Esperienze

Data la mia formazione prediligo un approccio pragmatico nella risoluzione dei problemi. Per me è importante costruire una concettualizzazione del caso chiara per definire successivamente le tappe del percorso per obiettivi da stabilire insieme. Risulta di sfondo ma non meno importante la costruzione di un'alleanza terapeutica solida, di tipo quindi relazionale, per il sostegno del percorso e della motivazione.
Aree di competenza principali:
- Psicodiagnostica
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Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Caterina Rossi 1, Genova
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8 recensioni
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Anonimo
Inizialmente incoraggiato dai miei familiari ho deciso di provare a fare un percorso . Devo dire che la dott Martina però mi ha fatto scoprire un nuovo mondo mi ha aiutato molto a prendere varie consapevolezze e migliorare alcuni lati della mia vita . La consiglio vivamente
ip
mi sono sentita a mio agio fin dal primo momento, mi sono trovata benissimo con lei. La consiglio per la sua professionalità, disponibilità e capacità di far emergere le risposte da dentro di noi, sempre gentile, mai giudicante e molto empatica, mi sta dando una grossa mano.
C.C.
La dottoressa Martina mi ha seguito per diversi mesi nel mio percorso per affrontare una situazione di ansia generalizzata. Sono contenta perché adesso sto molto meglio. La ringrazio molto per il suo aiuto e la consiglio per la sua empatia e comprensione
Serena Traverso
Conosco Martina Barbieri da 17 anni, e, mi sento di dichiarare che oltre a essere un’ottima amica è una valida professionista, sempre aggiornata sui temi di attualità e molto introspettiva, le piace entrare in profondità e scardinare i temi fino ad arrivare a una conclusione. Ho assistito alla sua crescita professionale, che ha sviluppato anche empiricamente con l’esperienza di vita, un valore aggiunto che a mio avviso arricchisce chi per lavoro deve vestire i panni degli altri sul serio per entrare in sintonia.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera, ho quasi 28 anni, purtroppo non ho e soprattutto non ho mai avuto una ragazza, non ho mai baciato, ormai sono diventato grande e non ho mai provato l' emozione di uscire con una ragazza la sera le esperienze che hanno fatto tutti, ormai mi sento troppo frustrato e inferiore, non sono vergine perché nell' ultimo anno per 3/4 volte sono andato a prostitute consapevole del fatto che non avrebbe risolto niente sul piano dell' approccio bensì sul piano pratico oltre che un bisogno personale essendo vergine in età adulta, è imbarazzante però è la verità, ho ritenuto di essere troppo inesperto per la mia età tant'è vero che la prima volta è stato un flop, un conto è a 18 anni e un altro a quasi 30, i miei coetanei alla mia età si sono sposati e hanno i figli, io nella vita gestisco un negozio che ha lasciato papà che è morto, e lo faccio come meglio posso con non poche difficoltà, però mi rende prigioniero il che aggrava la mia situazione, per questo vorrei chiudere nonostante il negozio rende, i miei familiari non so assumono le responsabilità, comunque ritorno a quello che ho detto mi sento inferiore rispetto agli altri, la situazione è troppo grave per recuperare, nessuna ragazza vuole un ragazzo frustrato e inesperto e nemmeno io se fossi al posto loro, purtroppo il tempo passa e passa, mi ritrovo così per mia grande colpa indubbiamente ma anche per una famiglia che mi ha negato autostima e libertà
Buonasera, da quanto si legge si percepisce il difficile vissuto che traspare da queste parole. Il fatto che lei stia scrivendo su questa piattaforma oltre a dimostrare molto coraggio dimostra anche il fatto che c'è una parte di lei che è consapevole di poter cambiare le cose o cosa pensa di lei stesso. I temi che ha portato possono portare con se molta vergogna e proprio per questo tante persone vivono sofferenze simili pensando di essere soli, ma non è cosi. Sicuramente alcune sue vicissitudini sia familiari che lavorative l'hanno portata a crearsi un percorso diverso da quello che sembra essere condiviso dalla maggior parte delle persone, ma questo non dice nulla sulla sua inferiorità o sul suo valore. Se da un lato c'è uno sguardo duro verso sè stesso con emozioni negative annesse (" è troppo grave da recuperare") dall'altro ribadisco di notare una parte improntata alla speranza e alla ricerca di una relazione autentica che possa appagarla sotto diversi punti di vista. Per iniziare a nutrire questo suo lato può pensare di intraprende un percorso che faccia luce sui suoi desideri, la sua storia personale, e un training di abilità sociale. Spero di averla aiutata.

Salve, ho 28 anni e vorrei parlare di un problema molto fastidioso: ho paura, quando sto in compagnia di amici e ci sono anche ragazze, di fare gesti non propriamente accettati. Nello specifico, mi riferisco alla paura di toccare il sedere ad una di loro senza motivi particolari. Difatti ho notato che quando mi trovo in gruppo con loro evito sempre di stare dietro o seduto da qualche parte con qualcuna di loro che si alza e mi passa affianco. Se dovesse succedere, giro la testa. Inoltre dopo gli episodi sono costretto a rimuginare se sia tutto sotto controllo e a ripercorrere la scena mentalmente.
Buonasera, Intanto complimenti per aver trovato il coraggio di condividere questo vissuto di difficoltà che però dimostra una buona consapevolezza dei propri pensieri e del proprio comportamento. Ottimo punto di partenza ! Ciò che descrivi sembra avere le caratteristiche di quello che può essere definito pensiero intrusivo anche se la provenienza diagnostica di quest'ultimo dovrebbe essere approfondita nelle opportune sedi. Inoltre Possiamo osservare come a seguito della forte ansia sviluppatasi a seguito del pensiero, vengano messi in atto comportamenti con lo scopo di gestirla ovvero l'evitamento ed il rimuginio (a sua volta fonte e mantenimento dell'ansia).

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