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Su di me

Nata e cresciuta in provincia di Torino. Mi sono laureata in medicina e chirurgia presso l'Università di Torino nel 2016 con il massimo dei voti (110...

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Formazione

  • Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Torino
  • Specializzazione in Malattie dell’Apparato Digerente presso l’Università di Pavia
  • Dottorato in fisiopatologia medica presso l’Università di Torino
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Specializzazioni

  • Gastroenterologia

Tirocini

  • Tirocinio presso l'ambulatorio malattie infiammatorie croniche intestinali dell'ospedale San Giovanni Antica sede durante tutto il periodo dell'università
  • Tirocinio presso ambulatori di gastroenterologia generale e day hospital infusionale durante il periodo della specializzazione
  • Tirocinio presso ambulatorio IBD del centro di Pavia e di Rho durante il periodo della specializzazione (con formazione anche in ecografia delle anse intestinali)

Competenze linguistiche

  • Inglese,
  • Italiano

Pubblicazioni e articoli

Pubblicazioni (4)

Punteggio generale

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B
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Presso: Studio Privato prima visita gastroenterologica

Buonissima impressione sia come persona che come medico. Molto attenta alla situazione e molto preparata e sicura, chiara nelle spiegazioni. Mi ha messo subito a mio agio.

L
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La visita si è dimostrata completa, accurata e focalizzata sul problema.
Medico consigliatissimo.

D
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Dottoressa esperta, professionale, empatica e chiara nei consigli e nelle spiegazioni.


S
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Professionale, cortese, disponibile e molto puntuale.


F
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Dottoressa bravissima, attenta nell'ascolto e chiara nelle spiegazioni. Ve la consiglio


M
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Brava nelle spigazioni e consiglia bene il trattamento


V
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Professionale e molto competente. Assiste il paziente nel percorso di guarigione


A
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Medico molto professionale e disponibile all'ascolto e nel dare spiegazioni. Attento con il paziente che mette a suo agio esponendo cause e risoluzioni del caso. Assolutamente da consigliare.


A
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La dottoressa mi ha accompagnata nella diagnosi e cura per la mia patologia offrendo disponibilità e cortesia. La consiglio!


M
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La dott.ssa è un bravissimo medico, con grande professionalità, capacità analitica e diagnostica. Ottima predisposizione all'ascolto del paziente e alla comprensione della sintomatologia .
Assolutamente consigliata!


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 21 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno, una settimana fa mi è stata diagnosticata una corica renale, da premettere che sono in gravidanza alla ventunesima settimana. Sono stata ricoverata in ospedale fino a ieri e la cura che mi è stata fatta sono stati due spasmex al giorno per quattro giorni, poi quest'ultimo mi è stato sospeso dall'urologo e sto prendendo Tachipirina al bisogno. Ad oggi la cosa che più mi preoccupa è che da una settimana che non riesco ad andare di corpo e soltanto da ieri Sto facendo un po' di aria, (il mio ginecologo pensa possa dipendere dallo spasmex). Sto bevendo tanto e ieri sera ho provato anche a fare un clistere che non mi ha dato nessun esito positivo, Forse perché ho avuto lo stimolo di cacciarlo fuori dopo neanche due minuti e non ha fatto il suo lavoro). Il ginecologo mi ha prescritto delle bustine che servono a regolarizzare il lavoro dell'intestino che ho iniziato a prendere solo ieri . Secondo voi come devo comportarmi? Ho tantissima paura.

Buonasera,
credo che il suo ginecologo abbia ragione. Purtroppo gli antispastici sono molto utili per alcuni versi ma hanno il difetto di ridurre il movimento dell'intestino per cui probabilmente è stato quello a causarle la stipsi (tenendo conto che anche la gravidanza molto spesso causa stitichezza). Nel suo caso i clisteri non sono la soluzione migliore, meglio come le ha consigliato il ginecologo le bustine (come quelle a base di macrogol o di psillio) e ovviamente bere molta acqua. Purtroppo con questo metodo ci vorrà un po' di tempo per sbloccarsi ma dovrebbe riuscire ad evacuare in qualche giorno.

Dott.ssa Marta Vernero

Buonasera, premetto dicendo che è la prima volta Che scrivo su un forum, questo perché la situazione è diventata impossibile da risolvere.
È ormai da più di un anno che ho problemi seri di evacuazione, fin da quando ero piccolo in realtà ho sempre accusato dolori alla pancia, stipsi e continue infiammazioni anali ma non di questa entità. Decido quindi di rivolgermi inizialmente da un “dottore” che dopo una toccata alla pancia e 70€ mi accerta che io non ho niente e che posso prendere dei lassativi per svuotarmi.
Tornato a casa, consapevole dei dolori che sentivo (e che sento tutt’ora più forti) decido quindi di andare in ospedale, visita intramoenia. Lì mi prendono più sul serio, mi visitano anche l’ano e notano le emorroidi enormi (con ragadi) che avevo; a quel punto la dottoressa mi passa il nome di un medico abbastanza importante con cui prendo appuntamento (due mesi dopo).
Il medico mi prescrive una terapia abbastanza lunga da seguire per le emorroidi e dato che alternavo diarrea con abbondanti perdite di muco e stipsi disse (a me e ai miei genitori, perché ero ancora minorenne) che “non poteva escludere un chron”; d’altronde ormai è mensile la tonsillite acuta con febbre e frequenti sono le infezioni che presento (continue afte in bocca, verruche sulle mani comparse da un giorno all’altro ecc). Fu così che dopo la cura le emorroidi passarono, per poi ricomparire. Dopo aver seguito tutta la cura di un mese e mezzo torno dal medico, che non sapeva manco chi fossi. Mi controlla l’ano, nota una regressione delle emorroidi (da 4° grado a 2°) e nonostante io lamentassi ancora i problemi prima citati mi defila con “il ragazzo è sano come un pesce, lo stress causa questi problemi”.
Passa un bel po’ di tempo, intanto il problema peggiora e giro altri medici per le varie infezioni che continuamente avevo, in un mese, intanto, avevo inspiegabilmente perso 10kg. Detto ciò, una notte mi sento molto male, le fitte in alto e in basso a destra della pancia erano fortissime e i miei furono costretti a portarmi in ospedale. Dopo 4 ore di attesa (ovviamente non posso lamentarmi, c’erano sicuramente persone che avevano bisogno più di me) mi fanno una tac per “scoprire possibili acutizzazioni del morbo di chron” e scoprono da questa che ho i calcoli alla cistifellea. La mattina seguente un gastroenterologo mi visita e mi prescrive deursil per i calcoli ed una ileo-colonscopia perché “la situazione non le quadrava”. Ecco che quattro mesi dopo vado a fare la colonscopia. Mi presento in ospedale, mi sedano e mi fa talmente male che il dottore ha preferito interrompere. Mi ha detto che sono resistente alla sedazione, avevo iniziato anche a singhiozzare di continuo durante l’operazione; sono stato mandato a casa dopo che mi hanno detto “torna al cup e prenota quella con anestesia”. Ora mi sento continuamente stanco, nonostante i probiotici che prendo da 1 settimana non riesco ad evacuare bene, ho fortissime fitte alla pancia e stanno ricomparendo le placche alle tonsille, insomma non sto per niente bene. Ho saltato un po’ di parti trascurabili per non appesantire troppo questo messaggio, già pesante di suo.
Sono disperato, non so più cosa fare e a chi rivolgermi. Cosa mi consigliate?

Buonasera,
chiaramente per darle una risposta più esaustiva sarebbe bene vedere gli esami che ha fatto finora, ma da quel che racconta la colonscopia sarà molto importante, per escludere infiammazioni intestinali. Da li poi potrebbe essere necessario fare altri accertamenti anche per capire le cause di queste continue infezioni, ma per non creare ulteriore confusione è meglio andare per gradi. Se non ha tollerato l'esame da sveglio (succede purtroppo qualche volta) la soluzione migliore è quella di fare l'esame in sedazione con l'anestesista. Nel frattempo visto che immagino che i tempi non saranno brevissimi, può provare a fare una ecografia delle anse intestinali che magari può già dare un'idea della situazione.

Dott.ssa Marta Vernero

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