Il dr. Gullì riceve eccezionalmente anche in altri orari.
Eventualmente bisogna contattare in privato il dottore.
13/03/2025
Messina 1 indirizzo
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Pagamento dopo la consulenza
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9 recensioni
Calmo, paziente ascolta i suoi pazienti con professionalità e ed empatia, mi sono trovata benissimo.
Dott. Mario Gullì
Grazie del feedback, fa piacere instaurare un buon rapporto coi pazienti e farli sentire accolti
È un professionista molto bravo e con una grande capacità di ascolto, rispetta sempre i tempi del paziente e riesce a farti aprire ed a darti un punto di vista che ti permette di ampliare la tua consapevolezza e struttare anche quelle risorse che pensavi di non avere. Grazie!
Dott. Mario Gullì
La ringrazio per la condivisione della sua esperienza. Accompagnare le crescita dei pazienti è fondamentale.
Ho contattato il dr. Gulli su consiglio di una amica e non smetterò mai di ringraziarla, non entro nello specifico ma la mia vita andava a rotoli ed ora riesco a gestire anche i momenti difficili senza ansia o paura.
Dott. Mario Gullì
Grazie della fiducia e delle belle parole.
Il Dott. Gullì è un professionista serio e competente, capace di creare un ambiente accogliente e stimolante per la riflessione personale. Grazie al suo approccio attento e approfondito, offre un valido supporto per chi desidera comprendere meglio sé stesso e affrontare le proprie difficoltà. Consigliato.
Dott. Mario Gullì
Grazie
Il dottore è molto disponibile e gentile, inoltre ci tiene a mettere a proprio agio il paziente.
Lo studio, grazie alla particolare e dettagliata presenza di immagini mitologiche e spirituali, fa perfettamente da contorno alla seduta.
Dott. Mario Gullì
Grazie
Il Dott.Gullí é un analista molto professionale e allo stesso tempo umano ed empatico. Quando stavo a Messina, il percorso fatto con lui é stato incisivo e trasformativo, soprattutto per il periodo che stavo vivendo.
Dott. Mario Gullì
Grazie
Senza dubbio ritengo sia il miglior psicoanalista junghiano a Messina. Ho trovato molto interessante la Sandplay Therapy, un metodo da lui utilizzato che, nel mio caso, è risultata molto efficace e che mi ha permesso di far fluire delle energie che sentivo bloccate.
Un professionista preparato, accogliente, capace di offrire un percorso profondo e trasformativo. La sua conoscenza dell’alchimia, della mitologia, del pensiero orientale e delle religioni arricchisce il percorso terapeutico. Assolutamente consigliato.
Dott. Mario Gullì
Grazie
Il dottor Gulli’ è un terapeuta attento, empatico e con il quale mi sono sentita fin da subito accolta e compresa nel mio problema. Ritengo che sia un eccezionale professionista preparato e che pone molta attenzione alla relazione nel processo di cura. Mi ritengo molto soddisfatta ed entusiasta della mia scelta.
Dott. Mario Gullì
Grazie
Molto disponibile e professionale :-) il primo colloquio è gratuito. Penso che sia una persona pronta ad aiutare. Sempre ascolta con attenzione, cerca solo le migliori soluzioni, non generalizza mai, è molto precisa
ha risposto a 11 domande da parte di pazienti di MioDottore
gentili dottori,
credo di essere venuta fuori da una fase molto particolare della mia vita. Mi sono accadute una serie di sventure relative alla salute, una dietro l'altra, che non sto qui a elencare. Ne sono uscita abbastanza bene dal punto di vista fisico. In questa fase, però, ho tradito mio marito e mi sono resa conto che ho basato il mio rapporto con lui e il mio matrimonio (2 anni) solo su aspettative. Mi sono resa conto che, in realtà, siamo due persone distanti, stiamo bene perchè ho un carattere accomodante, complice anche i valori che mi hanno inculcato i miei genitori...il sopportare, l'essere paziente, ecc. Non abbiamo figli, ma mi rendo conto che a parte la parte ludica e di svago, non riusciamo a costruire nulla. Lui è ancora troppo irrisolto nonostante abbia superato i 40 anni, io, invece, sono all'apice della carriera. Non ansiamo a letto insieme da un anno oramai e io, in più occasioni, gli ho detto di provare a stare soli per un po'.
Accetta passivamente questa decisione ma non va via di casa, nè fa qualcosa per rendersi più attivo nel rapporto, nè comunica sulla crisi che oramai è così evidente.
Io sono convinta che per lui le cose potrebbero continuare così all'infinito.
Per chi ci vede all'esterno potremmo sembrare la coppia perfetta...ma io sento che mi manca qualcosa, manca l'intesa, l'intimità.
Non provo alcun senso di colpa per aver intrattenuto una relazione clandestina, poi terminata per reciproco disinteresse.
Temo solo che mi sto accontentando, poi, invece, ci sono alcuni momenti in cui mi domando: ma è davvero possibile trovare una relazione perfetta?
mi spiego meglio, io ho sempre saputo che tra noi c'erano queste divergenze e il sesso non è mai stato il nostro punto forte (stiamo da 8 anni insieme), ma ora sento che queste cose mi mancano...sarò cambiata? ho provato a fare chiarezza in questi mesi ma sono sempre punto e a capo. Avrei voluto tanto l'allontanamento proprio per cercare di capire meglio se mi mancasse, ma un po' il mio stato di salute, un po' la pigrizia sentimentale mi hanno lasciata in questa zona di stallo.
è un anno che parlo anche agli altri di questa situazione e non sono in grado di prendere una posizione più netta...so che forse queste tematiche andrebbero affrontate durante un percorso terapeutico, ma non riesco ancora a trovare il coraggio per penetrare questo magma di pensieri e trovare una soluzione.
Carissima, a volte anche i disturbi fisici sono legati ad aspetti psicologici, ed in base a quanto scrive e’ verosimile che i problemi che lei sente esserci sotto soglia influenzano tutta la sua vita, e si, avrebbe bisogno di un percorso terapeutico per entrare in contatto con quelle parti di sé che stanno nell’ombra. Non sempre si può fingere che le cose vadano bene. A volte l’inconscio chiede il conto, e se non ascoltato alza la posta.
Gentili dottori,
Vi presento la mia situazione.
Da almeno sei anni (forse anche più), soffro di depressione (che torna periodicamente) insieme ad ansia sia sociale che generalizzata (tendenzialmente sempre presente ma si acutizza in alcuni periodi) ma tutto ciò si è aggravato soprattutto nel e post periodo pandemia e ancor più quest'anno. Infatti, dopo un crollo depressivo a dicembre, a febbraio stavo finalmente riprendendo la vita in mano (o così pensavo) ma poi ad aprile e maggio ecco una ricaduta: mi è peggiorata moltissimo l'ansia e il culmine lo si ha avuto a fine maggio, quando ho avuto un crollo pesante, in cui ero molto triste, in ansia, paranoica e sentivo il bisogno di farmi del male. Non feci nulla alla fine, ma ciò e il sentirmi fuori controllo mi aveva abbastanza spaventato e mi aveva fatto rendere conto di quanto la situazione mi fosse, e mi sia tutt'ora, sfuggita di mano.
Comunque, decidendo di trovare finalmente una soluzione e porre fine all'ansia, che non riuscivo piu a gestire, mi rivolsi al MMG che mi disse che poteva darmi un ansiolitico ma sarebbe stata preferibile una visita specialistica e mi indirizzò a un presidio.
Dunque feci una visita psichiatrica e mi venne prescritto un SSRI che da allora (circa luglio) sto prendendo insieme a un antipsicotico (da settembre). Poi era passato il momento di 'crisi' e sembrava la situazione si fosse risollevata verso fine agosto/settembre.
Ma adesso sembra essersi aggravata nuovamente e mi sembra di essere tornata in depressione maggiore come lo ero anni fa. La cosa mi spaventa per un verso, perché ho paura, e sento dentro di me, che non riuscirei ad uscirne di nuovo; per un altro mi sento distaccata dalla situazione e cerco nell'alcol un modo per far 'tornare' la nebbia, che da quando prendo questo antipsicotico ha iniziato a schiarirsi e darmi una chiarezza mentale che da un po non avevo. Ma questo senso di chiarezza per un certo senso è doloroso e rende le cose ancora più difficili da affrontare.
Ogni giorno è difficile e so che idealmente potrei fare tante cose e l'unico ostacolo è la volontà ma non sento la forza di fare nulla.
Non sento energia o motivazione, ma solo una stanchezza assurda addosso e vorrei che finisse...
Non vedo il senso di continuare qualsiasi cosa... la vita, gli studi, il trovare un lavoro o portare avanti amicizie.
Il senso di andare avanti qual è?
Mi sembra tutto vuoto e privo di significato.
Vorrei anche conoscere nuove persone e instaurare connessioni e penso mi aiuterebbe ma poi penso che neanche questo riempirebbe il vuoto, continuerei a sentirmi sola in me stessa e mi sembra tutto inutile.
Da un lato vorrei che i farmaci funzionassero, dall'altro non vedo il senso e nessun miglioramento.
O meglio, oggettivamente forse qualche miglioramento all'inizio lo si era avuto, almeno a quanto dicono persone che mi vedevano dall'esterno, ma adesso non saprei e non mi sembra funzionino.
Dall'altro lato non so se effettivamente mi servano, forse è tutto frutto del mio cervello ed è solo un illusione e in realtà non serve nulla?
Anche perché non mi sento in una crisi depressiva adesso, mi sento "normale" più o meno ma non so se abbia senso.
Sto pensando di interrompere i farmaci anche per capire se mi servano davvero, o se invece è solo nella mia testa ed è tutto frutto del mio cervello, se magari non mi servono e posso uscirne da sola.
La mia domanda è: c'è davvero modo di uscirne, realisticamente parlando?
Questa cosa va avanti da anni ormai e si ripete sempre ciclicamente. Quando penso di starne uscendo e riprendendo le cose in mano, ecco che si ripresenta e facendomi precipitare nuovamente.. Non ne posso veramente più.
Se questa è una cosa da portare a vita io davvero non ce la faccio.
Carissima, la depressione, come ogni sintomo, ogni sofferenza, e’ un messaggio dell’inconscio, la dimostrazione che qualcosa non va come dovrebbe andare; a volte è sufficiente questa consapevolezza, ed un supporto farmacologico, ma non sempre. In questo caso va accolto e compreso il senso profondo del malessere per risvegliare le energie interne che possono curarci. La tua paura di ricadere può indicare la
Consapevolezza che qualcosa è rimasto in sospeso.
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