologo, empatico e professionale. Puntuale e disponibile. Mi ha aiutato a comprendere diversi aspetti di ciò che mi turbava aiutandomi nella crescita e superamento dei miei turbamenti. Consigliato vivamente!
• Centro ARCO • sostegno psicologico •
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Paziente
Ottimo professionista, chiaro e comprensivo.
Altamente consigliato.• Centro ARCO • consulenza psicologica •
Risposte ai pazienti
ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, sono una giovane donna di 32 anni e da tanto tempo (anni probabilmente) vivo una sorta di inquietudine nei confronti del lavoro. Sono sempre stata ambiziosa, ma dalla laurea svolgo un lavoro che non amo particolarmente e lontano da ciò che avrei veramente voluto fare. Da sempre sono insoddisfatta e infelice di questo ma quando mi si presenta nel concreto la possibilità di cambiare lavoro, allora entro nel totale panico per la paura del cambiamento. Non so se cambiando lavoro potrei trovare maggior soddisfazione, non so se potrei pentirmene, ho paura di uscire ormai dalla mia confort zone e sono sempre tentata a rinunciare, a tirarmi indietro per rasserenarmi. Quando mi si presenta la possibilità di un cambiamento entro nel panico totale ma paradossalmente quando non ho possibilità di cambiare sono triste e amareggiata perché vorrei cambiare. La mia mente gioca brutti scherzi; inizio a pensare che il lavoro che svolgo mi piace e che desidero tanto cambiare solo per dimostrare agli altri di valere qualcosa e non perché lo desideri veramente io.
Non so più come uscire da questo loop mentale, sono davvero in difficoltà.
Ciao, grazie per aver condiviso con tanta sincerità quello che stai vivendo. Quello che descrivi è una situazione molto più comune di quanto si pensi: da una parte il desiderio di cambiamento e di realizzazione, dall’altra la paura di abbandonare ciò che è sicuro, anche se non ti rende felice. Questa ambivalenza porta spesso a sentirsi bloccati e a entrare in un circolo vizioso in cui ogni possibilità di cambiamento genera ansia, mentre rimanere nella situazione attuale genera frustrazione.
È importante sottolineare che quello che provi non è un “difetto di carattere”, ma una reazione naturale quando ci si trova per lungo tempo in una zona di comfort che non soddisfa più. La paura del cambiamento è una delle paure più potenti: il nostro cervello tende a preferire ciò che conosce, anche se non è la situazione ideale.
Spesso, in questi casi, può essere utile fermarsi e chiarire prima di tutto quali sono i tuoi veri desideri, senza la pressione di dover subito prendere una decisione. Chiedersi: “Se non ci fosse il giudizio degli altri, cosa farei davvero per me stessa?”. Allo stesso tempo, può aiutare lavorare su piccoli passi: non è necessario fare subito un salto nel buio, ma esplorare gradualmente alternative (un corso, un progetto parallelo, colloqui di prova) per capire come ti senti nel processo.
Un percorso di supporto psicologico o di orientamento al lavoro, anche breve, può aiutarti a uscire da questo loop mentale, fare chiarezza e gestire la paura che adesso ti blocca. Non sei sola in questo e non c’è nulla di sbagliato nel sentire incertezza: significa che stai cercando la strada giusta per te.
Buongiorno cari dottori, una domanda che vorrei porvi la l'ansia acuta può evolvere in psicosi vera e propria? visto che ho letto su internet che in alcuni casi l'ansia può sfociare in psicosi quindi sono entrato più in ansia di prima, faccio questa domanda perchè oramai da diversi mesi ho sensazione di confusione come se non sono presente, in più paure che quando vado ad una festa sto sempre con l'ansia come se mi dovrebbe succedere qualcosa, o se qualcuno mi offre qualcosa anche se la bevo lo stesso mi viene l'ansia se a messo qualcosa dentro, oppure paure che prima o poi vedro una allucinazione quindi mi guardo sempre attorno, oppure se sento un rumore chiedo assicurazione a chi ho vicino se la sentito anche lui, in più prima avevo una memoria da paura adesso mi dimentico le cose oppure mi succede che confondo se siamo martedi o mercodi.. comunque per essere corretto ho letto su internte che l'ansia acuta può essere un sintomo esordio di entrare in psicosi.. quindi essendo che io a 5 mesi in questa condizione se era un esordio di psicois già dovevo avere allucinazioni ? kmq ho 33 anni non so se può centrare qualcosa l'eta... spero che posso avere una risposta chiara perchè sono più in ansia di prima... grazie
Buongiorno, grazie per aver descritto così chiaramente quello che stai vivendo. L’ansia, anche quando è molto forte e prolungata, non si trasforma automaticamente in psicosi. Sono due condizioni diverse: l’ansia si manifesta con preoccupazioni, paure, tensione e sintomi fisici come tachicardia e difficoltà di concentrazione, mentre la psicosi comporta una perdita di contatto con la realtà con la comparsa di deliri e allucinazioni persistenti. In generale, l’ansia da sola non porta alla psicosi. Può però causare sensazioni di confusione, difficoltà di memoria e di concentrazione, derealizzazione (come se le cose intorno fossero irreali) e ipervigilanza, cioè la sensazione di essere sempre in allerta. Quello che descrivi – il bisogno di controllare i rumori chiedendo conferma agli altri, la paura che ti possano mettere qualcosa nel bicchiere, la paura di vedere qualcosa di strano, la sensazione di confusione e il fatto di dimenticare i giorni – rientra molto spesso in un disturbo d’ansia che si trascina nel tempo. Nelle psicosi vere e proprie, invece, entro pochi mesi dall’esordio compaiono di solito sintomi più netti come convinzioni rigide e incontestabili (deliri) oppure allucinazioni vere e proprie (vedere o sentire cose che gli altri non percepiscono). Il fatto che tu ti renda conto delle tue paure e chieda conferma agli altri è un segnale che stai mantenendo contatto con la realtà, cosa che è molto più tipica dell’ansia che della psicosi. Inoltre, a 33 anni l’esordio di una psicosi primaria è meno frequente rispetto alle età più giovani, anche se non impossibile.
Il consiglio più utile, visto che questo disagio ti accompagna ormai da mesi, è parlarne di persona con un professionista (psichiatra o psicologo clinico), senza affrontarla da solo. Evita di cercare risposte su Internet, perché questo tende a far crescere ancora di più l’ansia. Nel frattempo, cerca di mantenere ritmi regolari di sonno e di vita, limita caffeina e alcol e, se ti è possibile, prova tecniche di respirazione o rilassamento: possono aiutarti a scaricare un po’ di tensione. Rivolgiti subito a un medico se dovessero comparire sintomi come voci che gli altri non sentono, visioni non reali, convinzioni fisse di cui sei assolutamente certo anche se gli altri ti dicono il contrario, o pensieri di farti del male.
In conclusione, da come descrivi la situazione, ciò che stai vivendo sembra molto più legato a un disturbo d’ansia che a una psicosi vera e propria. Affrontarlo con l’aiuto di uno specialista è il passo migliore per ridurre la paura e tornare a stare meglio.
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