Dott.ssa Martina Mussapi

Si inserisce all'interno di un percorso di alleanza e reciprocità tra paziente e terapeuta, in cui si lavora su obiettivi e attività condivisi e concordati. Ciò non solo per gestire e ridurre l'impatto di un eventuale condizione di disagio, ma anche al fine di promuovere il benessere della persona in senso più ampio, conoscendo meglio i propri meccanismi di funzionamento psicologico ed emotivo e padroneggiando in maniera più consapevole le proprie emozioni

Il primo colloquio di un percorso con gli adolescenti prevede un primo colloquio con i genitori, i quali spesso sono i portatori della domanda e si sono attivati per la ricerca del professionista. In questo primo incontro essi possono in modo esaustivo e da un punto di vista esterno presentare il problema e ripercorrere le varie tappe di sviluppo del/lla figlio/a; a tale prima fase ne seguirà un'altra di alcuni incontri, in cui avverrà la conoscenza con il/la ragazzo/a, con il quale si stabiliranno le vere e proprie modalità di lavoro e gli obiettivi, in quanto protagonista del percorso, in base alle sue specifiche esigenze, difficoltà e momento evolutivo. Alla fine di tale fase avverrà un secondo incontro con i genitori in cui si restituisce quanto osservato e valutato negli incontri con l’adolescente e si decide assieme a loro l’eventualità di un inizio del percorso.

Processo di valutazione del funzionamento (di personalità, relazionale, cognitivo) della persona, avvalendosi di test e strumenti specifici, e integrandole alle informazioni che emergono dal colloquio clinico. Ciò al fine di individuare quando necessaria, una diagnosi descrittiva (etichetta diagnostica), oppure, il più delle volte una diagnosi esplicativa (come funziona psicologicamente il paziente) che servirà per porre gli obiettivi di lavoro ed individuare le modalità più adatte per guidare il percorso di terapia

Intervento mirato su specifici temi o problematiche, in cui convergono informazione e promozione della consapevolezza del paziente rispetto ad un problema (come ad esempio la diagnosi, alcuni meccanismi cognitivi, alcuni fenomeni sociali). Ciò al fine di rendere la persona attivamente responsabile del proprio percorso di cura e nel costruire il proprio in prima persona, facilitando così gli altri interventi.

La psicoterapia è un percorso in cui la relazione tra paziente e terapeuta si caratterizza per una solida alleanza e dunque un lavoro congiunto su degli obiettivi e delle attività condivise. All’interno di tale percorso si va ad agire sul sintomo e/o la problematica riportata dal paziente, al fine di ridurne l’impatto e la sofferenza individuale; ma per fare ciò si lavora altresì sulla conoscenza e consapevolezza circa il proprio funzionamento psicologico ed emotivo e, grazie a ciò, sulla possibilità di apportarne graduali modificazioni e ridurne l’impatto sulle varie aree di vita della persona.

La psicoterapia con l’adolescente si caratterizza per un focus specifico su quelle che sono le specificità di questo passaggio evolutivo, al cui interno si definiscono e ridefiniscono continuamente i confini del sé con famiglia e con i riferimenti esterni. Tenendo conto dei cambiamenti peculiari di questa fase, la relazione tra paziente e il terapeuta, si fonda su una solida alleanza e dunque un lavoro congiunto su degli obiettivi e attività condivise. All’interno di tale percorso si va ad agire sul sintomo e/o la problematica riportata dal paziente o dai suoi familiari, al fine di ridurne l’impatto e la sofferenza individuale; ma per fare ciò si lavora altresì sulla conoscenza e consapevolezza circa il proprio funzionamento psicologico ed emotivo e, grazie a ciò, sulla possibilità di apportarne graduali modificazioni e ridurne l’impatto sulle diverse aree di vita; tutto ciò tenendo conto degli aspetti evolutivi di cambiamento caratterizzanti la fase adolescenziale.

Si tratta di un percorso di supporto alla persona in una fase di vita di disagio effettivo o percepito, dove insieme alla figura dello psicologo si mettono a fuoco le difficoltà principali e si lavora sul riscoprire o costruire risorse individuali. A differenza della psicoterapia, non è previsto un lavoro profondo e focalizzato sul proprio funzionamento, ma il focus è sul qui e ora e sul trovare strategie per affrontare il disagio esperito. Può includere tecniche psicoterapiche finalizzate ad obiettivi più circoscritti.

Il percorso psicologico con l’adolescente si caratterizza per un focus specifico su quelle che sono le specificità di questo passaggio evolutivo, al cui interno si definiscono e ridefiniscono continuamente i confini del sé con famiglia e con i riferimenti esterni. Tenendo conto dei cambiamenti peculiari di questa fase, la relazione tra paziente e il terapeuta, si fonda su una solida alleanza e dunque un lavoro congiunto su degli obiettivi e attività condivise. All’interno di tale percorso si va ad agire sul sintomo e/o la problematica riportata dal paziente o dai suoi familiari, al fine di ridurne l’impatto e la sofferenza individuale; ma per fare ciò si lavora altresì sulla conoscenza e consapevolezza circa il proprio funzionamento psicologico ed emotivo e, grazie a ciò, sulla possibilità di apportarne graduali modificazioni e ridurne l’impatto sulle diverse aree di vita; tutto ciò tenendo conto degli aspetti evolutivi di cambiamento caratterizzanti la fase adolescenziale.

Processo di valutazione del funzionamento (di personalità, relazionale, cognitivo) della persona, avvalendosi di test e strumenti specifici, e integrandole alle informazioni che emergono dal colloquio clinico. Ciò al fine di individuare quando necessaria, una diagnosi descrittiva (etichetta diagnostica), oppure, il più delle volte una diagnosi esplicativa (come funziona psicologicamente il paziente) che servirà per porre gli obiettivi di lavoro ed individuare le modalità più adatte per guidare il percorso di terapia