Sessualità repressa Buongiorno, Sono un ragazzo di 26 anni. Fino ad ora non ho mai avuto occasione

5 risposte
Sessualità repressa
Buongiorno, Sono un ragazzo di 26 anni. Fino ad ora non ho mai avuto occasione di avere un rapporto sessuale, nonostante sia uscito con diverse ragazze. Da diversi mesi mi sono chiuso in me stesso e sto vivendo una forte repressione della mia sessualità in quanto nego a me stesso la possibilità anche soltanto di masturbarmi o di avere pensieri positivi relativi a possibili relazioni future. In maniera pratica, cerco di non masturbarmi oppure eiaculare immediatamente tramite pensieri negativi. Questo comportamento è alimentato dal fatto che non ho fiducia nel mio desiderio relazionale e sentimentale e preferisco non averne per evitare delusioni o di rimanere intrappolato in una continua ricerca di un partner senza mai che questa si concretizzi, sentendomi inoltre in difetto per il fatto di non essere riuscito fino ad ora ad avere un rapporto sessuale. La situazione è aggravata dal fatto che in questo momento non sto lavorando in quanto ho terminato il contratto del mio lavoro precedente già da mesi e a causa di un abbattimento generale che sto affrontando con uno psicologo sto facendo fatica a trovarne un altro. Sono in una fase difficile dal punto di vista professionale e non so quanto la questione sessuale sia collegata ad esso. Tuttavia ha sicuramente un impatto forte su questo periodo di stallo, togliendomi energia e mantenendomi in uno stato negativo. Per quanto vorrei smettere di avere questo comportamento repressivo, sento sia quasi un modo per evitare che la situazione precipiti, in quanto. come ho detto precedentemente, non mi fido dei miei desideri e cerco di controllarli. Risponde quindi ad una esigenza di controllo e di evitamento emotivo molto forte da cui non riesco a separarmi. Le chiedo se può gentilmente darmi un parere su questa situazione. in particolar modo su come posso fermare questa abitudine negativa di cui ho parlato. La ringrazio.
Dott.ssa Lorena Ferrero
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, sono dispiaciuta per il momento difficile sia dal punto di vista personale che professionale. Condivido la sua iniziativa di essersi rivolto ad uno collega per affrontare e superare l'attuale situazione. A mio avviso ricevere pareri da psicologi che non la conoscono può creare confusione. Può porre le domande allo psicologo che la segue e lavorare con lui sull'obiettivo del suo benessere. Cordiali saluti. Dr.ssa Lorena Ferrero

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Dott.ssa Marina Ceruti
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo
Como
La repressione della sua sessualità (che probabilmente investe molti altri ambiti della sua vita) è evidentemente legata ad una condizione di ipercontrollo. Così come sembra chiaro che, piuttosto che affrontare ciò che le fa paura, metta in atto comportamenti di evitamento: non è un caso che sia alla ricerca di un altro psicologo. Ne parli con lui: insieme potrete decidere sul da farsi, ma non possiamo scappare per tutta la vita…
Dott.ssa Martina Panerai
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Roma
Gentile giovane utente, ha condiviso un quadro di sintomi, stati d’animo e preoccupazioni estremamente complesso e meritevole di un attento approfondimento, che può spaziare dalla dimensione individuale a quella relazionale. Non sarebbe opportuno nè utile per lei sbilanciarsi in suggerimenti o interpretazioni. Ciò premesso, la condivisione del suo vissuto è un ottimo punto di partenza per proseguire un percorso ristrutturante il suo benessere generale, con il suo psicologo o con un altro professionista con cui strutturare un legame da lei percepito più solido. La saluto cordialmente augurandole il meglio
Dott. Fabrizio Luigi Ricardi
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Milano
Salve, ne parli con il suo psicologo. Esiste EMDR come metodo che può aiutare a desensibilizzare il blocco che la tiene attanagliato in questa situazione
Dott.ssa Laura Fagiolini
Psicologo clinico, Sessuologo, Psicologo
Pisa
Grazie per aver condiviso in modo così articolato e onesto queste sue riflessioni. Da come scrive emerge una grande capacità di osservare e dare un senso a ciò che sta vivendo anche se questo è molto faticoso. La repressione del desiderio che descrive sembra avere a che fare non tanto con la sessualità quanto con un forte bisogno di controllo e protezione emotiva in una fase segnata da incertezza, perdita di riferimenti. In questo contesti il desiderio può diventare qualcosa che spaventa, che non possiamo controllare perché attiva o riattiva speranze. Questo sembra che la faccia sentire vulnerabile. E' importante che sappia che il desiderio non deve necessariamente essere vissuto come qualcosa di cui fidarsi o non fidarsi, né da eliminare ma qualcosa a cui è possibile avvicinarsi gradualmente senza porsi obiettivi da raggiungere. più che agire un'abitudine repressiva può essere utile interrogarsi su ciò che sta proteggendo e il lavoro terapeutico può andare in questa direzione e merita tempo e continuità. Pur in un momento che lei sente di stallo il fatto stesso di interrogarsi con questa precisione e profondità è già un segnale di movimento da portare avanti con rispetto dei suoi tempi. E' un passaggio umano che può trasformarsi in una risorsa. Emerge una grande capacità di introspezione e di analisi nella sua scrittura che sono risorse importanti.

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