Sono Lorenzo di 38 anni, etero; ho avuto per la prima volta un rapporto a 3 con una coppia, circa un

5 risposte
Sono Lorenzo di 38 anni, etero; ho avuto per la prima volta un rapporto a 3 con una coppia, circa una settimana fa'..a sorpresa, durante il rapporto con la lei, il lui di coppia mi ha afferrato (solo con le mani) il pene; l'immagine tutt'ora impressa nella mente mi ha schifato, ho paura di ripercussioni psicologiche, come mi posso tranquillizzare e lasciare l'avvenimento alle spalle?
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
È comprensibile che un'esperienza inattesa e non desiderata possa aver generato in te sensazioni di disagio e turbamento. È importante riconoscere che le emozioni che provi sono valide e che il tuo malessere deriva dal fatto che l'episodio ha superato i tuoi limiti personali.

Per affrontare questa situazione, può essere utile:

Elaborare l'evento : Accetta che si è trattato di un episodio isolato che non definisce chi sei né la tua identità sessuale. Il disgusto o il turbamento che provvi non cambiano il tuo orientamento né il tuo valore personale.

Gestire i pensieri intrusivi : Se l'immagine dell'accaduto continua a ripresentarsi nella tua mente, prova a osservarla senza giudizio, come se fosse un ricordo qualsiasi, senza caricarla di significati negativi.

Riconoscere i tuoi confini : Se in futuro vivrai esperienze simili, potrebbe essere utile comunicare in anticipo e con chiarezza i tuoi limiti personali, per evitare situazioni che possano metterti a disagio.

Se il disagio dovesse persistere o influenzare il tuo benessere psicologico, sarebbe utile e consigliato approfondire la questione con uno specialista, che potrà aiutarti a comprendere meglio le tue emozioni e a superare eventuali difficoltà.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

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Dott.ssa Eloisa Dasara
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Posada
Buongiorno Lorenzo, dalle sue parole mi sembra di capire abbia vissuto qualcosa che la spaventa molto. Sembra sia successo qualcosa che non si aspettava, scrive “a sorpresa”, come se la presenza dell’altro uomo fosse stata immaginata diversamente da come sono andate le cose. Come aveva immaginato questo incontro? Avete avuto modo di parlare prima e durante di come desideravate viverlo? Forse bisognerebbe comprendere un po’ di più anche sull’essersi schifato, parola che utilizza. Schifato da cosa? Se sente che questo evento l’ha turbata e la agita, le consiglio di richiedere una consulenza psicologica in modo da avere uno spazio nel quale portare ciò che sta vivendo. A disposizione online, Dott.ssa Eloisa Dasara
Dott. Fabrizio Luigi Ricardi
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno a lei, se l'immagine si mantiene viva per diverse settimane la invito a lavorare sulla desensibilizzazione della stessa con EMDR per alcune sedute da uno psicoterapeuta
Dott.ssa Giusi Vicino
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Gagliano Castelferrato
Buona sera gentile utente, grazie per la sua condivisione.
Non è stato sicuramente una scena che si aspettava di visualizzare , in ricordo dell'avvenimento, ma essendo accadatuta all'interno di una stuazine che l'ha esposta a questa possibilità, adesso deve metabolizzarla.
Le consiglio vivamente di circoscrivere la cosa a quella situazione , di ripensare all'accaduto come ad una evenienza che , seppur non cercata da lei, è capitata.
Se la pratica non è ciò che lei ricerca in una situazione di sesso a tre, se preferisce che sia solo la donna il soggetto dal quale preferisce ricevere, sia esplicito qualora dovesse rifarlo con una coppia , che in questo caso è evidentemente più propensa ad un piacere maschile più fluido.
Le ripercussioi psicologiche di cui parla , non si presenteranno se non fa di questo pensiero un pensiero ricorrente ed intrusivo e lo ricorda , seppur con disgusto, con il sorriso di chi ha avuto un'esperienza sicuramente eccitante ma con un imprevisto.
Provi a sgombrare la mente, respiri profondamente quando si presenta il ricordo e gli dia un nomignolo che la farebbe ridere, la mente assocerà al ricordo il buffo nome scelto e la porterà a sorridere sulla questione senza diventare intrusivo. Spero di averle dato un modo per laciarsi alle spalle la questione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giusi Vicino
Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Palermo
Salve Lorenzo, comprendo perfettamente quanto l'episodio possa averti sconvolto e lasciato tra lo sgomento, l'incredulo e il frastornato. Di fatto qualunque azione non esplicitamente concessa in ambito sessuale, specialmente in contesti intimi ma nuovi, potrebbe assumere contorni particolarmente invasivi o abusanti. È comprensibile che questa esperienza ti abbia colpito in modo forte e che l'immagine ti sia rimasta impressa. Potrebbe esserti d'aiuto innanzitutto contestualizzare quell'esperienza nell'ambito di un fatto chiuso e finito, al di fuori del tuo controllo, non dipendente da te, che rimane isolato senza necessariamente nessuna ricaduta futura particolare su aspetti che riguardano te, accettando senza giudizio la tua reazione di disgusto o disagio. Spesso gli eventi che ci accadono hanno delle conseguenze su ciò che pensiamo di noi stessi e sugli effetti che immaginiamo possano generare a lungo termine, e questo avviene perché noi siamo costantemente in relazione alle nostre esperienze nel cercare di definire chi siamo. Cercare di rielaborare l’episodio con lucidità può aiutarti a ridimensionarlo: è stato un momento imprevisto, non cercato da te, e il tuo malessere nasce dal fatto che non era qualcosa che desideravi, ma non sei obbligato a dargli più peso di quello che ha avuto, cioè di un evento isolato e al di fuori del tuo controllo, non dipendente da te e ormai terminato. Se, col tempo, il pensiero dovesse rimanere invadente o generare un disagio persistente, potrebbe essere utile esplorarlo più a fondo con un professionista per chiarire meglio il significato di ciò che ti ha colpito e trovare il modo più sereno elaborarlo.

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