Largo Cà di Cozzi, 43a, Verona 37124
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02/07/2025
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02/07/2025
Sono il padre ("movimentoso" secondo una loro recente definizione) di due ragazze, Giulia e Vittoria. Ho una grande passione, poco coltivata, per la navigazione a vela. Mi sono laureato in Scienze Motorie nel 2003, dopo aver conseguito il Diploma in Educazione Fisica ed aver maturato significative esperienze lavorative nella progettazione e conduzione di attività motorie finalizzate, presso enti pubblici e privati. Il mio percorso formativo e la mia curiosità professionale sono stati attratti, fin dalle prime esperienze, dalla semplice ed immediata constatazione che la libertà di movimento, nella sua accezione più ampia, fosse in relazione direttamente proporzionale con il benessere psicofisico; al contrario, la rigidità e la limitazione (articolare, motoria) erano e sono sempre la manifestazione di un vissuto di sofferenza. Da qui, la mia costante ricerca, mai terminata, di tecniche, saperi e relazioni in grado di aiutare le persone a "liberare" le proprie potenzialità, motorie innanzitutto, essendo questo il campo d'azione in cui ho scelto di operare. Questa ricerca mi ha portato, come un buon vento, ad approfondire prima la conoscenza di metodiche "attive" come lo stretching, la danza, la back school ed altre, fino a giungere alla consapevolezza che il tocco della mano offriva possibilità ulteriori di intervento e di aiuto: per questo motivo, ho iniziato a studiare metodologie come il Metodo Raggi, le manualità dei massaggi Miofasciale, Connettivale, la Kinesiologia applicata, per approdare alla visione olistica della Medicina Osteopatica (Degree in Osteopathy presso BELSO, 2015), visione rivelata grazie alla conoscenza del Metodo T.O.P. (terapia osteopatico-posturale) di Philippe Caiazzo. Nel procedere di questa ricerca, diventavano sempre più evidenti anche le interazioni fra le manifestazioni somatiche del disagio posturale e la loro origine sistemica: quale fosse, per esempio, il legame fra un mal di schiena ed un vissuto emotivo, o la correlazione fra una postura "chiusa" ed una disfunzione viscerale. Evidenze che mi hanno spinto all'approfondimento degli studi in Posturologia, che ho iniziato nel 2005, conseguendo il diploma di Master universitario presso La Sapienza, Roma. Più recentemente (2014-16) ho approfondito la conoscenza delle reazioni tissutali al vissuto emotivo, attraverso lo studio delle Scienze bio-logiche integrate di Mark Pfister. Il percorso formativo non terminerà mai, ed oggi ritengo di essere, nel mio approccio con ogni paziente, un "giovanotto appesantito dall'esperienza", cosa che permette a volte di arrivare prima alla comprensione. Tuttavia ciò non mi impedisce di considerare unica ed irripetibile ogni manifestazione di dolore che richieda il mio aiuto. Ringrazio per questo i miei Maestri, i miei Compagni di viaggio, ed i miei Allievi.
MINITOUR nel mio studio:
https://www.facebook.com/fabrizioadorno/videos/908569304255097
74 recensioni
Professionista puntuale garbato e molto attento al paziente. Empatico e predisposto all'ascolto. Preparato ed efficace nella prestazione. Sono molto soddisfatta
Trattamento eccellente e sollievo immediato top!!!
Dottore disponibile e professionale vado nel suo studio da diversi anni e se c'è un problema lo risolve. Grazie Fabrizio
Dalla prima visita effettuata, ho già avvertito dei benefici…
Mi sono trovata divinamente..Meraviglioso, sensibile, attento!
Fabrizio è un ottimo professionista, molto competente e attento al benessere del paziente. Già consigliato alle mie conoscente. Merita!
Persona competente e amorevole, spiega quello che pratica, soddisfatta
Medico preparatissimo in molteplici discipline in grado di applicare sempre la terapia giusto.
Un grande professionista, competente e sensibile!!
una certezza
sempre al mio fianco quando serve e quando c'è bisogno di sostanza
ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore
Ciao, ho un problema alla postura, quando cammino mi rendo conto che spingo il piede destro verso destra, come posso fare a capire di cosa si tratta? grazie mille
Normalmente, questi atteggiamenti posturali asintomatici, servono all'organismo per compensare una problematica muscolo-scheletrica o viscerale ed evitare appunto la percezione del dolore. Purtroppo, le cause sono spesso multifattoriali, perciò occorre una anamnesi ed una valutazione individualizzata.
Buongiorno, ho 33 anni e da ormai 1 anno soffro di forti dolori a livello del collo e a livello delle spalle (tratto scapolare e interscapolare) accompagnati da forti mal di testa, che diminuiscono solo con riposo prolungato. Anche fare una semplice passeggiata è diventato difficoltoso per me. Questo dolore (che in questo anno non mi ha mai abbandonato neanche un giorno) è diventato ormai insopportabile e incompatibile con qualsiasi tipo di attività lavorativa e sociale.
In questo periodo ho fatto veramente di tutto: tecar, ozonoterapia, laserterapia, osteopatia, ecc.
Faccio, quindi RMN tratto cervicale e dal referto risulta:
“Diffusi segni cervico-unco-artrosi con deformazione spondilosica dei somi vertebrali e associata osteofitosi reattiva margino-somatica.
Verticalizzazione della lordosi fisiologica in paziente in posizione clinostatica.
Ipointensità di segnale in T2 del nucleo polposo dei dischi intersomatici in esame da C3 a C6 come da diffuso quadro degenerativo degli stessi a carattere disidrativo.
In C3-C4, C4-C5 e C5-C6 protusione discale mediana che cancella il grasso epidurale ed impronta l’asse neuronale”.
I medici che hanno visto l'esame però non trovano corrispondenza tra i miei fastidi e l'immagine stessa della risonanza e imputano il mio problema più che alle protrusioni (piccole e di scarso rilievo) alla verticalizzazione del rachide cervicale.
Facendo, quindi, ricerche su internet, trovo che a volte la verticalizzazione cervicale e i fastidi da me descritti possano derivare da disturbi di natura temporo-mandibolari.
Premetto che non ho particolari fastidi a livello della bocca, però sin da piccolino la mia bocca è stata torturata per problemi di natura odontoiatrica:
- per parecchio tempo, ho portato una griglia per rieducare la lingua a una corretta deglutizione e contestualmente un apparecchio mobile che serviva a riposizionare la mandibola un po' troppo sporgente;
- circa 8 anni fa, scopro di avere 2 incisivi in più che sono stati tirati (mediante ausilio di apparecchio ortodontico fisso) per posizionarli al posto degli incisivi già presenti e preventivamente estratti (ad oggi tutte le notti porto una griglia per non far muovere i denti).
È possibile che questi fastidi INSOPPORTABILI a livello di collo e spalle possano veramente provenire dalla bocca, pur non avendo particolari fastidi a livello della stessa bocca?
Ed eventualmente quale sarebbe le terapia più indicata?
Grazie mille per la gentile risposta
La rettilineizzazione del rachide cervicale è dovuta ad uno squilibrio fra muscolatura anteriore e posteriore della zona cervico-mandibolare. In questo senso, la bocca potrebbe essere implicata. Naturalmente, bisognerebbe valutare la sua specifica situazione.
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