Salve ho 46 anni e assumo da 1 anno Totalip e Ramilolo. Ho notato una diminuzione della viri

3 risposte
Salve ho 46 anni e assumo da 1 anno Totalip e Ramilolo . Ho notato una diminuzione della virilità. Cosa posso fare per migliorare? Grazie
Dott.ssa Lina Isardi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Firenze
Penso che sia opportuno che parli con il medico che le ha prescritto i farmaci e gli faccia presente il suo problema in modo da farsi consigliare se i suddetti farmaci possono dare l'effetto collaterale di cui parla ed eventualmente il medico deciderà come procedere. Buona serata . Dott. Lina Isardi

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Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve — grazie per la domanda, è un tema molto comune e importante. Di seguito le informazioni pratiche e le cose che può verificare subito.

Possibili cause della diminuzione della virilità

Farmaci: Totalip è una statina (atorvastatina) e Ramilolo è una combinazione che contiene ramipril (e in alcune formulazioni anche bisoprololo). Alcuni farmaci antipertensivi e alcuni beta-bloccanti possono associarsi a disturbi della sfera sessuale; le statine in generale non sembrano aumentare il rischio di disfunzione erettile e in alcuni studi possono perfino migliorare la funzione erettile.
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Problemi vascolari o metabolici: ipertensione, colesterolo alto, diabete e aterosclerosi possono ridurre il flusso sanguigno penieno.

Fattori ormonali: un calo di testosterone (o alterazioni tiroidee, prolattina), se presenti, può ridurre desiderio ed erezione.

Fattori psicologici: stress, ansia, depressione o difficoltà relazionali spesso giocano un ruolo importante, soprattutto se il problema è progressivo o intermittente.

Stile di vita: fumo, eccesso di alcool, sedentarietà, sovrappeso e sonno scarso peggiorano la funzione sessuale.

Cosa fare subito (pragmatico e non invasivo)

Parli con il medico curante o il cardiologo prima di modificare o sospendere qualsiasi farmaco. È importante valutare se è possibile cambiare classe/posologia (alcuni antipertensivi impattano meno sulla funzione sessuale).
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Chieda degli esami di primo livello: esami del sangue con glicemia, profilo lipidico, creatinina, transaminasi e — se indicato — dosaggio del testosterone totale (mattina), TSH e prolattina. Questi aiutano a escludere cause mediche trattabili.

Valuti modifiche dello stile di vita: attività fisica regolare, riduzione del peso se necessario, smettere di fumare, limitare alcool e migliorare la qualità del sonno.

Se la componente psicologica è presente (ansia da prestazione, stress, depressione, conflitti di coppia), un percorso psicoterapeutico/sessuologico può essere molto utile insieme agli interventi medici.

Se indicato dopo valutazione cardiologica, esistono trattamenti farmacologici (inibitori della PDE5 come sildenafil/tadalafil) o altre opzioni che un andrologo/urologo possono proporre. Non assumere questi farmaci senza aver fatto prima una valutazione medica, specialmente in presenza di patologie cardiache o di terapie con nitrati.

Quando rivolgersi a uno specialista
Se il problema persiste nonostante le semplici misure (settimane-mesi), se è comparso subito dopo l’inizio di un farmaco o se è associato a dolore, perdita di sensibilità, o altri sintomi sistemici, è opportuno fare un approfondimento con un andrologo/urologo o con il medico curante per una valutazione completa e per valutare eventuali cambi di terapia. Anche un confronto con uno psicoterapeuta/sessuologo può essere indicato quando la componente emotiva-relazionale è significativa.

In sintesi: la diminuzione della virilità può dipendere da più fattori — farmaci compresi — ma non tutte le terapie vanno sospese autonomamente. Le consiglio di parlarne con il suo medico per valutare esami ematici e l’eventuale revisione della terapia farmacologica, e di approfondire con uno specialista se il problema persiste.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Adriana Gaspari
Psicologo clinico, Sessuologo
Chieti
Gentilissimo , i farmaci purtroppo impattano negativamente sulla sessualita' , alcuni in maniera minore ad altri in maniera maggiore. Le consiglio caldamente di fare una visita urologica/ andrologica per accertarsi di altre possibili cause organiche( ormonali, tiroidee, ecc..) ai disturbi sessuali che riferisce. Deve inoltre far presente al medico specialista che lei sta assumendo dei farmaci per altri disturbi.
Resto a disposizione e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari

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