Esperienze
Quando la testa corre e il corpo fatica a stare al passo, è facile perdere il filo. In quel momento serve uno spazio sicuro, e anche strumenti pratici per rimettere ordine.
Sono uno psicologo psicoterapeuta a orientamento cognitivo-comportamentale. Lavoro con adolescenti, adulti e anziani e unisco il rigore della ricerca alla vicinanza della clinica: sono ricercatore all’IRCCS Medea (Brindisi) su disturbi del neurosviluppo e patologie congenite o acquisite del sistema nervoso in età evolutiva; ho collaborato con l’Università del Salento su malattie neurodegenerative e cerebrolesioni nell’adulto e nell’anziano.
Cosa faremo insieme?
La psicoterapia cognitivo-comportamentale può essere pratica e collaborativa. Guardiamo insieme ciò che accade nelle tue giornate, con curiosità e senza giudizio. Proviamo piccoli passi realistici—al tuo ritmo—e verifichiamo cosa funziona: non andiamo a intuito, teniamo traccia per aggiustare la rotta con chiarezza. Linguaggio comprensibile, esercizi solo quando servono davvero, trasparenza su obiettivi e tempi.
Cosa puoi aspettarti in seduta
ascolto attento e rispetto dei tuoi tempi;
chiarezza su obiettivi e prossimi passi;
attenzione ai dettagli che contano (anche i progressi minimi);
nessuna prestazione da dimostrare: va bene arrivare così come si è.
Su quali difficoltà posso esserti utile
ansia che stringe o attacchi di panico che spaventano;
umore basso e calo motivazionale;
relazioni che si inceppano o fasi di vita che scombussolano;
eventi critici e traumi che lasciano segni;
difficoltà cognitive legate all’età o a patologie neurologiche (attenzione, memoria, linguaggio) in adulti e anziani.
Primo colloquio
Definiamo il quadro, gli obiettivi vicini e i criteri con cui capiremo se stai meglio. Un tempo chiaro, per decidere insieme se e come proseguire.
Dove ricevo
Lecce · Corsano · Online (videosedute).
Se pensi che questo modo di lavorare possa esserti utile, prenota un primo colloquio: iniziamo con un passo concreto, alla tua velocità.
Approccio terapeutico
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
- Psicodiagnostica
- Psicologia cognitiva
Principali patologie trattate
- Stress
- Fobia
- Disturbo d'ansia generalizzato
- Depressione
- Dipendenza
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Presso questo indirizzo visito
Foto e video
Indirizzi (3)
Via Nazario Sauro 87, Lecce 73100
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Papa Giovanni Paolo I, 4, Corsano 73033
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
60 € -
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Consulenza online
60 € -
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Consulenza psicologica
60 € -
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Primo colloquio psicologico
60 € -
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Riabilitazione neuropsicologica
60 € -
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Recensioni
13 recensioni
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P
P.P.
Soddisfacente, dottore che mi ha messa subito a mio agio.
• Giuseppe Accogli • consulenza psicologica •
Dr. Giuseppe Accogli
Grazie di cuore per le sue parole
Sono felice di averla fatta sentire a suo agio, resto a disposizione per qualsiasi necessità.
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C
C.C.
Il Dott. Accogli è preparato ed empatico. Mi ha dato gli strumenti necessari per capire al meglio i miei stati d’animo e i meccanismi che metto in atto per evitare di viverli. Risultati tangibili in tempi brevi.
• Giuseppe Accogli • consulenza psicologica •
Dr. Giuseppe Accogli
La ringrazio per il suo riscontro. Sono contento che il percorso sia stato per lei significativo.
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B
B. C.
Ho effettuato un percorso terapeutico con il Dott. Giuseppe Accogli e ne sono rimasto molto soddisfatto. È un professionista empatico, attento e capace di mettere subito a proprio agio. Mi ha aiutato a osservare alcune dinamiche personali con chiarezza e senza giudizio. Già dal primo incontro ho percepito competenza e umanità. Lo consiglio a chi cerca uno psicoterapeuta serio e preparato.
• Giuseppe Accogli • consulenza psicologica •
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C
Claudia DM
Empatia e dolcezza sono le qualità che più mi hanno colpito del dottor Accogli. Mi sono sentita accolta e compresa fin dai primi minuti della seduta e mai giudicata per i miei pensieri e vissuti. Mi ha trasmesso sicurezza e speranza. Grazie!
• Giuseppe Accogli • primo colloquio psicologico •
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C
C L
Mi sono sentita subito a mio agio, non è mai stato invadente o fuori posto.
• Giuseppe Accogli • primo colloquio psicologico •
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D
Ho effettuato la prima visita con il dottore Accogli e ne sono rimasto piacevolmente colpito. Sono tornato a casa con le idee più chiare e con una gran voglia di iniziare a lavorare su me stesso. É stato molto preciso nello spiegarmi come insorgono gli attacchi di panico, di cui soffro da tempo.
• Giuseppe Accogli • colloquio psicologico •
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M
Maria
Ho avuto il piacere di conoscere il dott. Accogli, il quale si è dimostrato molto empatico, professionale e capace di mettere a proprio agio i suoi pazienti. Lo consiglio a chi cerca un professionista serio e competente.
• Giuseppe Accogli • colloquio psicologico •
Dr. Giuseppe Accogli
Grazie! È sempre bello leggere parole del genere
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G
Giulia
Il dottor Accogli è uno psicologo estremamente professionale e attento, capace di mettere subito a proprio agio. Con la sua empatia e competenza, aiuta a comprendere e affrontare le difficoltà con strumenti pratici ed efficaci. Un professionista di grande valore, consigliatissimo.
• Giuseppe Accogli • colloquio psicologico •
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A
A. L. C.
Ho avuto il privilegio di lavorare con il dott. Accogli e posso dire che è stato un supporto fondamentale nel mio percorso di crescita personale. Sin dal primo incontro mi ha fatto sentire ascoltato e compreso, creando uno spazio sicuro dove poter esplorare i miei sentimenti senza giudizio. Grazie alla sua professionalità e alla sua empatia, ho acquisito strumenti preziosi per affrontare le difficoltà quotidiane. Lo consiglio vivamente a chiunque stia cercando un professionista competente ed umano.
• Giuseppe Accogli • consulenza psicologica •
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B
BF
Competenza, professionalità e riservatezza. Ottima esperienza.
• Giuseppe Accogli • Altro •
Risposte ai pazienti
ha risposto a 13 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, sono arrivato al punto di avere paura dei miei pensieri intrusivi e quando arrivi lì vuol dire che la chimica del cervello è compromessa, volevo sentire un vostro parere a riguardo... Grazie...
Buongiorno, e grazie per aver condiviso qualcosa di così delicato.
Quando i pensieri intrusivi fanno paura, spesso succede qualcosa di molto specifico: il pensiero viene percepito come pericoloso, come un possibile segnale di ciò che potresti essere o diventare. Questo crea una forte attivazione emotiva — ansia, colpa, vergogna — che ti spinge a cercare conferme, rassicurazioni, o a evitare certe situazioni o pensieri stessi. Il risultato è che la mente impara che quel pensiero è importante, e quindi torna.
Ma il pensiero intrusivo, in sé, non ha potere. È automatico, non richiesto, e soprattutto non dice nulla su chi sei o su cosa potresti fare. Le persone che si preoccupano di questi pensieri, proprio come stai facendo tu, sono quasi sempre le meno inclini a trasformarli in azione. La paura nasce quindi da una valutazione distorta: il pensiero viene letto come significativo o pericoloso, quando in realtà è solo un fenomeno mentale — una specie di “spam” della mente.
Il punto chiave non è eliminarli, ma cambiare il tuo modo di rapportarti a loro. Invece di cercare di controllarli o combatterli, si lavora sul riconoscerli per quello che sono e lasciare che passino, anche se generano disagio. Questo approccio riduce l’ansia e, col tempo, anche la frequenza e l’impatto dei pensieri.
Un’altra parte importante è osservare come reagisci al pensiero: cosa ti dici? Cosa fai subito dopo? Cerchi di distrarti, rassicurarti, evitare certe cose? Questi comportamenti, anche se comprensibili, possono rinforzare il meccanismo. Iniziare a interrompere queste risposte — gradualmente e con pazienza — può fare una grande differenza.
In sintesi, ciò che sta accadendo non significa che “la tua mente è rotta” o che sei in pericolo. Significa che la tua mente sta rispondendo a un circolo di pensiero–ansia–evitamento che può essere interrotto. Il problema non è tanto avere pensieri intrusivi, ma il modo in cui li interpreti e reagisci ad essi.
Questa è una dinamica molto comune, e ci sono strategie efficaci per lavorarci, basate proprio su osservazione, accettazione, e modifica dei comportamenti di risposta.
Detto questo, il passo più utile che puoi fare ora è contattare uno specialista che abbia esperienza nel lavoro con i pensieri intrusivi e l’ansia. Un percorso guidato può aiutarti a sciogliere questi meccanismi in modo profondo e duraturo. Non sei solo in questo, e si può stare molto meglio.
Salve, ho 20 anni e vi scrivo perché da circa 2 mesi non mi sento bene con me stesso, spesso mi sento in un altro mondo, fatico a prendere decisioni per i forti dubbi e pensieri che mi passano per la testa e mi sento come se stessi vivendo in terza persona. Gioco a calcio da 10 anni e per me è la cosa più importante.. circa 1 mese e mezzo fa mi sono fatto male e mi sono fermato (sono fermo ancora tuttora) e questa cosa mi ha un po’ destabilizzato ma non so se questa mia situazione sia anche legata all’infortunio. Sono fidanzato da quasi 5 anni e a volte metto anche in dubbio la mia relazione, mi capita di arrivare al punto di dire che non voglio più stare con lei ma allo stesso tempo so che quando sto con lei sto bene e sono tranquillo.
Ho tanti pensieri e dubbi che mi frullano nella testa, la mia fidanzata mi ha detto di fare un percorso con una psicologa ma non riesco a capire se è la cosa giusta da fare perché cerco sempre di uscire da questa situazione da solo anche se non ci riesco
Salve!
Grazie per aver descritto con tanta precisione ciò che sta accadendo dentro di te. Le esperienze che riporti – la sensazione di distacco da te stesso, la difficoltà nel prendere decisioni, i pensieri che si rincorrono senza tregua – sembrano indicare un momento in cui alcuni processi interni, che forse prima erano più silenziosi o gestibili, stanno assumendo un'intensità diversa.
La sospensione forzata dal calcio, che per te rappresenta un riferimento identitario importante, potrebbe aver contribuito a rendere più visibili certe dinamiche, ma non necessariamente ne è la causa unica. In alcuni momenti della vita può accadere che ciò che prima funzionava per orientarsi e tenere insieme la propria esperienza inizi a vacillare. Questo può generare un senso di disorientamento, come se mancassero punti fermi da cui leggere in modo chiaro emozioni, scelte e relazioni.
Il fatto che tu metta in dubbio anche aspetti della tua relazione affettiva, pur riconoscendo che quando sei presente in quella relazione ti senti bene, può segnalare la presenza di una tensione interna tra diversi piani di esperienza: quello emotivo immediato e quello riflessivo, dove i pensieri tendono a problematizzare anche ciò che nel momento vissuto sembra funzionare.
Il bisogno di cercare una spiegazione, il desiderio di “uscirne da solo”, ma anche il riconoscimento che questo tentativo finora non ha portato il sollievo sperato, delineano un funzionamento mentale complesso, in cui sembrano attivi diversi livelli di monitoraggio e valutazione dell’esperienza. È come se ci fosse una parte di te molto impegnata nel tentare di comprendere e risolvere ciò che accade, e allo stesso tempo una certa fatica nel riuscire ad accedere a stati interni più stabili, più riconoscibili.
Non è necessario al momento arrivare a una conclusione, né dare un nome a ciò che stai vivendo. È importante, piuttosto, lasciare spazio a queste esperienze, provare a osservarle con curiosità, riconoscerne le sfumature, senza giudicarle o affrettarsi a sistemarle.
Un percorso con un* professionista potrebbe aiutarti in questa fase della tua vita. Non lo escludere a priori, ma datti una possibilità.
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