Salve Dottori, ho da poco compiuto 18 anni ed è da una anno a questa parte sto notando un grande cam

9 risposte
Salve Dottori, ho da poco compiuto 18 anni ed è da una anno a questa parte sto notando un grande cambiamento nel mio linguaggio, mi spiego meglio.
Non ho mai avuto difficoltà nel parlare, ho sempre scandito bene tutte le parole / lettere e non ho mai avuto episodi di balbuzie ma ultimamente mi succede.
La S la pronuncio male come se avessi la s moscia, raramente mi capita anche con la R, mi mangio le parole, ho episodi di balbuzie, ma quello che mi spaventa di più è che penso ad una cosa e ne dico un'altra.
Questa mattina dovevo dire alla cameriera se avrei pagato con carta o contanti, volevo pagare con carta e stavo pensando al dover pagare con la carta e le ho detto "contanti grazie " , è già il 3°/4° episodio che mi capita e, oltre a crearmi disagio psicologico mi preoccupa.
Vorrei specificare che soffro di ansia ma 1/2 anni fa il problema ansia era veramente importante e queste cose non mi succedevano, ora che sono "in fase di guarigione " e sto decisamente meglio mi succedono, per cui tendo ad escluderla come causa...
Vi ringrazio in anticipo
Dott.ssa Laura Manzini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Magenta
Buongiorno, prima di tutto mi sento di rassicurarti: i fenomeni che descrivi meritano attenzione, ma sono esplorabili e gestibili con un percorso mirato.
I cambiamenti nel linguaggio che hai notato, come la difficoltà nella pronuncia di alcune lettere (ad esempio la "S moscia"), gli episodi di balbuzie e il fatto che a volte dici una cosa diversa da quella che stai pensando, possono avere diverse origini. Anche se ti senti meglio rispetto al passato e il problema dell'ansia sembra più gestibile, è importante considerare che questa potrebbe avere ancora un ruolo, anche se in modo più sottile. Allo stesso tempo, bisogna prendere in esame altre possibili cause, come lo stress latente, l'affaticamento cognitivo o persino cambiamenti fisiologici legati alla maturazione neurologica, dato che a 18 anni il cervello sta ancora completando il suo sviluppo, in particolare nelle aree prefrontali responsabili di alcune funzioni cognitive fondamentali.
È importante anche valutare eventuali fattori neurologici o disfunzioni specifiche nelle connessioni cerebrali tra le aree deputate al linguaggio, come l’area di Broca e di Wernicke. Sebbene sia meno probabile, una consulenza neurologica potrebbe essere utile per escludere eventuali cause organiche.
Un altro elemento da considerare è che, superata una fase acuta di ansia, il cervello potrebbe rilasciare tensioni in modi inaspettati, ad esempio attraverso difficoltà linguistiche o lapsus, come meccanismo di compensazione.
Per affrontare al meglio questa situazione ti consiglio di considerare alcune azioni. Prima di tutto, una valutazione neuropsicologica/neurologica per escludere cause organiche e, in parallelo, una consulenza logopedica per verificare se ci siano aspetti funzionali nel tuo modo di parlare che possano essere migliorati. Un logopedista può fornirti esercizi pratici per gestire la pronuncia e potenziare la fluidità del linguaggio.
Sarebbe inoltre utile continuare un percorso psicologico per esplorare se eventuali emozioni o conflitti inconsci possano contribuire ai sintomi. Un approccio psicoterapeutico adleriano, in particolare, potrebbe aiutarti a comprendere il significato più profondo di questi cambiamenti nel contesto del passaggio all’età adulta e a rafforzare la connessione tra pensiero e linguaggio.
A questo si possono aggiungere tecniche neuroscientifiche come il neurofeedback, che possono migliorare il controllo delle funzioni cognitive e linguistiche, e strategie di mindfulness per rallentare i pensieri e sincronizzarli meglio con l’espressione verbale.
Infine, prova ad osservare e tenere nota in quali contesti o momenti specifici si verificano gli episodi che descrivi, così da identificare eventuali pattern o trigger specifici.
Il fenomeno che hai riportato, ovvero il dire una cosa diversa da quella che si sta pensando, è noto come parafasia. Se accade occasionalmente, è spesso innocuo, ma episodi frequenti meritano una maggiore attenzione per individuare eventuali correlazioni con fattori psicologici o neurologici.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti o per aiutarti a individuare i professionisti più adatti alla tua situazione.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Valentina Tramacere
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Treviso
Buongiorno, la sua preoccupazione é comprensibile ed è positivo che lei stia prestando attenzione a questi cambiamenti. È importante esaminare questi sintomi con cura per capire da dove provengano.
Il fatto che stai vivendo episodi di difficoltà nel linguaggio, come la pronuncia alterata di alcune lettere, piccoli episodi di balbuzie o lo scambio involontario di parole, può essere collegato a diversi fattori. Nonostante lei stia meglio con l’ansia rispetto al passato, questa può manifestarsi in modi diversi e talvolta, anche durante una fase di miglioramento.
Altre possibili cause potrebbero essere stress, stanchezza, affaticamento e ulteriori fattori psicologici e neuropsicologici.
Comunque è sempre importante monitorare questi episodi e condividere le sue esperienze con uno specialista che la aiuterà a fare chiarezza e a trovare una soluzione adeguata. Il suo benessere è una priorità e chiedere aiuto è un passo fondamentale nella direzione giusta.
Dott.ssa Greta Tuci
Psicologo, Neuropsicologo, Terapeuta
Brescia
Salve ho letto attentamente il tuo disagio, consiglio un I colloquio per poter avere una panorama piu chiaro e vedere se questo disagio e solo psicologico o ce qualche evento nel nel passato che causa tutto questo.
Dott.ssa Giulia Zucchini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Trieste
Salve, ne ha parlato col suo medico?? Io procederei con tutte le analisi mediche del caso, per poi procedere con un percorso terapico se dalle analisi non risulta nulla. Buona giornata.
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Salve, capisco la tua preoccupazione. Gli episodi che descrivi, come difficoltà nella pronuncia o nel formulare correttamente le frasi, potrebbero essere legati a fattori psicologici come lo stress o un momento di disorientamento mentale. Anche se hai migliorato la gestione dell’ansia, il cervello può reagire a un accumulo di stress o tensione in modi diversi, come nel tuo caso. La psicoterapia breve strategica potrebbe essere utile per esplorare il significato di questi episodi e aiutarti a gestirli. È possibile che il corpo stia ancora elaborando emozioni o stress, e con il supporto adeguato potresti ritrovare una maggiore fluidità nel linguaggio. Se la situazione persiste o peggiora, ti consiglio di consultare uno specialista che possa valutare in modo più approfondito la tua condizione.
Dott.ssa Flavia Maria Longo
Neuropsicologo, Psicologo clinico, Psicologo
Napoli
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Quello che descrivi merita attenzione, ed è comprensibile che questi episodi possano causarti disagio e preoccupazione. I cambiamenti nel linguaggio e nella comunicazione, come quelli che hai descritto, possono avere diverse cause, legate a fattori psicologici, neurologici o cognitivi, e richiedono una valutazione approfondita per comprenderne l’origine.

Come neuropsicologa, posso aiutarti ad approfondire la situazione, valutando insieme le possibili cause e individuando strategie o percorsi specifici per affrontare il problema. Ti invito a fissare una consulenza con me: sarà un’occasione per esplorare in modo più dettagliato ciò che stai vivendo e trovare le risposte che cerchi.

Se desideri, contattami per concordare un appuntamento. Sono qui per supportarti.
Dott.ssa Maria Provenzale
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Casalnuovo di Napoli
Buonasera, la balbuzie è proprio un sintomo d'ansia e ti sta dicendo che, sì, ci sono dei miglioramenti, ma non escludere che possa manifestarsi diversamente e nuovamente! Non so che terapia stai seguendo ma ti consiglio di continuare a lavorarci, sia con supporto farmacologico che psicoterapico, visto l imbarazzo che provi quando quest'ansia si evidenzia nella comunicazione e nella interazione sociale.
Dott.ssa Maria Celeste Schifano
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Castro
Salve, molto spesso le balbuzie sono attribuite proprio a disturbi d'ansia quindi le sconsiglierei di escluderlo del tutto. Piuttosto le direi, se non lo sta già facendo, di riprendere o intraprendere un percorso di psicoterapia in modo tale da capire effettivamente da dove scaturisce tale difficoltà.
Le dico ciò in quanto mi sembra troppo giovane per ipotizzare possibili deficit del linguaggio riconducibili a lesioni neurologiche.
Rimango a disposizione e spero di esserle stata d'aiuto.
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Buongiorno,
quello che descrive è comprensibilmente preoccupante, ma da quanto racconta non ci sono elementi che facciano pensare a un problema neurologico grave. I cambiamenti nel linguaggio e nella pronuncia, come la “s moscia”, gli episodi di balbuzie o di confusione tra parole, possono comparire anche in giovani adulti in contesti di stress, stanchezza, o cambiamenti cognitivi e emotivi legati all’età. È interessante notare, come lei stesso dice, che questo accade mentre il suo livello di ansia è migliorato: può sembrare paradossale, ma a volte quando una persona riduce il controllo ansioso costante, emergono fenomeni più sottili legati alla concentrazione, all’attenzione o al carico cognitivo quotidiano.

Gli episodi di “dire una cosa pensando a un’altra” sono spesso legati a distrazioni, affaticamento mentale o a momenti di sovrapposizione tra pensiero e parola, e non indicano necessariamente una patologia. Tuttavia, se notasse un peggioramento rapido, comparsa di altri sintomi (come difficoltà a deglutire, debolezza, disturbi della vista, episodi di confusione più frequenti) sarebbe opportuno parlarne con un medico per un controllo più approfondito.

In questo momento, può essere utile monitorare gli episodi, annotare quando accadono e in quali condizioni, così da avere informazioni utili se dovesse consultare un professionista. Nel frattempo, mantenere abitudini di sonno regolare, pause mentali e tecniche di rilassamento possono ridurre la frequenza di questi episodi legati a stanchezza o concentrazione.

Un caro saluto, resto a disposizione se desidera strategie pratiche per ridurre il disagio e recuperare sicurezza nel linguaggio quotidiano.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.