Sono una donna di 65 anni. Da 2 anni ho cistiti ricorrenti. Ho fatto visita urologo e mi ha trovato

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Sono una donna di 65 anni. Da 2 anni ho cistiti ricorrenti. Ho fatto visita urologo e mi ha trovato nel terzo medio rene da calcolo 5 mm. Altri 2 nel terzo inferiore del rene Sn di 5 mm. Modesta dilatazione delle vie escretrici renali bilateralemente. L'eco della vescica è sovradisteso senza apparenti produzioni paraietali. Dopo minzione spontanea il residuo appare 248 cc. A voce mi dice che l'uretra è occlusa Mi ha dato per 7/10 gg omnic 04mg e monuril 2 bustine. Poi vuole rivedermi fra 7/10 gg per fare esame uroflessiometrica. Invece Il medico di base sostiene che sto curando il sintomo senza andare alla base del problema e vuole che faccia accertamenti più approfonditi come Tac o altro per togliere l occlusione che è un calcolo e che devo prendere qualcosa per toglierli. Potete per gentilezza farmi un quadro generale della situazione e anche sapere con certezza cosa fare? L'urologo non mi ha dato risposta durante la visita alla domanda cosa devo fare per liberare l'uretra. Ma poi perché non è stato scritto nel referto? Fra l altro mi ha anche detto che se mi viene la febbre devo urgentemente farmi mettere un catetere. Grazie
Ha ragione il suo medico di base.... l'antibiotico (monuril) in assenza di colture significativamente positive non ha senso e l'omnic serve solo se sussiste un difetto minzionale funzionale e non serve a nulla se esiste una stenosi. Soprattutto c'è quella calcolosi multipla di cui vanno definite le origini (metaboliche o renali) per trattarle e una possibile riduzione del calibro del giunto pielo-ureterale che genera la retrodliatazione e va ben definito per decidere come trattarlo: tra l'altro la calcolosi proprio dalla stasi qui prodotta può generarsi. Certo lei ha vuotato poco la vescica, ma può anche essere accaduto per lo stato di stress in sede di visita... quindi il dato va verificato ancora per via ecografica e/o durante la urotac contrastografica o con una uretrocistografia retrograda. Ove si producesse, nell'attesa, una ritenzione urinaria acuta allora sarebbe da risolvere con catetere a permanenza sino a definizione di tutto il quadro.

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