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Jennifer Saias
Online, Bergamo


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Prestazioni e prezzi

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Esperienze

Su di me

Mi occupo di sostegno psicologico, prevenzione, diagnosi e valutazione grazie a strumenti di intervento e conoscitivi idonei all'ambito psicologico. I...

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Formazione

  • Università degli Studi Guglielmo Marconi, Roma

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  • Psicologia Clinica

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  • International Erich Fromm Foundation

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Visita accurata, in perfetto orario. Dott.ssa dotata di forte empatia, entra subito in sintonia con il paziente.

Dott.ssa Jennifer Saias

Grazie mille Laura,
è sempre piacevole avere un riscontro positivo rispetto all'inizio di un percorso.
Dott.ssa Jennifer Saias

S
Presso: Jennifer Saias consulenza online

Consiglio la Dott.ssa, preparatissima e molto disponibile. Ho subito avuto un'approccio positivo, lei è quella giusta. Consigliatissima

Dott.ssa Jennifer Saias

Grazie mille, sono contenta che il nostro percorso sia stato da subito positivo per lei.
Dott.ssa Jennifer Saias

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Presso: Jennifer Saias consulenza psicologica

Puntuale ed altamente professionale, mi sono trovato a mio agio durante le sedute, ottime esperienze

Dott.ssa Jennifer Saias

Grazie mille,
è un piacere poter rendere la stanza di terapia un luogo in cui sentirsi a proprio agio.
Dott.ssa Jennifer Saias


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 10 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno. Non capisco qual è la scelta migliore. Sono una ragazza di 26 anni, sono in terapia con uno psicologo da circa 5 mesi e ho scoperto di soffrire di ansia, anche se ancora non mi ha diagnosticato nulla (e non so ancora se lo farà dato che dice di non voler darmi un'etichetta). Fatto sta che ho frequenti forti attacchi di ansia, tristezza, crisi di pianto e provo ansia solo a pensare di recarmi nel luogo in cui studio. Questi sintomi, grazie alla terapia, sono diventati più chiari e distinti e i mi sento più lucida mentalmente, ma pochi giorni fa mi sono resa conto che è in parte rabbia infatti l'ansia, oltre che per motivi di timidezza, si attiva alla vista e al pensiero di persone e luoghi specifici, come la mia università. Dovrei laurearmi tra poco ma sento il bisogno di staccare da tutto rischiando di mettere a repentaglio la mia carriera accademica, la mia ottima reputazione. Darei troppo all'occhio dato che sono sempre stata presente ed è un problema perchè non voglio espormi appunto per non aver a che fare col giudizio altrui. Dal punto di vista materiale ho tutto pronto per potermi laureare ma mi sento male emotivamente, non sto bene e vorrei prendere la giusta energia emotiva e mentale per concludere gli studi. Di fatto sono anni che riserbo tutto all'interno, ora sono stanca di agire solo per non creare scandali o per non turbare le aspettative degli altri. Un altro problema è che faccio fatica a dirlo al mio psicologo per paura che pensi che io mi possa affezionare a lui vedendolo come unica fonte di benessere; le volte che gli chiedo di vederci due volte a settimana, perchè sento il bisogno di raccontargli delle cose per me importanti, rifiuta e non capisco se è perchè pensa che mi stia innamorando e quindi possa diventare una minaccia (mi capita spesso che i ragazzi/uomini con cui sto bene fraintendano e si mettono sulla difensiva ribadendomi che sono sposati o fidanzati, questo mi da molta tristezza) o per altro. Non sono in coppia ma c'è già un ragazzo che mi piace e in generale sono più propensa all'amicizia maschile. Cosa suggerite?

Buongiorno, da ciò che esprime emerge assolutamente ciò che in questo momento lei prova e come si sente, ma la invito a riflettere su un particolare : il giudizio altrui sembra avere una grossa rilevanza per lei, tanto da portarla a credere che anche il suo psicologo in realtà si sia fatto un pregiudizio su di lei. Il rapporto però con il suo psicologo può evolvere se e solo se lei riuscirà ad oltrepassare questa sensazione e chiederà direttamente a lui spiegazioni che noi non possiamo certo darle.
L'intervallo tra un appuntamento e un altro spesso è dettato da una serie di fattori, che magari a lei sono sconosciuti e quindi perchè non chiedere?
Le auguro una buona giornata, Dottoressa Jennifer Saias

Dott.ssa Jennifer Saias

Salve, sono un ragazzo di 17 anni omosessuale e sono davvero pieno ma strapieno di dubbi.
Ho conosciuto questo ragazzo 1 mese fa, e ad oggi posso quasi definirlo il mio fidanzato.
Non lo posso totalmente definire il mio fidanzato per i miei vari dubbi che ho su di lui, perché forse non mi piace. Il motivo del perché mi sia fidanzato con lui è il modo im cui mi fa sentire, grazie a lui sono riuscito nuovamente a piangere e sto vivendo emozioni davvero forti, mi fa sentire capito e voluto bene davvero tanto. Ho paura di ferirlo, lui mi ha dichiarato che non vuole essere preso in giro e difatti lui di tutta questa situazione ne è al corrente, voglio essere il più sincero possibile con lui, perché entrambi siamo convinti di quanto la comunicazione in una coppia aiuta davvero tanto.
Penso che i miei dubbi, siano anche paranoie, perché voglio essere certo lui mi piaccia, non voglio mentirgli in alcun modo e ciò crea in me un continuo dubitare di quello che penso, anche se, devo ammettere, non si limita solo su questa situazione. Sono pieno ma strapieno di dubbi sia su di me, sia su quello che penso, sia su quello che voglio fare, sia su quello che sono.
Ritornando alla situazione io ho avuto dei rapporti intimi (che sono i preliminari) con lui, e quando li facevo ricordo che mi piacessero e volevo farli, tutt'ora li rifarei con lui, ed è davvero fantastico farli con lui.
Dei punti che potrei aggiungere per mettere maggior informazioni sono che i miei genitori non sanno io sia gay ma le mie sorelle si (una sa anche chi è il mio ragazzo), ho sempre preferito conoscere prima qualcuno e poi fidanzarmici dopo un pò di tempo, e questo infatti va in disaccordo con ciò che ho fatto.
Penso molto spesso a lui e voglio diventare il suo fidanzato, voglio che mi piaccia, voglio stare con lui, però ho paura di star andando contro me stesso.
Infine, questa è la mia prima vera relazione, che riesco a toccare con le mie mani. Nella mia vita ho avuto 5 relazioni, di cui 3 con donne (tutte a distanza), una con un ragazzo 6 anni più grande di me (che è durata 3 giorni perché sapevo che non mi piacesse ciò che stavo facendo) e l'ultima con un ragazzo a distanza per 3 mesi. Quest'ultimo ho avuto un lungo processo di accettazione sul lasciarlo e sull'andare avanti, cosa che sono riuscito riparlandogli senza avere alcun tipo di sentimento.

Spero mi possiate aiutare
Grazie.

Ciao, sicuramente la giovane età e le tante domande su se stessi e su chi ci sta accanto sono molto più frequenti di quanto tu possa aspettarti. Il dialogo è un'ottima risorsa, ma prima che del dialogo con lui credo tu debba pensare al dialogo con te stesso. Cosa ti fa sentire così sicuro e poi insicuro? Cosa destabilizza le tue certezze? Se avrai necessità di parlare, per approfondire la tua conoscenza di te stesso e trovare magari una tua personalissima bussola sono qui. Dottoressa Jennifer Saias

Dott.ssa Jennifer Saias

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