Via Begatto 8, Sito posto a pian terreno, interno 3, Bologna 40125
Al momento lo studio è sprovvisto di sala d'attesa. S prega di rispettare gli orari degli appuintamenti. Grazie
Leggi di più14/11/2025
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31 recensioni
Prima visita...ottima ..rassicurante..esperienza...nel settore.....
Professionista preparato, gentile e che ti mette a tuo agio. Molto esaustive le sue spiegazioni sulla problematica. Lo consiglio vivamente
Preparatissimo chiaro paziente e di ampia cultura scientifica, molto oblativo verso i pazienti, con approccio pratico ai temi esistenziali
Di grande competenza e cultura trasversale.
Un linguaggio scelto e tecnico assieme. È molto simpatico.
Dott. Giancarlo Boncompagni
Grazie
Sto iniziando una nuova cura e potrò contattare il Ditt, in qualunque momento per dargli informazioni in merito, e questo è rassicurante
Dott. Giancarlo Boncompagni
Sono trattamenti che necessitano controllo continuo di valutazione. Grazie
Ottimo da ogni punto di vista, personalmente disponibile ed empatica.
Bravissimo dottore, super professionale con spiegazioni dettagliate e in grado di mettere a proprio agio il paziente.
Disponibile anche per chiamate in caso di bisogno.
Consigliatissimo!
Dott. Giancarlo Boncompagni
Grazie
Ottima impressione, spiegazioni dettagliate, disponibilità anche telefonica per seguire la terapia
Dott. Giancarlo Boncompagni
Grazie
Dottore molto professionale e disponibile!!
Consigliatissimo!!
Dott. Giancarlo Boncompagni
Grazie
Professionalità molto alta e pluridecennale avvalendosi anche di strumentazioni all'avanguardia per spiegazioni molto dettagliate della propria situazione fisica e mentale e con soluzioni nutrizionali più integratori per andare a migliorare e risolvere problemi anche complessi che perduravano da molti anni.
Dott. Giancarlo Boncompagni
Grazie
ha risposto a 16 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve dottori, vi chiedo due semplici cose che potrebbero migliorarmi di molto la vitae mentre decido che strada prendere e specialista fidarmi. Io soffro di Doc grave e sono in un labirinto. Io dormo poco e male, mangio poco e ho mille dubbi
sull'assunzione dei calmanti.
La mia ultima prescrizione fu Fevarin e Rivotril. Io ho preso per una settimana Fevarin, poi per 9 giorni, poi per altri 30 giorni e ho sospeso il 09 ottobre. Tutto questo per paura della sindrome sessuale-emotiva permanente post SSRI (poco conosciuta e studiata).
Purtroppo sono in una condizione di blocco totale, ho paura di mangiare (sto sempre ad informarmi sulla cosa contengono e comportano i vari cibi).
Mi chiedo se cibi, soprattutto quelli ricchi si serotonina, melatonina, vitamine e acido folico e altri possano avere un effetto simile a quello degli SSRI, la Fluvoxamina nel mio caso, aumentando e potenziando ulteriormente la concentrazione di seratonina. Insomma, è vero? Agiscono davvero allo stesso modo sul cervello? Ho paura di aumentare ulteriormente la serotonina e avere effetti collaterali come appiattimento, problemi sessuali, e addirittura farmi contarre addirittura la sindrome post-SSRI (cioè effetti sessuali ed emotivi permanenti anche dopo o proprio dopo la sospensione degli SSRI. Tempo fa mangiai un po' di budino al cioccolato e vaniglia e stetti male per alcune notti perché non riuscivo a provare il piacere di dormire perché appunto convinto mi avesse aumentato di troppo la serotonina. Suggestione pura?
Mi chiedo se cibi serotoninergici, ricchi di vitamine e acido folico possano avere un effetto simile a quello degli SSRI, la Fluvoxamina nel mio caso, aumentando e potenziando ulteriormente la concentrazione di seratonina. Insomma, è vero? Agiscono davvero allo stesso modo sul cervello? Ho paura di aumentare ulteriormente la serotonina e avere effetti collaterali come appiattimento, problemi sessuali, e addirittura farmi contarre addirittura la sindrome post-SSRI (cioè effetti sessuali ed emotivi permanenti anche dopo o proprio dopo la sospensione degli SSRI.
IL RIVOTRIL
Io non ho capito come funzionano queste benzodiazepine e come assumerle o staccarle. Su questa, come su ogni cosa, molti medici o siti dicono cose diverse o quasi. Non è che non fido del mio curante, ma credo sia giusto sentire più campane perché parliamo ovviamente di farmaci serissimi.
Il mio medico mi ha detto che, nel limite di 30 al giorno, posso prenderle e distribuirle come voglio; che posso passare tranquillamente da una dose ad un'altra, mettiamo per eccesso da 5 a 30 da un giorno all'altro non crea nessun danno; che posso prendere due o più dosi non uguali di gocce a pochissima distanza di tempo l'una dalle altre; dopo però ho letto su un sito che la dose iniziale è di 15 gocce distribuite in dosi uguali 3 volte al giorno distanziate (esattamente come mi ha prescritto l'ultima volta) e che bisogna aumentare di 5 gocce ogni 3 giorni.
Ho letto, QUESTIONE CHIAVE, che le benzodiazepine vanno assunte per non più di un determinato periodo, non lunghissimo, per evitare problemi di vario tipo. Ho letto anche che le benzodiazepine aumentano del 70% il rischio di contrarre demenza e problemi cognitivi ed emozionali. E' VERO? Io sono anni e anni che li assumo quasi ininterrottamente anche a dosi elevate.
Vorrei dunque non rischiare più e chiedo se esistono rimedi naturali altrettanto efficaci.
Al momento ho a disposizione infusi di camomilla, quanto ne devo e posso assumere per avere un effetto simile?
Grazie mille a chi risponderà
Il Doc è un disturbo molto complesso ed il trattamento con farmaci antidepressivi è il trattamento corretto mentre alle benzodiazepine devono a mio parere essere riservate al bisogno. Può giovarsi di trattamenti non con psicofarmaci trattando il Doc come prodotto dello stress, valutando questo con il PPG e Il Bia seguendo stili di vita ed integratori alimentari
Salve, chiedo un parere per quanto riguarda il mio trattamento farmacologico e sul mio caso di depressione. I principali sintomi sono mancanza di energia marcata, assenza di motivazione, mancanza di piacere in tutte le cose che prima mi facevano stare bene e sensazione di spegnimento emotivo. Per ora ho provato due terapie farmacologiche (escitalopram e zarelis), entrambe per piú mesi. Non ho ansia o crisi di tristezza. La questione che vorrei porre é la seguente: entrambi i farmaci hanno avuto l'effetto di peggiorare quella poca motivazione e senso di ricompensa nel fare le cose che avevo,senza darmi effetti positivi. In questi anni ho notato che la situazione migliora leggermente per una paio d'ore dopo aver assunto caffé o aver fatto esercizio fisico (che credo di aver letto che aumentino entrambi la disponibilità di dopamina). Pensate che altre terapie potrebbero essere piú efficaci essendo che queste hanno solo peggiorato la situazione? Che alternative mi consigliereste? Pareri in generale sulla situazione?
Con tutti i limiti delle risposte individuali e della necessaria verifica, le suggerisco un antidepressivo a valenza dopaminergica come il wellbutrin, bupropione. inotre mi permetto di consigliarle la valutazione dello stress con PPG e Bia e intraprendere un trattamento specifico per le stress
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