Salve soffro di spina calcaneare da sei mesi ho fatto infiltrazioni di cortisone ma senza risultato

15 risposte
Salve soffro di spina calcaneare da sei mesi ho fatto infiltrazioni di cortisone ma senza risultato poi ho fatto tre sedute d'onda d'urto ma senza risultato cosa mi consigliate?
Dott. Giovanni Portaluri
Anestesista, Medico estetico
Brindisi
tre sedute di onde d'urto mi sembrano un po' poche. Provi a sentire un ortopedico che sicuramente le consiglierà una terapia farmacologica complementare adeguata.

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Dott. Mattia Coradazzi
Fisioterapista
Milano
Buongiorno, concordo che tre sedute di onde d'urto siano poche; detto questo posso consigliarle di farsi vedere da un fisioterapista per tentare un approccio conservativo. L'utilizzo di plantari può aiutarla nel scaricare meglio il peso nell'approccio plantare, inoltre può fare qualche esercizio di stretching del tendine d'Achille ed esercizi di rilascio della fascia plantare (far scorrere una bottiglietta d'acqua fredda sulla pianta del piede). Esercizi mirati nella gestione del dolore e nel migliorare le forze di carico. Nel frattempo eviti di correre, saltare e fare tutti quelle attività che peggiorano la sintomatologia. Saluti
Dott.ssa Rita Ciaravola
Fisioterapista, Posturologo
Lainate
buongiorno, le suggerisco di fare una valutazione da un fisioterapista posturologo per capire da dove deriva la sofferenza di quel tendine valutandolo sia in statica che in dinamica. dopodichè potrà suggerirle un approccio conservativo fisioterapico oppure mandarlo da un podologo per confezionare un plantare ad hoc per la sua problematica.
saluti
Dr. Alessio Facchini
Fisioterapista, Osteopata
Novara
Buongiorno. Probabilmente il trattamento con onde d’urto non è stato integrato da quello manuale del fisioterapista e da un programma di esercizi di allungamento della fascia plantare. Le consiglio di muoversi in questa direzione! Cordiali saluti
Dott. Giacomo Ghelardini
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Empoli
Salve, in questi casi è sicuramente presente una concausa posturale o funzionale che crea il sovraccarico dei tessuti a livello plantare. La cosa più giusta è fare una valutazione da un Osteopata-Fisioterapista e capire quali aspetti condizionano la sua situazione.
cordiali saluti
Dott. Gianluca Rattenni
Fisioterapista
Albenga
Buongiorno, oltre alle infiltrazioni e alla terapia ad onde d'urto, valuterei una valutazione postulare prendendo in esame la muscolare intrinseca ed estrinseca del piede. Rimango a disposizione, buona giornata
Dr. Lorenzo Masciocchi
Fisioterapista, Massofisioterapista
Roma
Salve, forse sarebbe meglio effettuare qualche altra seduta di onde d'urto ed esercizi propriocettivi. Valutare anche l'utilizzo di un plantare.
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni.
Poterbbe contattarmi telefonicamente?
Senza impegno
Grazie

Cordialmente
Buongiorno, la situazione delle spine calcaneari purtroppo viene sempre raccontata un po’ più semplice di quello che è. Solitamente si dice che con le sedute di onde d’urto si va a distruggere la spina e si risolve ogni problema, purtroppo il nostro corpo non ragiona in maniera così semplice. E sopratutto bisogna tenere conto che le sedute di onde d’urto sono molto dolorose, ragione per cui continuare per troppe sedute può essere controproducente piuttosto che d’aiuto, alimentando un circolo di dolore che invece andrebbe interrotto. Per quanto riguarda le infiltrazioni di cortisone possono essere d’aiuto se fatte in un numero di 2-3, possono ridurre il dolore e permettere poi di eseguire esercizio di rinforzo della muscolatura della pianta del piede che rimane il trattamento di prima scelta per gli effetti che da sul lungo termine. Questo succede perchè se miglioriamo la salute dei tessuti su cui è presente la spina essi risentiranno meno della spina stessa, permettendo di tornare a vivere la sua vita e a compiere anche attività sportiva con il tempo. Oltre a ciò si può ipotizzare il cambio delle scarpe che utilizza e l’inserimento di una talloniera di gel acquistabile semplicemente al supermercato, non è necessario spendere centinaia di euro. L’effetto positivo dell’esercizio rimane il vero punto centrale di un percorso di gestione del dolore, solitamente si nota un miglioramento del sintomo fin dalle prime volte in cui si esegue. Le consiglio di cercare un fisioterapista che si occupi di esercizio terapeutico nella sua zona, se dovesse avere bisogno di consigli al riguardo si senta libero/a di scrivermi in privato e cercherò di darle delle indicazioni più precise e di consigliare dei colleghi nella sua zona se non conosce nessuno. Le auguro una buona giornata e una buona guarigione!
Dr. Giacomo Rabottini
Fisioterapista
San Giovanni Teatino
Purtroppo l'onda d'urto molto spesso non risolve questo problema. E' importante indagare la natura della patologia. E' difficile consigliarle una terapia adeguata senza avere tutte le informazioni anamnestiche e una valutazione fisioterapica ma per sommi capi le terapie più efficaci consistono in:
-svolgere regolarmente esercizi di stretching per il tendine di Achille e i muscoli della parte inferiore della gamba può aiutare a migliorare la flessibilità e ridurre la tensione sulla spina calcaneare. Esempi di esercizi includono lo stretching del tendine di Achille, lo stretching del polpaccio e il rullo per la fascia plantare.
- Rafforzare i muscoli del piede e della caviglia può contribuire a migliorare la stabilità e ridurre lo stress sulla spina calcaneare. Esercizi come le flessioni del piede, l'alzata sulle punte dei piedi e l'utilizzo di elastici per il piede possono essere utili.
- Utilizzare scarpe con un buon supporto plantare e ammortizzazione può ridurre la pressione sulla spina calcaneare durante la deambulazione. Evitare scarpe con tacchi alti e scegliere calzature confortevoli ed ergonomiche (soluzione che a breve termine puo' dare conforto)
- Mantenere un peso corporeo sano può ridurre il carico sulla spina calcaneare e alleviare la pressione sui piedi
Dott.ssa Anna Baldi
Fisioterapista, Posturologo
Sala Consilina
Salve, si accerti che il macchinario delle onde d'urto sia di alta intensità, le consiglio un numero massimo di sedute di 5-6, indirizzate non esclusivamente alla zona del tallone ma anche alla fascia plantare e al tendine d'achille.
Non utilizzi antinfiammatori prima delle sedute nè dopo per almeno 24 ore.
Abbia pazienza perchè spesso l'efficacia del trattamento ad onde d'urto è a lungo termine.
Supporti tale terapia con sedute di propriocezione e rieducazione posturale mirata all'appoggio del piede.
A sua disposizione.
Dott.ssa Anna Baldi
Dott.ssa Alessia Conforti
Fisioterapista
Bari
Salve. La questione della spina calcaneare è molto delicata. È una condizione patologica che affligge non solo molti sportivi, ma anche una grossa fetta della popolazione generale. Quando le terapie tradizionali non sono efficaci, consiglio di approcciarsi con metodi riabilitativi che possano guidare il soggetto al superamento del dolore attraverso la sua consapevolizzazione e concettualizzazione ( Riabilitazione neurocognitiva, RNC, e Pain Neuroscience Education, PNE). Se desidera approfondire la questione del superamento del dolore in questa specifica condizione patologica, le consiglio di prenotarsi il 12 novembre per un consulto tematico gratuito. Può trovare i dettagli sul mio profilo.
A disposizione,
Cordialità
Alessia C
Dr. Matteo Tonino
Fisioterapista, Posturologo
Roma
Gestione del carico, terapia manuale sui tessuti molli, esercizio terapeutico e plantare ortopedico con scarico sul retropiede sono strategie importanti. Può contattarmi per ulteriori spiegazioni e consulenze online.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Elisa Cotelli
Fisioterapista
Palazzolo sull'Oglio
Buongiorno, il mio consiglio è quello di continuare la fisioterapia per ridurre il dolore e lavorare sull'appoggio del piede, potrebbe essere utile anche un plantare ma di questo dovrebbe discuterne con il fisioterapista che l'ha in carica.
Le onde d'urto danno una stimolazione iniziale al tessuto e gli effetti si vedono anche nelle settimane successive.. qualora non dovesse migliorare si può sempre eseguire un secondo ciclo di onde d'urto.
Valutazione delle calzature e plantari. Oltre a ripetere il ciclo di onde d'urto

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