Sono due o tre anni che ho un problema alla narice. Io credo per l'uso di quelle mascherine che si u
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Sono due o tre anni che ho un problema alla narice. Io credo per l'uso di quelle mascherine che si usavano per il covit ne mettevo due da lì credo che sia iniziato tutto perché prima non avevo niente... Mi sento una narice sempre raffreddata chiusa incrostata e soffio . Raschio di continuo la gola perché ho del muco in gola che mi provoca tosse. Sono stato dall'otorino due volte mi ha palpeggiato il viso per vedere se avessi dolore ma niente Poi ho fatto una laringoscopia e non ha riscontrato niente. Il Medico di base dice che può essere un reflusso prendo dei medicinali per il reflusso ma non fanno niente ,ora cosa mi consigliate di fare una visita allergologica, una gastroscopia un tampone nasale tampone nasale per la ricerca di germi patogeni con antibiogramma .. Non capisco se il problema è dal naso se il problema dello stomaco se una sinusite non capisco da cosa può dipendere questo problema.grazie
Da quello che racconta, i suoi disturbi possono avere diverse possibili spiegazioni, e capisco benissimo quanto sia frustrante non riuscire a capire da dove arrivino. La sensazione di avere una narice sempre chiusa, con crost e allo stesso tempo muco che scende in gola con la necessità di raschiare e tossire, è un quadro che vediamo spesso in alcune forme di rinite/rinosinusite cronica, anche quando gli esami iniziali non mostrano nulla di particolare.
Il fatto che i sintomi siano iniziati nel periodo in cui indossava spesso le mascherine può aver avuto un ruolo nell’irritare la mucosa nasale, rendendola più sensibile e più secca, ma difficilmente è la "causa” in senso stretto.
Il fatto che la laringoscopia non abbia mostrato problemi è una buona cosa, ma non basta da sola a spiegare il quadro: quella serve soprattutto a valutare gola e laringe. Nel suo caso sarebbe molto utile un’endoscopia nasale completa, che permette di vedere da vicino le fosse nasali, i turbinati, il setto, l’eventuale presenza di croste, secrezioni o edema, e persino le adenoidi nell’adulto, che a volte possono dare sintomi simili.
Per quanto riguarda gli esami, eviterei di fare tutto insieme a caso. Le suggerirei questo percorso:
1. Rifare una valutazione ORL mirata sul naso, con un’endoscopia dedicata. È l’esame più utile per capire se c’è una rinite, una sinusite iniziale o una congestione cronica dei turbinati. Eventualmente in quella sede, in caso di sospetto di sinusopatia cronica è possibile prescrivere una TC massiccio facciale.
2. Se il naso non spiega tutto, a quel punto ha senso una valutazione allergologica, perché una sensibilizzazione può realmente dare esattamente i sintomi che descrive.
3. Il tampone nasale serve solo se c’è secrezione purulenta o croste particolari: in caso contrario spesso non aggiunge informazioni utili.
4. La gastroscopia, invece, è un esame che si prende in considerazione solo se ci sono sintomi gastrointestinali importanti o se il sospetto di reflusso rimane forte nonostante la terapia.
In sintesi, per il suo caso io partirei senza dubbio da una endoscopia nasale fatta bene: è il passaggio che più probabilmente ci dirà se il problema nasce davvero dal naso o se va cercato altrove.
Il fatto che i sintomi siano iniziati nel periodo in cui indossava spesso le mascherine può aver avuto un ruolo nell’irritare la mucosa nasale, rendendola più sensibile e più secca, ma difficilmente è la "causa” in senso stretto.
Il fatto che la laringoscopia non abbia mostrato problemi è una buona cosa, ma non basta da sola a spiegare il quadro: quella serve soprattutto a valutare gola e laringe. Nel suo caso sarebbe molto utile un’endoscopia nasale completa, che permette di vedere da vicino le fosse nasali, i turbinati, il setto, l’eventuale presenza di croste, secrezioni o edema, e persino le adenoidi nell’adulto, che a volte possono dare sintomi simili.
Per quanto riguarda gli esami, eviterei di fare tutto insieme a caso. Le suggerirei questo percorso:
1. Rifare una valutazione ORL mirata sul naso, con un’endoscopia dedicata. È l’esame più utile per capire se c’è una rinite, una sinusite iniziale o una congestione cronica dei turbinati. Eventualmente in quella sede, in caso di sospetto di sinusopatia cronica è possibile prescrivere una TC massiccio facciale.
2. Se il naso non spiega tutto, a quel punto ha senso una valutazione allergologica, perché una sensibilizzazione può realmente dare esattamente i sintomi che descrive.
3. Il tampone nasale serve solo se c’è secrezione purulenta o croste particolari: in caso contrario spesso non aggiunge informazioni utili.
4. La gastroscopia, invece, è un esame che si prende in considerazione solo se ci sono sintomi gastrointestinali importanti o se il sospetto di reflusso rimane forte nonostante la terapia.
In sintesi, per il suo caso io partirei senza dubbio da una endoscopia nasale fatta bene: è il passaggio che più probabilmente ci dirà se il problema nasce davvero dal naso o se va cercato altrove.
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