Esperienze
Sono la Dott.ssa Eleonora Aiazzi, psicologa e futura specializzanda in Psicoterapia Sistemico Relazionale. Mi occupo principalmente di emozioni: riconoscerle significa imparare a fare di ciascuna di essa (anche la più "scomoda") una risorsa e non un ostacolo. Offro consulenza e supporto psicologico per insegnanti, studenti e genitori, così da rendere l'esperienza scolastica un percorso sereno e più affine ai bisogni emotivi ed educativi di ciascuno. Esperta nell'ambito di Bisogni educativi speciali, Disturbi specifici dell'apprendimento, ansia scolastica, comprensione e gestione di dinamiche relazionali ed affettive in contesto scolastico e familiare, per l'intero ciclo della vita.
Aree di competenza principali:
- Psicologia dell'età evolutiva
- Psicologia scolastica
- Psicologia della salute
Principali patologie trattate
- Difficoltà relazionali ,
- Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) ,
- Problemi relazionali ,
- Autostima ,
- Sindrome da deficit di attenzione e iperattività ,
- +10 a11y_sr_more_diseases
Indirizzi (2)
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Viale Montegrappa 278E, Prato 59100
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
60 € -
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Consulenza online
60 € -
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Consulenza psicologica
60 € -
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Colloquio individuale
60 € -
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Colloquio psicologico di coppia
65 € -
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G
Gaia C.
Per la prima volta mi sono rivolta ad una figura professionale quale quella della Dott. Eleonora, poiché ero molto diffidente dal supporto che tali sedute potessero offrirmi. A distanza di più di un mese mi sono assolutamente ricreduta. Grazie alla Dott.ssa, che frequento 1 volta a settimana, mi sento di essere migliorata molto e mi sento molto meglio relativamente alle motivazioni che mi hanno spinto ad iniziare questo percorso, che continuerò con piacere. La Dottoressa é una persona professionale, disponibile, presente, con la quale fin da subito mi sono sentita a mio agio. Consiglio la Dott.ssa Eleonora per tutti, specialmente per chi come me, affronta un po’ di confusione emotiva.
• Studio di psicologia OIKOS • colloquio psicologico •
Dott.ssa Eleonora Aiazzi
Carissima Gaia, la ringrazio per queste parole di stima e fiducia, e per la grande opportunità che mi sta offrendo nell' accompagnarla in questa fase di scoperta e crescita emotiva.
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A
A.N
Non so come ringraziarla abbastanza.
Fin dal primo incontro, ho sentito una connessione autentica e un'accoglienza che mi ha fatto sentire al sicuro. La sua professionalità unita alla capacità di ascoltare (senza giudicare) e di guidare con delicatezza hanno fatto la differenza nel mio percorso. Mi ha aiutato a ritrovare fiducia in me stesso/a e a vedere la luce anche nei momenti più bui. È una professionista straordinaria, ma soprattutto una presenza che scalda il cuore. Grazie infinite• Studio di psicologia OIKOS • colloquio individuale •
Dott.ssa Eleonora Aiazzi
A.N, La ringrazio per queste sue parole di stima e per avermi consentito di accompagnarLa in questa fase di vita. Un carissimo abbraccio.
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G
G.
Ottima professionista, puntuale e attenta. Mi ha aiutato a trovare il bandolo della matassa dei miei pensieri in un periodo molto particolare. Le sarò sempre grato.
• Studio di psicologia OIKOS • colloquio psicologico •
Dott.ssa Eleonora Aiazzi
La ringrazio G. per le sue parole e per avermi consentito di accompagnarla a sciogliere i nodi della matassa, aiutandola a riorganizzare i suoi pensieri. Un caro abbraccio.
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G
G.M.
Ho iniziato il mio percorso con la Dottoressa in un periodo di grande difficoltà. Mi sta aiutando con grande professionalità ed ascolto, diretta nelle spiegazioni ed empatica.
• Studio di psicologia OIKOS • colloquio psicologico •
Dott.ssa Eleonora Aiazzi
La ringrazio G.M. per le sue parole!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 14 domande da parte di pazienti di MioDottore
Mi trovo in una situazione complessa e ho bisogno del vostro aiuto. Mi chiamo Gaia e ho diciannove anni, e la persona di cui vi voglio parlare è mio fratello.
Lui ha due anni in più di me e in realtà siamo fratellastri, infatti abbiamo madri diverse. Viviamo sotto allo stesso tetto da tutta la vita (con i miei genitori biologici) e siamo cresciuti come due fratelli di sangue veri e propri, ma a prescindere da ciò ho sempre pensato che il nostro rapporto fosse non convenzionale e tossico.
Soffro molto per questa cosa, perché mi sento costantemente svalutata. Lui ha sempre avuto un carattere rigido, scorbutico e arrogante, e gli unici con cui abbassa la cresta sono i nostri genitori. Non perché siano genitori severi, anzi, ma lui però cerca sempre di compiacerli.
Con me è distaccato, freddo, e quando interagiamo mi tratta sempre come se fossi una sottoposta oppure una bambina sciocca. A volte penso che non abbia emozioni perché gli importa solo della propria realizzazione personale, e il resto non conta (parole sue).
Abbiamo alcuni amici in comune e con tutti loro si comporta come un despota, infatti non lo sopporta nessuno. L’anno scorso ero fidanzata con un ragazzo benestante ma ci siamo lasciati perché lui aveva dei comportamenti scorretti nei miei confronti, e mio fratello ha avuto da ridire. Non gli interessava che io soffrissi, gli interessava solo che stessi con un ragazzo ricco.
Quest’anno invece mi sono avvicinata ad un ragazzo completamente differente, dolcissimo e umilissimo, e mio fratello ha tentato di farmi il lavaggio del cervello. Non gli va a genio che io sia interessata a lui perché lo ritiene uno ‘sfigato’ e un ‘poveraccio’ (testuali parole), e dato che siamo benestanti anche noi non vuole che io faccia sfigurare la famiglia mettendomi con un ragazzo di classe sociale inferiore alla nostra.
Vorrei solo avere un rapporto normale con mio fratello. Vorrei che lui fosse il mio confidente, il mio complice, vorrei che mi volesse bene senza doppi fini, ma gli è sempre interessato dell’immagine e mai della sostanza.
Ci tengo a precisare che non è diventato così all’improvviso. È sempre stato un insensibile, anche da prima che venisse preso in giro al liceo per il sovrappeso. Nel corso degli anni è dimagrito drasticamente, anche troppo, e quando cerco di provare a parlare con lui di questo capitolo della sua vita mi si rivolta come una iena. Vorrei che si aprisse con me e che avessimo un dialogo normale, dove potersi confrontare e aiutare a vicenda.
Dato che davanti ai nostri genitori cambia completamente personalità, quando provo a parlare con loro dei suoi atteggiamenti negativi nei miei confronti non vengo mai creduta. Sono frustrata ma soprattutto sono ferita, e nonostante le cattiverie ricevute io desidero ancora avere un rapporto normale con mio fratello. Non so come, però, dato che è inavvicinabile.
Scusate per lo sfogo, ma come ho già detto i miei genitori non mi prendono sul serio e non so con chi altro parlarne.
Buonasera Gaia, il vissuto che Lei porta è ricco da un punto di vista sia emotivo che relazionale: il rapporto con suo fratello sembra essere messo a dura prova da una serie di situazioni, storie, emozioni che mettono in contrasto il suo ideale (avere un bellissimo rapporto con suo fratello) ed il reale (il comportamento messo in atto da suo fratello). Non potendo modificare il comportamento di altri, in primis quello dei suoi genitori e di suo fratello, potrebbe esplorare il suo vissuto emotivo, magari con il supporto di un professionista che possa aiutarLa a riconoscere ciò che le sta succedendo. Rimango a disposizione, Dott.ssa Eleonora Aiazzi
da qualche tempo sono bloccato in un problema riguardante a pensieri "autoreferenziali"; in pratica quando voglio concentrarmi su qualcosa (X) mi arrivano pensieri tipo: "devo lasciare andare anche questo stesso pensiero" o "sto pensando che devo smettere di pensare". Il problema è che queste frasi parlano di sé stesse e mi sembra un paradosso..mi chiedo "come faccio a lasciare andare proprio il pensiero di lasciare andare?"; questo mi genera confusione, paura di rimanere intrappolato nel loop dei pensieri di mania. So che in teoria dovrei "spostare l'attenzione" ma quando il pensiero è autoreferenziale mi blocco e non so come trattarlo. vorrei capire come affrontare questi pensieri senza entrarci dentro e vivere con serenità.
Buonasera, spesso "pensare di non voler pensare" attiva esattamente lo stimolo che vogliamo evitare favorendo un pensiero ricorsivo e circolare, verso il quale Lei sembra provare un legittimo stato di irritazione. Distogliere lo sguardo dal pensiero non rappresenta lo stato ottimale, piuttosto provare a porre attenzione alle emozioni che sottostanno a quel pensiero/blocco potrebbero aiutarLa a comprendere come mai attivi questo meccanismo mentale circolare e ricorsivo. Rimango a disposizione, Dott.ssa Eleonora Aiazzi - psicologa
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