Dott.ssa
Laura Missaglia
Psicologo,
Psicologo clinico,
Psicoterapeuta
Altro
Galbiate, Calolziocorte 2 indirizzi
9 recensioniNel caso in cui le disponibilità proposte non fossero compatibili con la vostra richiesta, non esitate a contattarmi per trovare un'altra soluzione di data e/o orario. Nel caso di pazienti minori di 18 anni, il primo colloquio sarà effettuato solo con coloro che detengono la responsabilità genitoriale.
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Pazienti con assicurazione sanitaria e pazienti senza assicurazione sanitaria
Consulenza psicologica • 70 €
Colloquio psicologico individuale • 70 €
Psicoterapia di coppia • 120 € +2 Altro
Seduta di psicoterapia • 70 €
Supporto psicologico • 70 €
Pazienti con assicurazione sanitaria e pazienti senza assicurazione sanitaria
Consulenza psicologica • 70 €
Colloquio psicologico individuale • 70 €
Psicoterapia di coppia • 120 € +2 Altro
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Via Lecco, 70, Galbiate
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Esperienze
Su di me
"Nel bel mezzo dell'inverno ho infine imparato che vi era in me un' invincibile estate" è una delle affermazioni più note del filosofo Albert Camus e ...
Formazione
- Università Degli Studi di Bergamo (2014) - Laurea in Scienze e tecniche psicologiche
- Università Degli Studi di Bergamo (2016) - Laurea in Clinical Psychology for Individuals, Families and Organizations
- Centro Panta Rei Milano (2020-2023) - Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad indirizzo sistemico socio-costruzionista
Specializzazioni
- Psicologia Clinica
- Psicoterapia
Tirocini
- ASST Lecco - reparto SPDC
- Studio ABC Lecco - centro di psicologia clinica e neuropsicologia dello sviluppo
- ASST Lecco- reparto di Cardiologia Riabilitativa
Competenze linguistiche
- Italiano,
- Inglese
9 recensioni
Punteggio generale
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M. E.
Mi ha colpito sin da subito la sua empatia, e la sua disponibilità.
Siamo solo alla prima seduta, ma sento di consigliarla sin da ora!
Grazie alla dottoressa, sono uscita dallo studio molto più rilassata e con qualche peso in meno sul cuore.
Dott.ssa Laura Missaglia
Carissima, ti ringrazio molto per queste tue parole, ma ci tengo a sottolineare che se uscita dallo studio ti sei sentita così, è sicuramente anche merito della tua determinazione, forza e coraggio avuti durante il colloquio.
G.
La dottoressa Laura mi ha aiutato moltissimo. Fin dalla prima seduta mi sono sentito capito. Sento di avere fatto dei grandi passi con il suo aiuto.
Dott.ssa Laura Missaglia
Buongiorno G., La ringrazio molto per queste parole e ci tengo a sottolineare che sia anche grazie al suo impegno ed alla sua costanza che sta facendo questi grandi passi di cui parla.
M.
Mi sto trovando molto bene con la dottoressa Laura. Ha avuto attenzione ed empatia fin dal primo colloquio e mi sta aiutando a conoscere meglio me stessa ed i miei punti di forza.
Dott.ssa Laura Missaglia
La ringrazio M. per queste parole. Sono contenta che Lei stia riuscendo a conoscere meglio se stessa con tanta determinazione e consapevolezza. Le auguro una buona giornata.
MM
Mi sono trovata davvero bene. La dottoressa Laura ha saputo mettermi a mio agio e con lei sono riuscita ad aprirmi facilmente, cosa che non sempre riesco a fare. Ho apprezzato la sua empatia e il fatto che non mi sia mai sentita giudicata. Grazie!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 20 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno,
vi scrivo perché sto vivendo una situazione di profonda sofferenza e non so come affrontarla nel modo giusto.
Circa un mese fa, mio marito (37 anni), a seguito d'insistenza da parte mia per aver notato nell'ultimo periodo un certo distacco, confessa di essere stufo, confuso e di non sapere più se vuole stare con me.
Premetto che negli ultimi mesi abbiamo provato ad avere un bambino, nonostante lui non fosse molto concorde.
Purtroppo il bambino non è arrivato e io ho sofferto molto dopo ogni tentativo vano.
Mio marito aveva ammesso di provarci solo per la mia felicità.
Siamo sposati da 4 anni e siamo giunti al matrimonio in fretta, dopo solo due anni di fidanzamento e il nostro rapporto, dopo il matrimonio, è stato spesso scosso da forti litigi, dovuti alle famiglie rispettive (molto presenti e molto diverse tra loro) e alla mia gelosia, che spesso mi portava a non dargli spazio o a impedirgli di fare cose banali come un aperitivo con amici o una partita di beach volley in cui fossero presenti altre donne.
Lui sostiene ora che questi due elementi, litigi e gelosia, hanno progressivamente fatto venir meno l'amore che provava per me, fin quasi a cancellarlo.
Inizialmente mi ha chiesto tempo e silenzio per pensare, ma era palese che non volesse più condividere esperienze con me.
Al che ho iniziato a fargli domande, a chiedere conferme e qui le cose sono peggiorate: ha iniziato a non tornare a casa per cena, a passare i week-end da solo, tornando solo per dormire o per cena, sostenendo che io sia oppressiva.
Ora dice di essere certo di non provare più nulla per me.
Mi chiedo se sia davvero così o se forse non sia la rabbia a portarlo a sostenere di non voler più stare con me.
Io sono pronta a cambiare, a fidarmi e lasciargli libertà e a lasciar correre tante piccole cose che in passato ci hanno fatto discutere.
Lui però sostiene che le cose non cambieranno e che ora vuole solo stare solo e riprendere in mano la sua vita, perché in questi anni l'ho soffocato.
Cosa posso fare?
È corretto secondo voi provare a restargli accanto o sarebbe preferibile separarsi per un periodo?
La cosa che più mi spaventa è coinvolgere le famiglie, entrambe molto presenti e protettive.
D'altra parte un periodo di separazione non potrebbe essere nascosto.
Al momento stiamo vivendo in casa insieme.
Ci sono momenti in cui facciamo piccole cose insieme, ma sempre con una certa insofferenza da parte sua, che dopo un po' vuole stare da solo o uscire a fare un giro.
Come dovrei comportarmi secondo voi?
È davvero tutto finito o il silenzio e il tempo potrebbero aiutare?
Credo molto nel matrimonio e nella nostra unione e l'idea della separazione mi sconvolge, ma non vorrei continuare a vivere nell'illusione e nell'angoscia.
Vi ringrazio in anticipo per il tempo che mi dedicherete.
Gentile utente, la ringrazio per avere condiviso la sua esperienza e mi dispiace molto per il periodo di sofferenza che sembra lei stia attraversando.
Capisco che sia molto difficile convivere con la fatica relazionale che sta portando, ma tuttavia è importante ascoltare e rispettare i bisogni ed i confini dell'altra persona, così come i propri. Per questo motivo, penso sia utile per lei avere uno spazio suo in cui ascoltarsi ed esplorare le emozioni di sofferenza che sembra portare: che cosa pensa che la spaventi nel coinvolgere le famiglie? la sensazione di angoscia che dice di provare è nuova per lei? Potrebbe prendere in considerazione l'idea di approfondire queste ad altre riflessioni con la guida di un professionista, al fine di prendere sempre più consapevolezza di se stessa e scoprire delle risorse che possano aiutarla a gestire questo momento di fatica.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento, anche online.
Un caro saluto.
Dr.ssa Laura Missaglia
Buonasera, sono una ragazza di 24 anni e da qualche periodo mi ritrovo ad avere pensieri negativi riguardo le mie amiche, anche solo per delle cose che risultano poi essere delle cavolate. Ho provato a parlarne con alcuni psicologi ma nessuno mi ha mai aiutata a capire come migliorare questo aspetto. Semplificando, rimango spesso male di alcuni comportamenti che, a posteriori, capisco essere dei non problemi, come per esempio il fatto di non mettere una foto su Instagram insieme o di non vedere un commento ad una mia storia mentre alle altre amiche vengono messi. Sono piccolezza che mi fanno puntualmente pensare di contare meno rispetto ad altre persone. Questo capita soprattutto sui social.
Volevo un parere da uno psicologo, vi ringrazio!
Gentile utente, la ringrazio di avere condiviso la sua esperienza e mi dispiace molto per quello che scrive e che lei pensi di "contare meno di altre persone". Mi sembra utile partire proprio da questa affermazione: dice di sperimentare profonda sofferenza per alcuni comportamenti che poi lei stessa definisce "non problemi" o "cavolate". In confronto a quali altre situazioni li giudica tali? Penso possa essere opportuno considerare la premessa che qualsiasi evento ci generi sofferenza ed emozioni negative, meriti di essere esplorato al fine di ascoltare maggiormente sè stessi ed i propri bisogni in relazione a quella situazione.
Penso che sarebbe inoltre molto utile capire che cosa intenda con "migliorare questo aspetto": da quanto scrive sembra emergere che lei abbia un'idea svalutante di se stessa e credo che potrebbe essere importante per lei esplorare questi aspetti in un percorso di supporto psicologico, al fine di potenziare la sua autostima e scoprire proprie risorse che le permettano di sentirsi meglio nelle situazioni da lei descritte.
Per qualsiasi chiarimento rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto.
Dr.ssa Laura Missaglia
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