Dott.ssa Giorgia Tavellin

Una prima visita nutrizionistica prevede un'indagine accurata (anamnesi) circa la storia clinica del paziente, il suo stile di vita, le sue abitudine alimentari. È fondamentale comprendere la motivazione che ha condotto il paziente ad intraprendere il percorso e capire come soddisfare le sue necessità, stilando un piano nutrizionale adattato alle sue esigenze.

Esistono diversi indicatori di composizione corporea: peso corporeo, BMI, misure antropometriche, plicometriche e impedenziometriche. Sulla base di una valutazione della composizione corporea è possibile definire un regime dietetico personalizzato alle caratteristiche e necessità del paziente, in grado di migliorarne salute e la forma fisica.

La valutazione nutrizionale in un paziente prevede di esaminarne lo stato di salute in relazione alla sua alimentazione, individuando eventuali carenze o eccessi nutrizionali. Analizzare quindi il dispendio energetico del paziente e l'andamento delle funzionalità corporee permetterà di avere un quadro completo e ben delineato, sulla base della quale verrà stilato un piano alimentare personalizzato.

L’approccio nutrizionale si fonda su un principio di personalizzazione: ogni percorso viene costruito attorno alle reali esigenze e unicità del paziente, con l’obiettivo di integrarsi in modo concreto e sostenibile nella vita quotidiana. Nessuna imposizione di schemi rigidi o restrittivi, ma un cambiamento graduale, rispettoso del vissuto individuale, orientato al recupero dell’equilibrio fisico e del benessere complessivo.

Un percorso di dimagrimento deve essere attuato in maniera graduale, mediante un regime alimentare che prevede un apporto calorico più restrittivo, improntato all'ottimizzazione del rapporto massa grassa/massa magra.

Modello alimentare completo ed equilibrato. La corretta ripartizione dei nutrienti nei diversi pasti comporta la composizione di pasti bilanciati, a loro volta distribuiti adeguatamente nel corso della giornata in funzione delle esigenze e delle richieste energetiche del paziente. Le frequenze di consumo associate ai diversi gruppi alimentari sono stabilite dalla cosiddetta Piramide Alimentare.

La sindrome del colon irritabile comporta una sintomatologia che può risultare fastidiosa e debilitante per il paziente, alternando fasi meno sintomatiche a fasi di riacutizzazione. In questo caso esistono delle raccomandazioni specifiche che possono attenuare i sintomi, comportando un miglioramento nella quotidianità del paziente funzionale al suo benessere generale.

Le intolleranze alimentari sono spesso causa di disturbi, spesso localizzati a livello intestinale, che possono comportare disagio nella quotidianità del paziente. È fondamentale limitare/evitare gli alimenti responsabili di tali fastidi, tenendo in considerazione le differenze individuali nelle modalità di risposta, in termini di maggiore o minore sensibilità e reattività a determinati alimenti.

Un piano nutrizionale viene personalizzato in funzione delle necessità e unicità del paziente. L'osservanza del regime dietetico assegnato non deve comportare ostacoli nella quotidianità del paziente, in quanto ne conseguirebbe una mancata motivazione e aderenza al rispetto dello stesso. È fondamentale che la dieta sia adattata allo stile di vita del paziente, non il contrario!

Un percorso di educazione alimentare consente di comprendere come abbinare correttamente i diversi gruppi alimentari e come distribuire i pasti nell’arco della giornata in base alle reali necessità dell’organismo. Una volta acquisita questa consapevolezza, ogni pasto sarà guidato da scelte consapevoli e sane abitudini alimentari, che non solo migliorano il benessere quotidiano, ma si consolidano nel tempo come un vero e proprio insegnamento duraturo.

Un piano nutrizionale viene personalizzato in funzione delle necessità del paziente. L'osservanza del regime dietetico assegnato non deve comportare ostacoli nella quotidianità del paziente, in quanto ne conseguirebbe una mancata motivazione e aderenza al rispetto dello stesso. È fondamentale che la dieta sia adattata allo stile di vita del paziente, non il contrario!

La visita di controllo permette di monitorare l'andamento del percorso nutrizionale intrapreso, riscontrare eventuali difficoltà nel rispetto del piano alimentare, proporre eventuali sostituzioni al fine di garantire la piena aderenza. È fondamentale manifestare ogni possibile ostacolo o dubbio incontrato: un dialogo aperto e ordinato sulla fiducia è funzionale al raggiungimento dell'obiettivo.

Una prima visita nutrizionistica prevede un'indagine accurata (anamnesi) circa la storia clinica del paziente, il suo stile di vita, le sue abitudine alimentari. È fondamentale comprendere la motivazione che ha condotto il paziente ad intraprendere il percorso e capire come soddisfare le sue necessità, stilando un piano nutrizionale adattato alle sue esigenze.

Esistono diversi indicatori di composizione corporea: peso corporeo, BMI, misure antropometriche, plicometriche e impedenziometriche. Sulla base di una valutazione della composizione corporea è possibile definire un regime dietetico personalizzato alle caratteristiche e necessità del paziente, in grado di migliorarne salute e la forma fisica.

La valutazione nutrizionale in un paziente prevede di esaminarne lo stato di salute in relazione alla sua alimentazione, individuando eventuali carenze o eccessi nutrizionali. Analizzare quindi il dispendio energetico del paziente e l'andamento delle funzionalità corporee permetterà di avere un quadro completo e ben delineato, sulla base della quale verrà stilato un piano alimentare personalizzato.

L’approccio nutrizionale si fonda su un principio di personalizzazione: ogni percorso viene costruito attorno alle reali esigenze e unicità del paziente, con l’obiettivo di integrarsi in modo concreto e sostenibile nella vita quotidiana. Nessuna imposizione di schemi rigidi o restrittivi, ma un cambiamento graduale, rispettoso del vissuto individuale, orientato al recupero dell’equilibrio fisico e del benessere complessivo.

Un percorso di dimagrimento deve essere attuato in maniera graduale, mediante un regime alimentare che prevede un apporto calorico più restrittivo, improntato all'ottimizzazione del rapporto massa grassa/massa magra.

Modello alimentare completo ed equilibrato. La corretta ripartizione dei nutrienti nei diversi pasti comporta la composizione di pasti bilanciati, a loro volta distribuiti adeguatamente nel corso della giornata in funzione delle esigenze e delle richieste energetiche del paziente. Le frequenze di consumo associate ai diversi gruppi alimentari sono stabilite dalla cosiddetta Piramide Alimentare.

La sindrome del colon irritabile comporta una sintomatologia che può risultare fastidiosa e debilitante per il paziente, alternando fasi meno sintomatiche a fasi di riacutizzazione. In questo caso esistono delle raccomandazioni specifiche che possono attenuare i sintomi, comportando un miglioramento nella quotidianità del paziente funzionale al suo benessere generale.

Le intolleranze alimentari sono spesso causa di disturbi, spesso localizzati a livello intestinale, che possono comportare disagio nella quotidianità del paziente. È fondamentale limitare/evitare gli alimenti responsabili di tali fastidi, tenendo in considerazione le differenze individuali nelle modalità di risposta, in termini di maggiore o minore sensibilità e reattività a determinati alimenti.

Un piano nutrizionale viene personalizzato in funzione delle necessità e unicità del paziente. L'osservanza del regime dietetico assegnato non deve comportare ostacoli nella quotidianità del paziente, in quanto ne conseguirebbe una mancata motivazione e aderenza al rispetto dello stesso. È fondamentale che la dieta sia adattata allo stile di vita del paziente, non il contrario!

Un percorso di educazione alimentare consente di comprendere come abbinare correttamente i diversi gruppi alimentari e come distribuire i pasti nell’arco della giornata in base alle reali necessità dell’organismo. Una volta acquisita questa consapevolezza, ogni pasto sarà guidato da scelte consapevoli e sane abitudini alimentari, che non solo migliorano il benessere quotidiano, ma si consolidano nel tempo come un vero e proprio insegnamento duraturo.

Un piano nutrizionale viene personalizzato in funzione delle necessità del paziente. L'osservanza del regime dietetico assegnato non deve comportare ostacoli nella quotidianità del paziente, in quanto ne conseguirebbe una mancata motivazione e aderenza al rispetto dello stesso. È fondamentale che la dieta sia adattata allo stile di vita del paziente, non il contrario!

La visita di controllo permette di monitorare l'andamento del percorso nutrizionale intrapreso, riscontrare eventuali difficoltà nel rispetto del piano alimentare, proporre eventuali sostituzioni al fine di garantire la piena aderenza. È fondamentale manifestare ogni possibile ostacolo o dubbio incontrato: un dialogo aperto e ordinato sulla fiducia è funzionale al raggiungimento dell'obiettivo.

Una prima visita nutrizionistica prevede un'indagine accurata (anamnesi) circa la storia clinica del paziente, il suo stile di vita, le sue abitudine alimentari. È fondamentale comprendere la motivazione che ha condotto il paziente ad intraprendere il percorso e capire come soddisfare le sue necessità, stilando un piano nutrizionale adattato alle sue esigenze.

Esistono diversi indicatori di composizione corporea: peso corporeo, BMI, misure antropometriche, plicometriche e impedenziometriche. Sulla base di una valutazione della composizione corporea è possibile definire un regime dietetico personalizzato alle caratteristiche e necessità del paziente, in grado di migliorarne salute e la forma fisica.

La valutazione nutrizionale in un paziente prevede di esaminarne lo stato di salute in relazione alla sua alimentazione, individuando eventuali carenze o eccessi nutrizionali. Analizzare quindi il dispendio energetico del paziente e l'andamento delle funzionalità corporee permetterà di avere un quadro completo e ben delineato, sulla base della quale verrà stilato un piano alimentare personalizzato.

L’approccio nutrizionale si fonda su un principio di personalizzazione: ogni percorso viene costruito attorno alle reali esigenze e unicità del paziente, con l’obiettivo di integrarsi in modo concreto e sostenibile nella vita quotidiana. Nessuna imposizione di schemi rigidi o restrittivi, ma un cambiamento graduale, rispettoso del vissuto individuale, orientato al recupero dell’equilibrio fisico e del benessere complessivo.

Un percorso di dimagrimento deve essere attuato in maniera graduale, mediante un regime alimentare che prevede un apporto calorico più restrittivo, improntato all'ottimizzazione del rapporto massa grassa/massa magra.

La gravidanza è un momento della vita estremamente importante che richiede un'attenzione particolare nei comportamenti alimentari e negli stili di vita. Esistono accorgimenti nutrizionali, integrazioni e raccomandazioni che vanno rispettate, per poter soddisfare il proprio fabbisogno e quello del futuro nascituro. Ricorda: in gravidanza non si mangia per due, ma due volte meglio!

Modello alimentare completo ed equilibrato. La corretta ripartizione dei nutrienti nei diversi pasti comporta la composizione di pasti bilanciati, a loro volta distribuiti adeguatamente nel corso della giornata in funzione delle esigenze e delle richieste energetiche del paziente. Le frequenze di consumo associate ai diversi gruppi alimentari sono stabilite dalla cosiddetta Piramide Alimentare.

La sindrome del colon irritabile comporta una sintomatologia che può risultare fastidiosa e debilitante per il paziente, alternando fasi meno sintomatiche a fasi di riacutizzazione. In questo caso esistono delle raccomandazioni specifiche che possono attenuare i sintomi, comportando un miglioramento nella quotidianità del paziente funzionale al suo benessere generale.

Le intolleranze alimentari sono spesso causa di disturbi, spesso localizzati a livello intestinale, che possono comportare disagio nella quotidianità del paziente. È fondamentale limitare/evitare gli alimenti responsabili di tali fastidi, tenendo in considerazione le differenze individuali nelle modalità di risposta, in termini di maggiore o minore sensibilità e reattività a determinati alimenti.

Un piano nutrizionale viene personalizzato in funzione delle necessità e unicità del paziente. L'osservanza del regime dietetico assegnato non deve comportare ostacoli nella quotidianità del paziente, in quanto ne conseguirebbe una mancata motivazione e aderenza al rispetto dello stesso. È fondamentale che la dieta sia adattata allo stile di vita del paziente, non il contrario!

Un percorso di educazione alimentare consente di comprendere come abbinare correttamente i diversi gruppi alimentari e come distribuire i pasti nell’arco della giornata in base alle reali necessità dell’organismo. Una volta acquisita questa consapevolezza, ogni pasto sarà guidato da scelte consapevoli e sane abitudini alimentari, che non solo migliorano il benessere quotidiano, ma si consolidano nel tempo come un vero e proprio insegnamento duraturo.

Un piano nutrizionale viene personalizzato in funzione delle necessità del paziente. L'osservanza del regime dietetico assegnato non deve comportare ostacoli nella quotidianità del paziente, in quanto ne conseguirebbe una mancata motivazione e aderenza al rispetto dello stesso. È fondamentale che la dieta sia adattata allo stile di vita del paziente, non il contrario!

La visita di controllo permette di monitorare l'andamento del percorso nutrizionale intrapreso, riscontrare eventuali difficoltà nel rispetto del piano alimentare, proporre eventuali sostituzioni al fine di garantire la piena aderenza. È fondamentale manifestare ogni possibile ostacolo o dubbio incontrato: un dialogo aperto e ordinato sulla fiducia è funzionale al raggiungimento dell'obiettivo.

Una prima visita nutrizionistica prevede un'indagine accurata (anamnesi) circa la storia clinica del paziente, il suo stile di vita, le sue abitudine alimentari. È fondamentale comprendere la motivazione che ha condotto il paziente ad intraprendere il percorso e capire come soddisfare le sue necessità, stilando un piano nutrizionale adattato alle sue esigenze.

L’approccio nutrizionale si fonda su un principio di personalizzazione: ogni percorso viene costruito attorno alle reali esigenze e unicità del paziente, con l’obiettivo di integrarsi in modo concreto e sostenibile nella vita quotidiana. Nessuna imposizione di schemi rigidi o restrittivi, ma un cambiamento graduale, rispettoso del vissuto individuale, orientato al recupero dell’equilibrio fisico e del benessere complessivo.

Un percorso di educazione alimentare consente di comprendere come abbinare correttamente i diversi gruppi alimentari e come distribuire i pasti nell’arco della giornata in base alle reali necessità dell’organismo. Una volta acquisita questa consapevolezza, ogni pasto sarà guidato da scelte consapevoli e sane abitudini alimentari, che non solo migliorano il benessere quotidiano, ma si consolidano nel tempo come un vero e proprio insegnamento duraturo.

Un piano nutrizionale viene personalizzato in funzione delle necessità del paziente. L'osservanza del regime dietetico assegnato non deve comportare ostacoli nella quotidianità del paziente, in quanto ne conseguirebbe una mancata motivazione e aderenza al rispetto dello stesso. È fondamentale che la dieta sia adattata allo stile di vita del paziente, non il contrario!

La visita di controllo permette di monitorare l'andamento del percorso nutrizionale intrapreso, riscontrare eventuali difficoltà nel rispetto del piano alimentare, proporre eventuali sostituzioni al fine di garantire la piena aderenza. È fondamentale manifestare ogni possibile ostacolo o dubbio incontrato: un dialogo aperto e ordinato sulla fiducia è funzionale al raggiungimento dell'obiettivo.

Una prima visita nutrizionistica prevede un'indagine accurata (anamnesi) circa la storia clinica del paziente, il suo stile di vita, le sue abitudine alimentari. È fondamentale comprendere la motivazione che ha condotto il paziente ad intraprendere il percorso e capire come soddisfare le sue necessità, stilando un piano nutrizionale adattato alle sue esigenze.

Esistono diversi indicatori di composizione corporea: peso corporeo, BMI, misure antropometriche, plicometriche e impedenziometriche. Sulla base di una valutazione della composizione corporea è possibile definire un regime dietetico personalizzato alle caratteristiche e necessità del paziente, in grado di migliorarne salute e la forma fisica.

La valutazione nutrizionale in un paziente prevede di esaminarne lo stato di salute in relazione alla sua alimentazione, individuando eventuali carenze o eccessi nutrizionali. Analizzare quindi il dispendio energetico del paziente e l'andamento delle funzionalità corporee permetterà di avere un quadro completo e ben delineato, sulla base della quale verrà stilato un piano alimentare personalizzato.

L’approccio nutrizionale si fonda su un principio di personalizzazione: ogni percorso viene costruito attorno alle reali esigenze e unicità del paziente, con l’obiettivo di integrarsi in modo concreto e sostenibile nella vita quotidiana. Nessuna imposizione di schemi rigidi o restrittivi, ma un cambiamento graduale, rispettoso del vissuto individuale, orientato al recupero dell’equilibrio fisico e del benessere complessivo.

Un percorso di dimagrimento deve essere attuato in maniera graduale, mediante un regime alimentare che prevede un apporto calorico più restrittivo, improntato all'ottimizzazione del rapporto massa grassa/massa magra.

Modello alimentare completo ed equilibrato. La corretta ripartizione dei nutrienti nei diversi pasti comporta la composizione di pasti bilanciati, a loro volta distribuiti adeguatamente nel corso della giornata in funzione delle esigenze e delle richieste energetiche del paziente. Le frequenze di consumo associate ai diversi gruppi alimentari sono stabilite dalla cosiddetta Piramide Alimentare.

La sindrome del colon irritabile comporta una sintomatologia che può risultare fastidiosa e debilitante per il paziente, alternando fasi meno sintomatiche a fasi di riacutizzazione. In questo caso esistono delle raccomandazioni specifiche che possono attenuare i sintomi, comportando un miglioramento nella quotidianità del paziente funzionale al suo benessere generale.

Le intolleranze alimentari sono spesso causa di disturbi, spesso localizzati a livello intestinale, che possono comportare disagio nella quotidianità del paziente. È fondamentale limitare/evitare gli alimenti responsabili di tali fastidi, tenendo in considerazione le differenze individuali nelle modalità di risposta, in termini di maggiore o minore sensibilità e reattività a determinati alimenti.

Un piano nutrizionale viene personalizzato in funzione delle necessità e unicità del paziente. L'osservanza del regime dietetico assegnato non deve comportare ostacoli nella quotidianità del paziente, in quanto ne conseguirebbe una mancata motivazione e aderenza al rispetto dello stesso. È fondamentale che la dieta sia adattata allo stile di vita del paziente, non il contrario!

Un percorso di educazione alimentare consente di comprendere come abbinare correttamente i diversi gruppi alimentari e come distribuire i pasti nell’arco della giornata in base alle reali necessità dell’organismo. Una volta acquisita questa consapevolezza, ogni pasto sarà guidato da scelte consapevoli e sane abitudini alimentari, che non solo migliorano il benessere quotidiano, ma si consolidano nel tempo come un vero e proprio insegnamento duraturo.

Un piano nutrizionale viene personalizzato in funzione delle necessità del paziente. L'osservanza del regime dietetico assegnato non deve comportare ostacoli nella quotidianità del paziente, in quanto ne conseguirebbe una mancata motivazione e aderenza al rispetto dello stesso. È fondamentale che la dieta sia adattata allo stile di vita del paziente, non il contrario!

La visita di controllo permette di monitorare l'andamento del percorso nutrizionale intrapreso, riscontrare eventuali difficoltà nel rispetto del piano alimentare, proporre eventuali sostituzioni al fine di garantire la piena aderenza. È fondamentale manifestare ogni possibile ostacolo o dubbio incontrato: un dialogo aperto e ordinato sulla fiducia è funzionale al raggiungimento dell'obiettivo.