Salve, da più di una settimana avverto dei sintomi strani: Prurito nella zona perianale(quasi brucio

6 risposte
Salve, da più di una settimana avverto dei sintomi strani: Prurito nella zona perianale(quasi bruciore), tanta aria, sensazione di incompleta liberazione intestinale e pochi risultati in bagno (spesso piccole quantità di feci molle), ho anche notato delle piccole quantità di muco.
Essendo uno studente fuorisede, l'università mi prende tanto tempo, energia e costi vari, ho contattato il mio medico di famiglia, il quale mi ha consigliato di intervenire prendendo dei fermenti lattici, lavando la zona tre volte al giorno con un detergente lenitivo adatto e facendo dei piccoli clisteri.
In questa settimana la situazione si è allievata ma non è comunque passata del tutto, continuo a fare un pò di aria, il bruciore si fa sentire se manco il lavaggio con il detergente e le feci continuano ad essere molli, anche se non mi sembra di vedere muco.
Oggi ho riscontrato una piccola sfumatura di sangue nella carta igienica, quindi mi sono un pò allarmato. Chiedo un parere medico e dei consigli su cosa fare nei prossimi giorni.-
..prima di darle qualsiasi consiglio il suo medico di famiglia dovrebbe visitarla per capire qual è la problematica..o comunque inviarla da specialista per eseguire valutazione proctologica..

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Gentile Signore,
alla luce dei sintomi da Lei descritti mi sembra che potrebbe avere una patologia da colon irritabile e una infiammazione ano-perianale da definire. Suggerirei una visita chirurgica in modo da fare una buona anamnesi e un buoan esame dell'addome e consensualmente visita proctologica e anoscopia .
A disposizione
Concordo con i colleghi, sono necessarie una visita proctologica e un’anoscopia. Eventualmente associare una colonscopia.
Credo che una buona visita da un gastroenterologo le consigliera terapia ed eventualmente una colonscopia
Buongiorno,
innanzitutto non si allarmi prima di sapere quale è il problema.
Seconda cosa, faccia nella città dove studia una visita proctologica con anoscopia. Eventualmente il proctologo le darà indicazioni riguardo ad eseguire, se necessario, una colonscopia e una visita gastroenterologica.
Direi no clisteri, ma adeguata idratazione e se vuole può proseguire con i fermenti lattici.
Gentile paziente, la sua condizione clinica descrive quello che abitualmente definiamo "ano umido", una condizione d prolasso mucoso emorroidario interno con erosione e sofferenza dello strato epiteliale più superficiale della mucosa dell'ano retto e che porta ad un deficit di produzione di muco dalla mucosa prolassata e che nel retto basso non collabisce e chiude bene il retto per via della presenza di grosse varici ano-rettali interne o di 1° grado (emorroidi di 1° grado) e che lasciano scolare il muco carico di batteri dei tratti del retto-sigma più alti. Io sono specialista proctologo, Urologo presso l'Università Tor Vergata di Roma. Inoltre ho svariate specializzazioni Chirurgiche (che mi hanno portato a coltivare una terapia ambulatoriale efficace per ogni paziente) con una casistica clinica di estremo interesse per la sua efficacia nell'ano umido, nella prostatite, nel recupero del buon trofismo mucoso del retto. La mia visione è oggi molto aggiornata grazie all'impiego dei fattori di accrescimento cellulare per la loro grande efficacia terapeutica.L'esito dell'ano umido è di prurito ed arrossamento dell'anoderma a causa dei batteri presenti nel muco che scola dal retto-sigma, mancando invece produzione di muco nel retto basso per la patologia emorroidaria,. Negli ultimi anni si sono sempre più sviluppati ed approfonditi in Italia gli studi sui fattori di crescita nella malattia emorroidale. Le nuove scoperte e la conoscenza dell’importanza e del ruolo di questi fattori ha creato un crescente interesse per un loro possibile utilizzo terapeutico. Il termine “fattore di crescita” (spesso usato nella forma inglese “growth factor” – G.F.- o con il termine generico di “ormone della crescita”) si riferisce a proteine capaci di stimolare la proliferazione e la differenziazione cellulare.Da oltre 14 anni guarisco stabilmente le prostatiti acute e croniche grazie ad una accurata diagnosi capace di rivolgersi tridimensionalmente a 360° nel bacino pelvico e con l'aiuto e per mezzo dei fattori di accrescimento cellulare (che peraltro sono anche, per antonomasia, le proteine antibiotiche più forti in natura!).Essi stimolano lo stato di benessere della mucosa, il suo trofismo, consentendo di recuperare la produzione dell'indispensabile muco: esso è costituito da una glicoproteina nota come mucina. La mucina rappresenta il principale componente del prodotto di secrezione dei tessuti epiteliali del tratto respiratorio, gastrointestinale e genitale, e che ha il compito di lubrificare i tessuti e proteggerli da agenti chimici e batterici. La viscosità della mucina è legata alla glicosilazione della proteina, che rende la molecola altamente idrofila. A livello dello stomaco, la mucina forma ad esempio un denso gel protettivo che riveste la mucosa gastrica, impedendo che questa venga danneggiata dall’acido cloridrico prodotto dalle cellule parietali. Invece nel retto nel suo caso, a causa delle emorroidi non è presente quasi affatto il gel mucoso protettivo e vi è discontinuità del reticolato mucoso fatto dalle proteine di mucina che assicurerebbe al retto la sua funzione di "scivolo delle feci" durante l'evacuazione. Sappiamo bene che se viene meno questa produzione, a causa dell'usura delle ghiandole mucipare superficiali del retto, verrà meno la difesa anche dagli agenti batterici dal retto verso l'anoderma, mediata dalle vie linfatiche comunicanti coi vasi venosi dilatati e sfiancati per la malattia emorroidale. Da quì la costante irritazione del muco del tratto alto del retto-sigma che addirittura scivola sui suoi indumenti intimi. E' dunque indispensabile una visita proctologica per una seria terapia delle cause anatomiche di tale fastidioso disturbo e delle sue emorroidi interne. Cordiali saluti. Dott. Marco Cosimi

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