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Dott. Marco Scopel

Via dei Mutilati 3, Verona 37122

Per informazioni e prenotazioni contattare il numero seguente: 348 8308254.

16/05/2025

Esperienze

Il Dott. Marco Scopel è psicologo psicoterapeuta, fondatore e direttore del Centro Clinico MetaLogica, una realtà all’avanguardia nell’ambito della psicoterapia e del benessere psicologico.
Il Centro si avvale di un modello di intervento breve e altamente efficace, basato sulle più recenti acquisizioni della scienza del linguaggio e della psicoterapia narrativa. L’obiettivo è offrire un supporto mirato e tempestivo, in linea con le evidenze scientifiche più aggiornate.
All’interno del Centro Clinico MetaLogica opera un team di professionisti specializzati in diversi ambiti della psicologia e della psicoterapia. Grazie a questa impostazione, ogni richiesta o prenotazione viene attentamente valutata e approfondita. Successivamente viene consigliato il professionista più indicato per la specifica problematica presa in esame.
Questo modo di procedere si pone come un punto di forza del Centro MetaLogica, garantendo per ogni persona la migliore soluzione possibile e un percorso altamente personalizzato ed efficace.
Altro Su di me

Approccio terapeutico

Psicoterapia
Psicologia breve e strategica
Psicoterapia breve strategica
Psicoterapia costruttivista

Aree di competenza principali:

  • Psicologia clinica
  • Psicologia del lavoro
  • Psicologia scolastica
  • Psicologia nutrizionale

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Consulenza online

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Centro Clinico MetaLogica

Via dei Mutilati 3, Verona 37122

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Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Centro la Sorgente

Via Ciro Menotti 2, Cerea 37053

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Accettato

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Prestazioni e prezzi

  • Colloquio psicologico

    70 € - 82 €

  • Consulenza online

    82 €

  • Psicoterapia

    82 €

  • Primo colloquio psicologico

    82 €

  • Bonus Psicologo - Consulenza Psicologica


59 recensioni

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni. Per saperne di più sulle opinioni
  • S

    Parlare con lui é stato molto piacevole e rilassante

     • Centro Clinico MetaLogica Altro  • 

  • F

    Marco mi segue da più di un anno ormai, mi trovo molto bene, mi sta aiutando tantissimo e vedo molti progressi

     • Centro Clinico MetaLogica consulenza online  • 

  • S

    Cercavo qualcuno competente con cui parlare del mio problema. Ed ho trovato ascolto, competenza ed umanità.

     • Centro Clinico MetaLogica colloquio psicologico  • 

  • F

    Molto professionale e piacevolmente cordiale, mi sono sentito assolutamente a mio agio.

     • Centro Clinico MetaLogica primo colloquio psicologico  • 

  • M

    Ha dimostrato empatia e senso pratico, mettendomi a mio agio e trovando le risposte opportune.

     • Altro Altro  • 

  • I

    Professionista empatico, competente e sempre attento all'ascolto. Lo consiglio a chi cerca un supporto psicologico.

     • Centro Clinico MetaLogica colloquio psicologico  • 

  • M

    Per me è stata la prima esperienza e devo dire che è stata positiva. Durante le sedute sono riuscita parlare, parlare, parlare ed il dott. mi ha fatto sentire subito a mio agio. E’ riuscito in poche sedute a capire le mie difficoltà e mi ha aiutato a risolvere problemi che trascinavo da tempo. Perché mai non sono andata prima?!?! E’ un professionista molto preparato. Lo consiglio vivamente

     • Centro Clinico MetaLogica colloquio psicologico  • 

  • D

    Il dottore Scopel si è dimostrato attento, empatico e professionale. L’incontro è stato stimolante e privo di giudizio, offrendo spunti di riflessione utili. Consigliato per chi cerca un supporto competente.

     • Centro Clinico MetaLogica colloquio psicologico  • 

  • R

    Io e la mia famiglia stiamo vivendo un momento estremamente difficile e il Dottore è stato estremamente attento alle nostre esigenze e ci ha ascoltato e consigliato con dedizione.

     • Centro Clinico MetaLogica consulenza online  • 

  • O

    Siamo ancora ai primi colloqui ma posso dire che il dottor Scopel sa mettermi a mio agio , è facile aprirsi sono fiduciosa che faremo un buon percorso.

     • Centro Clinico MetaLogica colloquio psicologico  • 

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su terapia di coppia

Salve, io e la mia ragazza stiamo per lasciarci dopo 7 anni di gioie e dolori...
Non è la prima volta, sarà la 3 o la 4 volta, però ogni volta prima che ci lasciassimo quando tutto andava male entrambi ci chiudevano in noi stessi e non parlavamo per settimane, io riprendevo i miei vizi per gioco d'azzardo e lei nel frattempo si trovava un altro, io la becavo, la lasciavo, dopo 1 mese o 2 la cercavo perché stavo male senza lei e non sopportavo l'idea che qualcun'altro la toccasse e facevo di tutto per riconquistarla e ci riuscivo. Ora siamo nella stessa situazione, conviviamo abbiamo la casa di proprietà, lei è andata in vacanza nel suo paese ver visitare il suo nipote neonato, io avendo smarito i documenti non sono potuto andarci, ho appena scoperto che sta già uscendo con 1 ragazzo, e ha già pianificato 1 altro appuntamento con una sua vecchia fiamma.. io ora non mi sento più come una volta, non ho chiesto tante spiegazioni al riguardo perché da una parte sono contento perché così posso lasciarla andare via e farmi la mia vita, da un altra parte l'idea di essere rimpiazzato mi pesa molto...
La nostra relazione è iniziata bene, ho sempre avuto problemi con i suoi cugini e suo padre che non mi volevano perché la tenevano stretta.
Io avevo una reputazione da festaiolo, sempre in giro per i locali / discoteche, ero un tossicodipendente con una passione per il poker ma nel arco di 6 7 mesi io ho lasciato il mondo delle feste, non uscivo più con la mia vecchia compagnia. Nei casino e circoli di poker andavo meno spesso, e sono riuscivo a mettere in testa a suo padre e i suoi cugini che io sto cambiando e che non ho intenzione di lasciar stare la relazione. Dopo circa 1 anno la mia ragazza è andata nel suo paese di origine a visitare i nonni/ etc, e abbiamo iniziato a sentirci di meno, le davo meno attenzioni, rispondevo poco la chiamavo poco e ad oggi non riesco a capire il motivo. Dopo 1 mese di vacanza e rientrata e le cose sono tornate in normalità. Quando è rientrata 3 gg dopo siamo andati al cinema e per sbaglio ho visto che c'era un ragazzo che gli scriveva sempre, gli ho chiesto chi era e di farmi vedere i messaggi e a quel punto ho trovato che lei mentre era nel suo paese aveva già trovato un ragazzo perché dai messaggi era evidente ma lei continuava a negare raccontandomi ogni genere di bugia e io la lasciai. Per circa 1 mese ogni giorno mi chiamava, piangeva, mi scriveva che le manco, di tornare assieme che non ga fatto nulla, la conversazione non era quello che sembrava etc, io sono tornato assieme a lei perché stavo male anche io, ma non mi fidavo più di lei, la fiducia era andata via ma comunque ho deciso di provarci. A quel punto è iniziato l'inferno, io non mi sentivo bene con lei, la amavo , ma non era come prima, fingeva che tutto andava bene, non mi ricordo esattamente quando ma per la prima volta in vita mia avevo provato di giocare ale slot macchine. le prime volte avevo vinto e la sensazione era piacevole ma dopo avevo iniziato a perdere e a esagerare, dopo un po di tempo non avevo più soldi per portarla fuori, non mi prendevo più cura di me come una volta le confessai il mio problema, lei non lo aveva preso bene e ha detto che devo smetterla da solo perché lei non riesce a capire come una persona può essere dipendente del gioco d azzardo... ma non ci siamo lasciati, le avevo promesso che avrei smesso e ma era una bugia perché non avevo mai smesso. A sto punto siamo arrivati a circa 2 anni di relazione è le cose andavano male, ci parlavamo poco, l'amore lo facevamo si e no, l'attrazione era svanita e sentivo che per lei non contavo più nulla. Quel giorno abbiamo litigato, e io le ho proposto di fare una pausa. Dopo neanche 2 settimane ho iniziato a cercarla e abbiamo fissato un appuntamento, nel giorno del appuntamento io ho scoperto che lei stava già uscendo con un altro, e che si sentiva con lui ancora prima di prendere la pausa. Abbiamo discusso molto nel giorno dell'appuntamento però alla fine ci siamo messi insieme. Io ero cambiato, mi era passata la voglia di giocare ma una volta rimessi insieme ripresi a giocare e fare debiti. Quello che ho descritto sopra è successo altre 2 volte, lei si trovava un altro , io giocato, ci lasciavano, io cambiavo non giocavo più mi rimetrevo apposto, sistemato i debiti , poi ci rimettevamo assieme cadevo di nuovo nel gioco, non le davo attenzione, l'ultima volta che abbiamo fatto pace io ero convito che non avrei mai giocato a avrei dato di tutto per far sì che le cose andassero bene, e le cose stavano andando bene, abiamo comprato una casa, siamo andati a convivere, abbiamo saldato completamente la casa facendo grandi sacrifici, ho quasi chiuso i debiti. Ora ci troviamo nella stessa situazione di quanto sopra descritto, abbiamo problemi economici e mi sono chiuso in me, non facevo altro che andare al lavoro, tornavo la sera , se avevo soldi giocavo se no mi ci mettevo al computer a giocare ai vari giochi. Lho trascurata molto me ne rendo conto, ma era più forte di me comportarmi diversamente visto il passato.. non sentivo più affetto da parte sua come una fidanzata... io ora mi rendo conto che abbiamo combattuto entrambi per questa relazione, ma secondo me è finita quando mi ha tradito la prima volta. Mi scuso se ho scritto un romanzo ma per avere una risposta alla mia domanda volevo raccontare la mia storia un po nel dettaglio. Ora la mia domanda è, io non la amo più come fidanzata, la relazione è tossica e contro producete per entrambi non mi sento motivato, vado sempre nella mia zona di confort, non riesco più a relazionarmi con le persone e non ho amici né voglia con qui uscire, ma sono determinato a cambiare e da quando ho scoperto cosa sta facendo mentre io sono qui ho già preso iniziative per cambiare. Ora sto litigando con me perché nonostante io non la amo più continuo a star male perché l'idea che lei mi rimpiazza mi uccide. Ho iniziato ad avere incubi dove mi suicido, incidenti auto, etc non gli voglio più, voglio solo andare avanti con la mia vita senza pensare a lei. Cosa mi consigliate ? Cosa devo fare e perché continuo a sentirmi così?
Scusate per gli errori grammaticali ma sono straniero pure io.

Grazie a chi mi risponderà e avrà pazienza di leggere tutto ciò

Buongiorno, credo che dal suo racconto emergano delle risorse che lei in vari momenti della sua vita è riuscito a mettere in atto. Queste risorse vanno considerate come indipendenti dalla storia con la sua ragazza, e ritengo siano la chiave di partenza per un percorso di potenziamento e di strategie per affrontare le difficoltà di queste situazioni.
Cordialmente, Dr. Marco Scopel

Dott. Marco Scopel

Buongiorno, sono un ragazzo di 27 anni non sono mai stato fidanzato e sono ancora vergine, in passato ero più timido e introverso, questa situazione mi crea un immenso disagio e frustrazione, praticamente ho preso le redini del negozio da quando mio padre è venuto a mancare, e purtroppo l' attività è molto impegnativa 6 giorni su 7 per 13 ore al giorno, ora indubbiamente non dico che sia stata solo questa la causa però ho paura che questo lavoro sia un ulteriore aggravante alla mia situazione estrema, quindi vorrei decidere al più presto se togliere di mezzo e trovarmi un posto di lavoro con orari normali, comunque dicevo che questa situazione ormai mi soffoca perché mi sento inferiore e inadeguato rispetto ai miei coetanei, non è tanto il fatto del tempo perso e che mi sento tanto indietro, mi sento male da mattina a sera per questo motivo, da piccolo fino a 2 anni fa ero estremamente chiuso, però sto lavorando su me stesso e parecchie cose sono migliorato, ovviamente sono comunque introverso, ho molta paura che il tempo passa e rimango così a vita, vorrei riuscirci prima dei 30 anche se è tardi, spero non troppo, mi viene da piangere al pensiero che a 20 anni hanno già esperienze, non per gelosia per carità, o mi lascio morire o prendo in mano la situazione, grazie per chi vorrà darmi un consiglio

Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza in modo così aperto. È comprensibile sentirsi condizionati dalle aspettative sociali, che spesso sembrano imporre tappe prestabilite in base all’età. Tuttavia, è fondamentale ricordare che ogni individuo ha il proprio cammino, fatto di tempi, scelte e priorità personali.
Se sente che la sua attività lavorativa sta avendo un impatto negativo su più aspetti della sua vita, potrebbe essere utile valutare delle alternative. Questo potrebbe significare delegare alcune responsabilità assumendo un collaboratore, e se necessario, considerare un cambiamento più radicale.
Come giustamente lei ha osservato, gli aspetti legati alla sua attività lavorativa non è detto che siano gli unici da tenere in considerazione.
Per esempio, il senso di inadeguatezza e inferiorità che descrive potrebbero richiedere più attenzione.
Resto a disposizione.

Dott. Marco Scopel

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