Buongiorno a seguito del controllo del PSA il cui valore è risultato elevato 11,03 non avevo grossi

Non basta certo una valutazione digitale per definire lo stato di congestione infiammatoria pelvico-prostatico e quanto altro vi sia presente e meno che mai il solo PSA totale. Può anche essere che la silodosina (urisax) sia un poco più efficace sul flusso della tamsulosina (omnic), ma in realtà cambia poco. La serenoa contenuta nel forprost rischia, in quanto anti-androgeno, far ridurre un poco il PSA totale e così "nascondere" un cancro, per quanto occorrano almeno 3-4 mesi di assunzione, ma poco può fare sulla congestione infiammatoria. Il fibrosil è solo un drenate generale e poco serve in area prostatica. Una cosa è certa manca una diagnosi svolta con i dovuti esami a partire da una attenta ecografia doppler transrettale pelvico-prostatica e dal profilo completo del PSA (PSA totale e libero, 2-proPSA e PHI; rapporto PSA/volume e PHI/volume, PSA L/T, testosterone/PSA). Su tali basi si deciderà se e come procedere nella diagnosi o dello stato infiammatorio-congestizio, determinando anche le ragioni generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, cardio-coronarico-vascolare, fisico e stressogeno), o del cancro prostatico. Poi si deciderà la strategia terapeutica.