Esperienze

Sono uno psicologo clinico con esperienza nel fornire supporto psicologico a individui e famiglie. Specializzato in tecniche di rilassamento e interventi terapeutici, ho lavorato con pazienti affetti da ansia e attacchi di panico, aiutandoli a gestire e superare queste sfide.
Ho maturato competenze significative nel lavorare in contesti come RSD e RSA, offrendo supporto non solo ai pazienti, ma anche ai loro familiari.
Il mio approccio è empatico e orientato al benessere, con l'obiettivo di promuovere la salute mentale e migliorare la qualità della vita.
Sono alla ricerca di nuove opportunità per continuare a fare la differenza nella vita delle persone e contribuire al loro percorso di crescita e guarigione.
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Ho avuto il privilegio di intraprendere un percorso con il Dott.Guasti , e posso dire con certezza che la sua professionalità, empatia e capacità di ascolto lo rendono uno psicologo straordinario. Fin dal primo incontro, è stato in grado di mettermi a mio agio, creando un ambiente sicuro e accogliente dove potermi aprire senza timori.

La sua capacità di cogliere sfumature emotive e guidare il dialogo con sensibilità e competenza è davvero notevole. Non si limita a “fare il suo lavoro”: si percepisce chiaramente la passione che mette nell’aiutare le persone a ritrovare equilibrio, consapevolezza e serenità.

Grazie al suo supporto ho imparato a comprendere meglio me stesso/a e ad affrontare con maggiore lucidità momenti difficili. Consiglio vivamente il Dott. Guasti a chiunque stia cercando un professionista serio, preparato e profondamente umano.

Dott. Luca Guasti

percorso molto appagante grazie a te

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Disponibile e accurato.
Molto dettagliato nelle spiegazioni

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Esperienza molto positiva mi ha aiutato a superare un brutto momento

Dott. Luca Guasti

Grazie mille


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Esperienza positiva, ottimo professionista, lo consiglio!!!

Dott. Luca Guasti

Grazie è stato un piacere


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Bravissimo professionista molto preciso e empatico

Dott. Luca Guasti

Grazie


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno a tutti.
Mi sono spaventata tantissimo stanotte perché, stavo per addormentarmi, ho avuto un blocco respiratorio. Ho cercato di prendere aria 2 volte ma non riuscivo. Come se il naso o i polmoni fossero bloccati. Subito dopo mi è partita un pochino di tosse e un po di acido e un forte mal di testa sul lato destro oltre a svarioni. Al momento mi sento un po' intontita con il fastidio sempre al lato destro.
Specifico che 10 anni fa soffrii di depressione, post gravidanza extraut, sono "guarita" prendendo il citalopram. Ho sempre la sensazione di respirare a metà, e nei momenti più difficili, devo inarcarmi in avanti per prendere aria o sbadigliare. Anche mentre mi addormento ho, a volte, dei mancamenti d'aria, mi risveglio, respiro e passa ma così forte mai avuto.

Quello che hai vissuto potrebbe avere una spiegazione psicologica legata all’ansia, nello specifico a una crisi d’ansia acuta o a un attacco di panico notturno. Questi episodi possono accadere proprio mentre ci si sta per addormentare, anche senza apparente motivo, e spesso sono il modo con cui il corpo e la mente comunicano un accumulo di tensione emotiva o stress.

Durante il momento in cui ci rilassiamo per dormire, il corpo rallenta, e la mente – meno impegnata – può lasciare emergere pensieri o emozioni che durante il giorno vengono tenuti sotto controllo. Se c’è anche solo una piccola ansia latente, può essere percepita come qualcosa di pericoloso, facendo partire una risposta fisica molto intensa. Da lì può nascere la sensazione di blocco del respiro, il cuore che accelera, il senso di svenimento, di pericolo o di perdita del controllo.

La sensazione di respirare “a metà” o il bisogno di sbadigliare frequentemente possono essere segnali di iperventilazione ansiosa. In momenti di stress o ansia, il respiro diventa più superficiale e veloce, e il corpo cerca di compensare questo squilibrio con respiri profondi o sbadigli. È una risposta automatica che spesso accentua ulteriormente il senso di malessere.

Il mal di testa, gli svarioni e la sensazione di intontimento che hai descritto possono anch’essi essere legati all’ansia. Quando il corpo si trova in uno stato di allerta prolungato, i muscoli – soprattutto quelli del collo, della mandibola e delle spalle – si contraggono in modo involontario, causando cefalee e senso di stordimento. Anche l’iperventilazione può contribuire a far sentire la testa “leggera” o confusa.

Hai anche condiviso di aver vissuto una depressione post-gravidanza extrauterina diversi anni fa. Questo indica che hai attraversato momenti emotivamente molto difficili e profondi, e che sei riuscita a superarli con grande forza. È possibile che, in momenti di particolare stress o stanchezza, il corpo e la mente riattivino certi meccanismi di difesa o allarme, anche se consciamente ti senti “guarita”.

Quello che hai vissuto non significa che stai tornando indietro o che c’è qualcosa di sbagliato in te. Può essere piuttosto un segnale che il tuo sistema nervoso ha bisogno di ascolto, cura e rallentamento. A volte, quando le emozioni non riescono a trovare spazio per essere espresse, il corpo si incarica di farle emergere, anche in modo intenso e improvviso.

Dott. Luca Guasti

Buonasera,negli ultimi mesi mi trovo quasi ogni giorno a discutere con mia mamma per via del suo compagno premetto che stanno insieme da un annetto ma nel ultimo periodo non lo sopporto proprio,non sopporto il fatto che debba essere presente nella nostra quotidianità e non sopporto il fatto che sia sempre appiccicato a mia mamma anche al lavoro,qualsiasi cosa si faccia c'è praticamente sempre lui presente e io non riesco proprio a tollelarlo mio fratello invece ci va d'accordissimo e non capisco perché.. a me fa stare male discutere o non parlare con mia mamma ma non riesco proprio a trattenermi e ad evitare di innervosirmi vorrei il rapporto che avevo prima con mia mamma ma che penso si sia rotto e non so che fare ci provo a farmi scivolare le cose proprio per non discutere con lei ma a volte proprio mi infastidisce anche solo sentirlo parlare come posso comportarmi per cercare di migliorare la situazione? Grazie a chi mi risponderà..

Quello che stai vivendo è una reazione del tutto comprensibile a un cambiamento importante negli equilibri familiari. L’ingresso di una nuova figura all’interno della dinamica madre-figlia può generare sentimenti di esclusione, gelosia o frustrazione, soprattutto se percepisci una perdita di spazio emotivo o di intimità con tua madre.

È importante che tu possa riconoscere e legittimare queste emozioni, senza giudicarle. Più che concentrarti sul comportamento del compagno, potrebbe essere utile spostare il focus su ciò che tu stai vivendo e sul tuo bisogno relazionale: ad esempio, il bisogno di sentirti vista, ascoltata, di recuperare un legame esclusivo e autentico con tua madre.

Un suggerimento concreto potrebbe essere quello di comunicare i tuoi vissuti in modo assertivo, evitando il conflitto diretto: esprimere cosa provi (“mi sento esclusa, mi manchi”) piuttosto che focalizzarti su ciò che ti dà fastidio dell’altro (“lui è sempre presente”). Questo riduce la possibilità di creare una reazione difensiva da parte sua.

Nel frattempo, lavorare sulla costruzione di spazi personali e sull’autoregolazione emotiva — ad esempio attraverso tecniche di gestione della rabbia, journaling, o anche il confronto con un terapeuta — può aiutarti a ristabilire un senso di controllo e benessere interno.

Dott. Luca Guasti

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