sono affetto da IPB con adenoma abbastanza rilevante,fatto tutti gli approfondimenti necessari,la pa

3 risposte
sono affetto da IPB con adenoma abbastanza rilevante,fatto tutti gli approfondimenti necessari,la patologia secondo gli urologi è stazionaria.......per cui da premettere che ad oggi, ogni anno mi hanno fatto ripetere psa e uroflussometria.
quest'anno ritornando alla visita di controllo,e inserito nella lista, mi capita di essere sottoposto ad un urologo,dopo valutazioni degli esami, si esprime : situazione stazionaria proseguire con avodart ed urorec,N.B. senza darmi un ulteriore controllo dopo un anno.
Dopo qualche giorno mi reco nella struttura che da anni mi hanno prescritto : avodart e urorec.....Fatto presente questa discordanza di controlli annuali, l'urologo stesso si stupisce del comportamento del suo collega e mi fa ripetere l'uroflussometri, e soprattutto sostituendo urorec con tamsulosina per un anno......domanda a chi devo ascoltare ?????urorec, è un farmaco avanzato silodosina,e la tamsulosina è più trapassato, percheè questo comportamento sperimentale ????Continuare o cambiare con tamsulosina???? associato sempre ad avodart.....Grazie volume adenoma 7,5
In carenza dei dati che cita è impossibile darle un parere, soprattutto non conoscendo il valore del PSA e il suo profilo ormonale (in particolare il valore del testosterone e dell'estradiolo). La differenza tra suilodosina e tamsulosina è significativa in relazione agli effetti negativi sulla ejaculazione che sono decisamente minori per la seconda. Il ruolo della uroflussometria nelle decisioni è relativo in quanto sono convinto che valga molto di più quanto riporta il paziente sul flusso urinario che osserva ogni giorno in condizioni consuetudinarie. L'ecografia doppler è invece fondamentale e sarebbe meglio eseguire il PHI che integra i tre valori di PSA T e L e il 2-proPSA e quindi precisa meglio la situazione soprattutto per l'intervallo 2-10 ng/ml. Deve scegliere un andrologo e poi tenerlo fisso... solo così avrà risposte coerenti nel tempo.

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Gentile paziente, a mio parere entrambe le condotte sono valide se in visita si ha un chiaro colloquio con il paziente e ci si rende conto dello stato dei sintomi. Pertanto, le consiglio di farsi seguire dal collega UROLOGO con cui si trova meglio o più facilmente accessibile per lei e di fare sempre tante domande. Saluti e Buone feste
NON HA DETTO COME STA DAL PUNTO DI VISTA DELLA SINTOMATOLOGIA ( NON BASTA SAPERE IL VOLUME DELLA PROSTATA). PER QUANTO RIGUARDA LA TERAPIA ( CHE E' SOLO SINTOMATICA) VA BENE SIA L'UNA CHE L'ALTRA. SE INVECE , MALGRADO LA TERAPIA , LEI HA SINTOMI IMPORTANTI; ALLORA SI DEVE FARE RIVEDERE PER UNA VALUTAZIONE CHE PUO' ESSERE ANCHE CHIRURGICA.

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