salve ho una abolizione della fisiologia lordosi cervicale ,modesti segni di discopatia degenerativa
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salve ho una abolizione della fisiologia lordosi cervicale ,modesti segni di discopatia degenerativa con lieve riduzione in altezza dei dischi che risultano lievemente ipotesi nella zona t2 per fenomeni disidratativi, c3c4 ernia discale mediana-paramediana sinistra, protusione discale mediana c6 c7 ,per postura negli anni scorretta facendo unghie e tatuaggi
mi provoca indurimento ,nausea e sbandamenti ultimamente si è aggiunto lacufene un sibillo che sento solamente quando muovo il collo in alcuni movimenti.
fatto esame vestibolare,audiometrico otorino ,vista, ecodopler al collo,rm cefalo, neurochirurgo, dentista di cui mi ha fatto mettere il byte per malocclusione e bruxismo, ortopedico che con alcuni movimenti abbiamo capito che il mio acufene che mi da sbandamento e dovuto dal collo e il trapezio che si irrigidisce
cosa devo fare per tornare a stare bene con il collo e non sentire più questo acufene e sbandamento potete aiutarmi?
mi provoca indurimento ,nausea e sbandamenti ultimamente si è aggiunto lacufene un sibillo che sento solamente quando muovo il collo in alcuni movimenti.
fatto esame vestibolare,audiometrico otorino ,vista, ecodopler al collo,rm cefalo, neurochirurgo, dentista di cui mi ha fatto mettere il byte per malocclusione e bruxismo, ortopedico che con alcuni movimenti abbiamo capito che il mio acufene che mi da sbandamento e dovuto dal collo e il trapezio che si irrigidisce
cosa devo fare per tornare a stare bene con il collo e non sentire più questo acufene e sbandamento potete aiutarmi?
Salve,
innanzitutto la ringrazio per aver condiviso così chiaramente la sua situazione, capisco quanto possa essere frustrante convivere con sintomi come sbandamenti, rigidità cervicale e acufene legato al movimento del collo, soprattutto dopo aver già consultato diversi specialisti.
Dalla descrizione e dagli esami eseguiti, emerge un quadro di sofferenza cervicale cronica, legata a posture mantenute per anni (come nel lavoro da estetista e tatuatrice), con disfunzioni biomeccaniche che coinvolgono la colonna cervicale, i muscoli del collo e probabilmente anche le connessioni neurosensoriali tra collo, orecchio e sistema vestibolare.
Il fatto che l’acufene e lo sbandamento si attivino con alcuni movimenti del collo, e che lei avverta un netto coinvolgimento del trapezio e dei muscoli cervicali, fa pensare a un disturbo cervicogenico, cioè originato da disfunzioni meccaniche e neuromuscolari del rachide cervicale.
In questi casi, può essere molto utile un trattamento manuale specifico che:
Riduca le rigidità articolari cervicali profonde
Migliori la propriocezione (percepita come “equilibrio” e stabilità)
Rilasci la muscolatura in modo mirato, soprattutto il trapezio e i suboccipitali
Riequilibri il sistema neuro-muscolare senza forzature
La chiropratica – se applicata dopo un’attenta valutazione funzionale – può dare beneficio in molti casi simili, migliorando progressivamente i sintomi attraverso il recupero della mobilità e la riduzione delle interferenze meccaniche sul sistema nervoso.
La cosa più importante è che il percorso sia graduale, rispettoso dei suoi tempi di guarigione e integrato con esercizi personalizzati. Molte persone che seguono questo tipo di approccio riferiscono un miglioramento anche dell’acufene legato al movimento.
Sono a disposizione per aiutarla a costruire un percorso su misura per tornare a stare bene.
Un caro saluto,
Dr. Filippo Gargiulo
innanzitutto la ringrazio per aver condiviso così chiaramente la sua situazione, capisco quanto possa essere frustrante convivere con sintomi come sbandamenti, rigidità cervicale e acufene legato al movimento del collo, soprattutto dopo aver già consultato diversi specialisti.
Dalla descrizione e dagli esami eseguiti, emerge un quadro di sofferenza cervicale cronica, legata a posture mantenute per anni (come nel lavoro da estetista e tatuatrice), con disfunzioni biomeccaniche che coinvolgono la colonna cervicale, i muscoli del collo e probabilmente anche le connessioni neurosensoriali tra collo, orecchio e sistema vestibolare.
Il fatto che l’acufene e lo sbandamento si attivino con alcuni movimenti del collo, e che lei avverta un netto coinvolgimento del trapezio e dei muscoli cervicali, fa pensare a un disturbo cervicogenico, cioè originato da disfunzioni meccaniche e neuromuscolari del rachide cervicale.
In questi casi, può essere molto utile un trattamento manuale specifico che:
Riduca le rigidità articolari cervicali profonde
Migliori la propriocezione (percepita come “equilibrio” e stabilità)
Rilasci la muscolatura in modo mirato, soprattutto il trapezio e i suboccipitali
Riequilibri il sistema neuro-muscolare senza forzature
La chiropratica – se applicata dopo un’attenta valutazione funzionale – può dare beneficio in molti casi simili, migliorando progressivamente i sintomi attraverso il recupero della mobilità e la riduzione delle interferenze meccaniche sul sistema nervoso.
La cosa più importante è che il percorso sia graduale, rispettoso dei suoi tempi di guarigione e integrato con esercizi personalizzati. Molte persone che seguono questo tipo di approccio riferiscono un miglioramento anche dell’acufene legato al movimento.
Sono a disposizione per aiutarla a costruire un percorso su misura per tornare a stare bene.
Un caro saluto,
Dr. Filippo Gargiulo
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Salve,
la ringrazio per la descrizione accurata: da quello che scrive, è evidente che il suo è un quadro complesso, ma non senza soluzioni. I sintomi che riferisce – indurimento cervicale, sbandamenti, nausea e acufene in movimento – sono molto comuni nei casi in cui sia presente una disfunzione cervicale cronica, spesso aggravata da alterazioni posturali legate alla professione (come stare per ore in posizione flessa lavorando su unghie o tatuaggi).
Il fatto che abbia già fatto tutti gli accertamenti (neurologici, otorino, esami vascolari, odontoiatrici, etc.) è fondamentale per escludere patologie gravi. A questo punto, come ha già intuito anche l’ortopedico, siamo con tutta probabilità di fronte a un disturbo somato-sensoriale cervicale con coinvolgimento muscolare (soprattutto del trapezio, elevatore della scapola e suboccipitali), spesso collegato a malocclusione e disfunzioni dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare).
Cosa può aiutarla concretamente:
Un trattamento chiropratico mirato alla colonna cervicale con tecniche dolci, senza forzature, per recuperare la mobilità articolare, ridurre la tensione muscolare profonda e migliorare la postura;
Un lavoro integrato su muscoli accessori della respirazione e del collo, con attenzione specifica a postura e ergonomia lavorativa;
In parallelo, è utile mantenere il bite notturno se il dentista ha rilevato bruxismo o malocclusione, in quanto i disturbi dell’ATM possono amplificare i sintomi cervicali.
Il mio consiglio è di rivolgersi a un chiropratico qualificato con esperienza specifica in problematiche cervico-cranio-mandibolari, che sappia integrare il trattamento anche con valutazione posturale globale. Le raccomando di verificare sempre che il professionista sia iscritto all’Associazione Italiana Chiropratici (AIC), per evitare trattamenti da figure non abilitate.
Con un approccio progressivo e personalizzato, nella mia esperienza è possibile ottenere miglioramenti importanti già in 5-6 sedute, anche in casi come il suo che durano da anni.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
la ringrazio per la descrizione accurata: da quello che scrive, è evidente che il suo è un quadro complesso, ma non senza soluzioni. I sintomi che riferisce – indurimento cervicale, sbandamenti, nausea e acufene in movimento – sono molto comuni nei casi in cui sia presente una disfunzione cervicale cronica, spesso aggravata da alterazioni posturali legate alla professione (come stare per ore in posizione flessa lavorando su unghie o tatuaggi).
Il fatto che abbia già fatto tutti gli accertamenti (neurologici, otorino, esami vascolari, odontoiatrici, etc.) è fondamentale per escludere patologie gravi. A questo punto, come ha già intuito anche l’ortopedico, siamo con tutta probabilità di fronte a un disturbo somato-sensoriale cervicale con coinvolgimento muscolare (soprattutto del trapezio, elevatore della scapola e suboccipitali), spesso collegato a malocclusione e disfunzioni dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare).
Cosa può aiutarla concretamente:
Un trattamento chiropratico mirato alla colonna cervicale con tecniche dolci, senza forzature, per recuperare la mobilità articolare, ridurre la tensione muscolare profonda e migliorare la postura;
Un lavoro integrato su muscoli accessori della respirazione e del collo, con attenzione specifica a postura e ergonomia lavorativa;
In parallelo, è utile mantenere il bite notturno se il dentista ha rilevato bruxismo o malocclusione, in quanto i disturbi dell’ATM possono amplificare i sintomi cervicali.
Il mio consiglio è di rivolgersi a un chiropratico qualificato con esperienza specifica in problematiche cervico-cranio-mandibolari, che sappia integrare il trattamento anche con valutazione posturale globale. Le raccomando di verificare sempre che il professionista sia iscritto all’Associazione Italiana Chiropratici (AIC), per evitare trattamenti da figure non abilitate.
Con un approccio progressivo e personalizzato, nella mia esperienza è possibile ottenere miglioramenti importanti già in 5-6 sedute, anche in casi come il suo che durano da anni.
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Buongiorno, tutti i problemi che descrive potrebbero essere analizzati, valutati e corretti da un dottore in chiropratica. A disposizione, cordiali saluti
se l acufene è di tipo miotensivo come dice l ortopedico con 2 / 3 visite osteopatiche e un buon programma chinesiologico si può risolvere del tutto
Salve, ha già fatto un percorso diagnostico molto completo (RM, otorino, visita neurochirurgica, ortopedica, dentista, ecc.), e questo è un ottimo punto di partenza. Dai sintomi e dai referti che descrive, ci troviamo davanti a una cervicalgia ricorrente con componenti degenerative e posturali, che provoca acufene cervicogenico (legato al rachide cervicale), sbandamenti (forse di tipo propriocettivo) e rigidità muscolare (trapezio in particolare). Questo è un quadro non raro, ma complesso. Per stare meglio serve un approccio combinato, che includa fisioterapia (specializzato in disordini muscoloscheletrici), modifiche ergonomiche al lavoro, esercizi quotidiani, gestione dello stress.
Salve, un lavoro osteopatico sui muscoli della masticazione e sul miglioramento del tratto cervicale possono ridurle se non risolverle la sintomatologia.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Le consiglio caldamente una valutazione osteopatica con un collega preparato!
Le auguro una pronta guarigione.
Dott.ssa Beatrice Saporito
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Dott.ssa Beatrice Saporito
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