Via Angelo Maj 10 I, Bergamo 24121
Si offrono consulenze in inglese, francese e italiano, per ulteriori informazioni potete inviarmi un messaggio privato attraverso la piattaforma MioDottore.
Leggi di più21/10/2025
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6 recensioni
Brava e gentile, mi ha fatto sentire a mio agio e mi son sentito compreso
Dott.ssa Laura Rostiti
Grazie! Sono molto felice di essere stata utile.
Laura mi ha ayuto in un momento difficile de la mia vita e con i suei parole mi ha ayuto tanto.
Ero nuovo in italia e lei era la prima persone che mi ha fatto sentire ascoltato. She put me back on track e posso solo ringraziarla.
La sua gentilezza e suei parole è stata molto importante per come mi sento adesso!
Dott.ssa Laura Rostiti
I am so happy for you, Rémi! Grazie a te per la fiducia e per la profondità con cui hai affrontato il nostro percorso.
In bocca al lupo per tutto!
Dottoressa, la ringrazio per il percorso condiviso insieme a me.
La ringrazio per la comprensione, l’attenzione, la pazienza, l’empatia.
Mi ha aiutato nel mio percorso di “rinascita” e le sarò sempre grata. Mai giudicante, mai scontata, da subito un posto sicuro.
Consiglio vivamente a tutti voi la Dottoressa Rostiti.
Dott.ssa Laura Rostiti
Grazie per queste bellissime parole, buon tutto!
Professionista attenta, empatica e con un approccio gentile. Con lei sono riuscito subito ad aprirmi e mi sono sentito al sicuro e non giudicato.
Grazie dottoressa, il suo supporto mi sta facendo tanto bene.
Fortemente consigliata
Dott.ssa Laura Rostiti
Grazie, mi fa molto piacere!
Competente , empatica e professionale. Approccio risolutivo ed efficace
Dott.ssa Laura Rostiti
Grazie, un caro saluto a tutti!
Empatia ed accoglienza meravigliosa, è una professionista che ti mette subito a tuo agio con un sorriso contagioso
Dott.ssa Laura Rostiti
Grazie!!!
ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve mia sorella è una ragazza che dal 2021 ha problemi di salute mentale tra cui un disturbo alimentare ossessione e apatia depressiva è in cura da un psicoterapeuta ma a causa della sua ipocondria non prende nessun tipo di medicine , ultimamente il suo umore è calato moltissimo in quanto lei si sente non parte di questa famiglia questo perché in realtà nostro padre la odia e la disprezza e purtroppo nostra madre che e sempre stata succube di lui che e un narcisista non fa nulla per aiutarla anzi quando cerco di farglielo notare fa la vittima della situazione . Il problema e che in questo periodo il psicoterapeuta non risponde più a mia sorella i miei si rifiutano di pagarle qualsiasi cosa perché non vogliono io al momento non ho soldi e lei si sente sempre più sola io cerco di fare coincidere sia il lavoro che lei ma sembra che sto fallendo perché ha una non sto avendo risultati e mia sorella si chiude sempre più in se stessa e ormai tre anni che non esci più di casa. Sono veramente disperata cosa posso fare per farla uscire o motivarla un attimo.?
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che coinvolge la vostra famiglia.
Lei sta già facendo molto, ma è necessario trovare l’aiuto di un professionista che prenda in carico sua sorella e - mi permetto di suggerire - anche lei e i suoi genitori.
Data la situazione così delicata, la esorto a mettersi in contatto con i servizi offerti dal suo Comune: potrà trovare un consultorio o un servizio di supporto psicologico o psicoterapeutico che vi aiuteranno ad affrontare le difficoltà e le forniranno il sostegno necessario ad accompagnare sua sorella in questo momento così faticoso.
Con i migliori auguri,
Dott.ssa
Laura Rostiti
Gentilissimi dottori, buonasera.
Sono una ragazza di 23 anni. Da agosto, non riesco a riprendermi psicologicamente. Ho avuto un problema ginecologico persistito un mese e mezzo. Dopodiché, sono iniziati forti dolori addominali per la quale sto ancora cercando una diagnosi. Nonostante il mio male fisico sia reale, la maggior parte dei test diagnostici non hanno rilevato anomalie.
Ho perso quasi 20 kg in quattro mesi e sono completamente inappetente: infatti, da circa tre giorni, non sono più in grado di mangiare. Provo un senso di repulsione verso il cibo perché sono spaventata che possa scatenarmi una reazione allergica o peggiorarmi le addominalgie. La paura della reazione avversa è iniziata dopo aver avuto difficoltà respiratorie e bruciore alla lingua successivamente (due ore) aver mangiato un pasto semplice di carote, patate lesse e crackers. La saturazione era nella norma e non c'era angioedema, ma il problema non è passato nemmeno con l’assunzione di cetirizina e cortisone, come consigliato dal medico. Un episodio simile si è presentato con dei biscotti ed è stato l'evento che mi ha mosso l'idea di non voler più mangiare. Questa volta ho avuto solo un gonfiore localizzato alla destra della lingua con irritazione all'esofago durante la respirazione (devo ancora capire se fosse un vero gonfiore o solo una sensazione/irritazione). E, riprendendo cetirizina e cortisone, non ho comunque avuto alcun effetto benefico; infatti, la sintomatologia è persistita.
Sono ipocondriaca e, paradossalmente, spaventata dai farmaci sempre per paura di una reazione allergica. Non riesco a dormire la notte poiché ho la fobia di non svegliarmi più. Al massimo riesco ad avere quattro ore di sonno.
Ho diverse paure riguardati batteri, virus, intossicazioni alimentari, per citarne solo alcune. Tutte sono sorte con l'inizio dei miei problemi addominali.
In passato, soffrii di depressione, attacchi di panico, ansia; mi sembra di star vivendo la medesima situazione. Mi prescrissero alcuni farmaci quali Xanax, valium e stilnox, citando quelli che ho usato di più e per maggior tempo.
Sono iscritta all'università ma non riesco a frequentarla, non passando nemmeno un esame. Durante il giorno non riesco a fare nulla. Mi dispero in lacrime, restando sul letto, guardando il telefono (per lo più tutte le patologie associate ai disturbi fisici), non uscendo nemmeno un attimo da casa e sono ipervigille su ogni nuovo sintomo.
Spendo troppi soldi (specificando che sono dei miei genitori perché non sono indipendente a livello economico) in visite specialistiche, a volte ripetendole per paura di non aver raccontato tutto al medico. Vorrei anche fare una visitata allergologica per capire se ho davvero delle allergie alimentari o i sintomi affrontati rappresentino solo una coincidenza. Ma ciò significherebbe comporterebbe ulteriori spese.
Vi scrivo poiché sono demoralizzata e vorrei capire cosa posso fare e in che modo la psicoterapia, con tutte queste fobie inaffrontabili, possa sostenermi psicologicamente. Inoltre, sfrutto per chiedere se possa essere utile una visita psichiatrica e un centro per disturbi alimentari. Se ci fosse un Dottore che svolge consulenze online, lo preferirei.
Riconosco che sia un caso particolare e molto dettagliato. Ma avrei davvero bisogno di capire come agire. Per ora ringrazio infinitamente tutti e porgo i miei più cordiali saluti.
Buongiorno,
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.