Dott.ssa Giulia Simone

Il colloquio psicologico clinico è un dialogo tra psicologo e paziente che ha lo scopo di far emergere le parole del paziente, non in puro senso semantico, ma come espressione dei suoi reali bisogni. Lo psicologo, come "osservatore partecipe", guiderà il paziente verso una conoscenza e consapevolezza della motivazione intrinseca alla richiesta di aiuto, intesa come spinta reale al cambiamento, per poi procedere con la costruzione del percorso di cambiamento o terapeutico vero e proprio.

La consulenza psicologica è lo spazio-tempo in cui è possibile accogliere la problematica portata dal paziente, identificare alcune connessioni fra il problema specifico e il più ampio contesto di vita della persona e individuare, insieme al paziente, le risorse per poter raggiungere gli obiettivi desiderati. Lo psicologo mira ad accompagnare il paziente verso scelte e soluzioni che in qualche modo già gli "appartengono", lavorerà come un "facilitatore" di risorse, favorendo un'analisi più efficace di aspetti (intrapsichici, interpersonali, reali, consapevoli o inconsci), e stimolando la consapevolezza, la connessione, l'integrazione di elementi fino ad allora più distanti dalla consapevolezza del paziente, andando a recuperare e stimolare risorse ed elementi di forza già presenti nella persona stessa.

La psicoterapia è una pratica terapeutica che consiste nel trattamento dei problemi di natura psicologica. Esistono delle caratteristiche di base comuni a qualsiasi tipo di psicoterapia come: la relazione interpersonale fra paziente e terapeuta, un’alleanza ad esclusivo beneficio del paziente; la proposta del terapeuta di nuove prospettive in grado di dare un senso ad emozioni spesso confuse e indefinite. Le finalità dell’intervento psicoterapeutico sono: - far fronte ad una situazione di emergenza, ad un momento di crisi, a situazioni di difficoltà psicologica transitoria o ad un evento traumatico (un lutto, un divorzio, ecc); - prevenire le possibili ricadute; - favorire la crescita personale attraverso il cambiamento di aspetti strutturali della persona; - fronteggiare una condizione psicopatologica in atto ed i sintomi ad essa connessa.

Il colloquio individuale permette al singolo di esprimere i suoi bisogni, paure, desideri e difficoltà relazionali al terapeuta. La definizione degli obiettivi non è standardizzata, ma verrà co-costruita insieme al paziente dopo aver fatto un'analisi della domanda, tenendo come focus la propria persona.

L’obiettivo è quello di sostenere ed aiutare i pazienti a delineare ciò che sta facendo soffrire loro, ciò che li ha portati a chiedere aiuto. Fare chiarezza e lavorare insieme per una definizione chiara e condivisa del disagio, di ciò che fa soffrire, del problema insomma, è il primo passo per iniziare a trovare una soluzione sostenibile.

Il colloquio di restituzione con i genitori dell'adolescente è un momento in cui il terapeuta espone il suo punto di vista sulla situazione, quali sono le cause, quali sono le definizioni del problema e quali possono essere le vie percorribili per poterlo affrontare. Questo permette ai genitori dell'adolescente di avere innanzitutto le prime risposte, che permetteranno quindi un ordine mentale su cosa sta accadendo, e contemporaneamente la definizione degli obiettivi.

L’intervento psicologico domiciliare si svolge a casa di una persona, piuttosto che all’interno dello studio del professionista. Si dimostra molto utile quando vi sono fattori come: età, problemi medici cronici, agorafobia. Entrare in casa fisicamente vuol dire entrare nell’intimità dei pazienti e delle loro famiglie. Le parole d’ordine per lo psicologo a domicilio sono rispetto e delicatezza.

La stimolazione cognitiva è un intervento mirato ad incrementare il benessere e l'autonomia della persona a rischio di sviluppare una patologia dementigena o affetta da deterioramento cognitivo. Lo scopo è quello di: - contrastare e rallentare il decorso della malattia; - ridurre in frequenza/intensità i problemi comportamentali, rendendoli maggiormente gestibili; - mantenere il miglior livello di autonomia e benessere possibile; - ridurre il carico emotivo e lo stress dei caregiver e di chi assiste.