Dott.ssa Laura Falvo

PRIMA VISITA: Il fine del primo incontro è quello di eseguire una completa valutazione del paziente, per poi poter stilare il piano alimentare più adatto alle sue esigenze. Ha una durata complessiva di circa 60 minuti, che sono strutturati nei seguenti momenti: 1. COLLOQUIO CONOSCITIVO - indagine familiare, al fine di individuare, qualora siano presenti, patologie ereditarie e cercare ove possibile di prevenirle con l'alimentazione; - individuazione degli obiettivi - al fine di comprendere cosa abbia spinto il paziente a scegliere di intraprendere questo percorso e quali risultati voglia raggiungere. - indagine fisio-patologica, approfondita - al fine di conoscere al meglio le abitudini, le necessità e le eventuali patologie del paziente. - Valutazione della documentazione - verranno valutati i parametri presenti nelle analisi ematiche e delle urine (e di eventuali altri referti che si riterrà opportuno far visionare). si discuterà insieme di eventuali problematiche e valuteremo le possibili soluzioni. 2. LE MISURAZIONI - Antropometria - verranno acquisiti i parametri antropometrici individuali (peso, altezza e circonferenze) in modo da valutare anche il rischio cardiovascolare e il BMI (indice di massa corporea). - Valutazione Impedenzometrica (BIA) - verrà effettuato l’esame impedenzometrico attraverso il sensore BIA Akern 101 sport edition, che consente di valutare la massa magra, la massa grassa, il fabbisogno energetico, l’idratazione e la distribuzione dei liquidi nella componente extracellulare/intracellulare. Al paziente vengono applicati 4 elettrodi, viene emessa una corrente elettrica impercettibile e ne viene calcolato il tempo di percorrenza nel corpo. I valori ricavati (reattanza e resistenza) vengono elaborati dal software dando origine ad un grafico BIVA che permette di valutare la composizione corporea e lo stato nutrizionale del soggetto. 3 - IL PIANO ALIMENTARE Sulla base di queste informazioni svilupperò un piano alimentare strategico personalizzato, compatibile con le esigenze e gli orari del paziente. Il nuovo "protocollo" dovrà integrarsi perfettamente con il suo stile di vita, il suo stato psico-fisico-patologico e gli obiettivi da raggiungere. CHE COSA SERVE PER LA PRIMA VISITA? ULTIME ANALISI DEL SANGUE Portare con sé le ultime analisi del sangue o referti di visite mediche effettuate recentemente (entro 6-8 mesi). ESSERE A DIGIUNO Presentarsi a digiuno da almeno 4 ore e a vescica svuotata, per effettuare le misurazioni nelle condizioni ottimali. DIARIO ALIMENTARE Portare con sé il diario alimentare di 3-4 giorni (descrivere dettagliatamente tutto ciò che viene ingerito durante il giorno), al fine di ottenere un quadro più chiaro di quelle che sono le abitudini e le preferenze alimentari. ABBIGLIAMENTO COMODO E LEGGERO Durante la prima visita non è necessario spogliarsi. E' bene, però, indossare degli indumenti leggeri e aderenti per consentire di effettuare tutte le misurazioni necessarie.

La bioimpedenziometria è una «fotografia» delle nostre masse corporee. Ecco un elenco dei dati che è possibile ricavare: Massa Grassa (espressa in percentuale ed in kg) Massa Magra priva di grasso (espressa in percentuale ed in kg) Acqua totale Acqua intra ed extra-cellulare (espressi in percentuale ed in kg) Massa Muscolare espressa in percentuale ed in kg) Massa Cellulare (espressa in percentuale ed in kg) Metabolismo Basale (espresso in Kcal) Rapporto di scambio Sodio/Potassio Angolo di Fase BMI BCMI Tutti possono trarre informazioni utili. Sportivi, persone sovrappeso, persone in dieta che devono monitorare i risultati, chiunque sospetti ritenzione idrica o disidratazione, ecc. Nelle sedute di controllo si potranno confrontare i risultati in modo da orientare le indicazioni dietetiche in modo ottimale. Si richiede di venire sempre a digiuno da almeno 3 ore, di non praticare sport nelle 12 ore precedenti e di non utilizzare creme su mani/piedi.

Il controllo è un appuntamento della durata di circa 30 minuti. Possiamo idealmente suddividere questo tempo in tre fasi: 1. Colloquio valutativo. Inizialmente si indagano le impressioni relative al periodo di dieta appena seguito. Attraverso le risposte che il paziente fornisce il nutrizionista da un lato propone piccole modifiche alla dieta e aiuta il paziente a trovare soluzioni concrete per attuare nella maniera più semplice possibile la dieta. Dall’altro lato, guida il paziente in una sorta di autoanalisi lo aiuta a focalizzarsi sulle impressioni percepite e a prendere prima consapevolezza delle risposte del suo organismo: i vestiti risultano più comodi? il sonno notturno è riposante o spesso si interrompe? al mattino ci si sveglia stanchi o con maggior energia rispetto a prima? 2. Misurazioni antropometriche In questa seconda fase si passa a valutare i dati oggettivi: si controlla il peso, si riprendono le circonferenze e si esegue nuovamente l’analisi della composizione corporea andando a valutare come si sono modificate la massa magra e la massa grassa. 3. Modifiche alla dieta Alla luce quindi di quanto emerso nelle prime due fasi del controllo dal nutrizionista, si procede a valutare come procedere per il periodo successivo.