Salve, Vorrei avere gentilmente un parere su una situazione che oramai mi coinvolge da tempo. Sono
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Salve,
Vorrei avere gentilmente un parere su una situazione che oramai mi coinvolge da tempo.
Sono alta circa 1.67 e oscillo tra i 48/49kg, nel vedermi tutti mi dicono che sono magra mentre io mi vedo "normale" anzi non mi dispiacerebbe avere qualche kg in meno perché ho l'ossatura molto minuta quindi i kg comprendono anche la massa "grassa". Comunque il punto della mia situazione attuale è che alterno giorni in cui mangio poco, faccio colazione e solo un pasto di legumi/verdure senza condimento o altro, a giorni in cui magari per una festa, pranzo tra amici o contesti simili, perdo il controllo e sembro non riuscire a fermarmi, sarei capace di mangiare di tutto, dicendomi "tanto ormai, poi recuperi" e ritorno al deficit calorico, anche se aver esagerato mi fa stare male psicologicamente non vomito o roba simile.
Come si può considerare questa mia situazione? È un disturbo alimentare?
Grazie e cordiali saluti.
Vorrei avere gentilmente un parere su una situazione che oramai mi coinvolge da tempo.
Sono alta circa 1.67 e oscillo tra i 48/49kg, nel vedermi tutti mi dicono che sono magra mentre io mi vedo "normale" anzi non mi dispiacerebbe avere qualche kg in meno perché ho l'ossatura molto minuta quindi i kg comprendono anche la massa "grassa". Comunque il punto della mia situazione attuale è che alterno giorni in cui mangio poco, faccio colazione e solo un pasto di legumi/verdure senza condimento o altro, a giorni in cui magari per una festa, pranzo tra amici o contesti simili, perdo il controllo e sembro non riuscire a fermarmi, sarei capace di mangiare di tutto, dicendomi "tanto ormai, poi recuperi" e ritorno al deficit calorico, anche se aver esagerato mi fa stare male psicologicamente non vomito o roba simile.
Come si può considerare questa mia situazione? È un disturbo alimentare?
Grazie e cordiali saluti.
Buongiorno
per darle una risposta bisognerebbe avere una raccolta dettagliata di ciò che mangia in 7-10 gg. Alternare giorni stretti a giorni più larghi non è sbagliato a priori, dipende da come , quando e quanto. Credo abbia bisogno di confrontarsi con un dietologo che possa aiutarla a capire cose le sta accadendo.
Buona salute
per darle una risposta bisognerebbe avere una raccolta dettagliata di ciò che mangia in 7-10 gg. Alternare giorni stretti a giorni più larghi non è sbagliato a priori, dipende da come , quando e quanto. Credo abbia bisogno di confrontarsi con un dietologo che possa aiutarla a capire cose le sta accadendo.
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buongiorno..
non lo chiamerei disturbo del comportamento alimentare, se lo fai senza premeditazione..in caso contrario io proverei una visita sinergica con uno psicologo ed un dietologo per avere una consulenza dettagliata e su misura per te!
non lo chiamerei disturbo del comportamento alimentare, se lo fai senza premeditazione..in caso contrario io proverei una visita sinergica con uno psicologo ed un dietologo per avere una consulenza dettagliata e su misura per te!
Credo che lei sia una persona intelligente ed ha gia' compreso qual'e' il suo problema, la invito a trovare un'associazione che le dia una mano. Parlare con altri che hanno i suoi stesdi problemi la puo' aiutare molto.
Quello che descrivi somiglia a un comportamento alimentare disordinato, con oscillazioni tra restrizione e episodi di perdita di controllo. Non significa necessariamente che tu abbia un disturbo alimentare diagnosticabile, ma questi schemi possono diventare problematici nel tempo, soprattutto per il benessere fisico e mentale.
Perché succede?
Alternare giorni di restrizione con momenti di abbuffata può essere una risposta del corpo alla privazione: più lo privi di energia e varietà, più tenderà a compensare quando ne ha l’occasione. Questo crea un circolo vizioso che alimenta il senso di colpa e il bisogno di “recuperare”.
Cosa puoi fare?
Stabilire un’alimentazione più equilibrata, senza giorni di “recupero” e senza eccessive restrizioni
Lavorare sulla percezione corporea, perché il modo in cui ti vedi sembra diverso da come ti vedono gli altri
Affrontare il senso di colpa legato al cibo, magari con l’aiuto di un professionista se senti che ti sta condizionando troppo
Se questa situazione ti crea disagio, parlarne con un nutrizionista o uno psicologo esperto di comportamento alimentare potrebbe aiutarti a ritrovare un equilibrio più sereno con il cibo.
Perché succede?
Alternare giorni di restrizione con momenti di abbuffata può essere una risposta del corpo alla privazione: più lo privi di energia e varietà, più tenderà a compensare quando ne ha l’occasione. Questo crea un circolo vizioso che alimenta il senso di colpa e il bisogno di “recuperare”.
Cosa puoi fare?
Stabilire un’alimentazione più equilibrata, senza giorni di “recupero” e senza eccessive restrizioni
Lavorare sulla percezione corporea, perché il modo in cui ti vedi sembra diverso da come ti vedono gli altri
Affrontare il senso di colpa legato al cibo, magari con l’aiuto di un professionista se senti che ti sta condizionando troppo
Se questa situazione ti crea disagio, parlarne con un nutrizionista o uno psicologo esperto di comportamento alimentare potrebbe aiutarti a ritrovare un equilibrio più sereno con il cibo.
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