Salve da 2 anni dopo un incidente e dopo un cambiamento normale (familiare)che ho avuto nella mia vi

15 risposte
Salve da 2 anni dopo un incidente e dopo un cambiamento normale (familiare)che ho avuto nella mia vita ma che io ho fatto fatica ad accettare... ho avuto ansia e attacchi di panico, ora va meglio li ho compresi senza terapia,ma il sintomo più brutto che ancora io a volte ci penso e dico e se mi viene quel sintomo e impazzisco è la depersonalizzazione che ebbi in un attacco di panico..( e a volte penso che se mi risuccede potrei farmi del male, perché non sono in me, però so che è frutto dell ansia ma kmq mi ha spaventata tanto e non solo che ho paura di perdere il controllo di me dopo quella sensazione brutta ). Non so come uscire da questa paura e perche accade
Buonasera. L'attacco di panico porta la paura della paura che può accrescere la sintomatologia rispetto a un nuovo episodio. Le consiglio un percorso psicologico in cui potrei seguirla, lavorando sulle sue emozioni e sulla sua autostima per comprendersi nel profondo e di conseguenza capire cosa realmente accade dentro di lei. Per qualsiasi informazioni su un primo colloquio mi contatti tranquillamente. Con affetto, Dott.ssa Danila Bardi

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Gentilissima, lei ha identificato in modo molto preciso l'esordio dei suoi sintomi e potrebbe essere importante partire da lì. Parla di un "incidente" cui si è sommato un altro evento di vita che, dal suo punto di vista, seppur lo descriva come "normale", sembra aver impattato in modo significativo. I sintomi con cui sta faticosamente convivendo potrebbero essere una reazione agli eventi cui ha fatto riferimento e potrebbero essere intesi come dei campanelli d'allarme che le indicano la necessità di fermarsi e prendersi cura di sé: li veda come delle chiavi d'accesso verso la vera origine della difficoltà che vive. Intanto, potrebbe concedersi una consulenza psicologica per meglio approfondire il suo vissuto e valutare quale sia lo strumento e il percorso migliore per lei. Un caro saluto
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Comprendo bene il suo timore. La sintomatologia ansiosa può avere varie manifestazioni di diversa intensità. Intraprendere un percorso terapeutico la potrà aiutare a capire le cause e soprattutto a gestire il suo malessere che oggi le sembra così spaventoso. La comprensione a cui é giunta senza terapia probabilmente, come vede, non é sufficiente ad aiutarla. Non esisti a rivolgersi ad un professionista, dandosi del tempo per conoscervi ed eventualmente valutare insieme le possibilità.
Gentile utente, la sua consapevolezza rispetto a quali possano essere le cause del suo malessere le sarà di di grande aiuto in un percorso psicologico. Per tanto visti i sui sintomi potrebbe essere utile per lei elaborare tali vissuti in un percorso di psicoterapia. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, grazie per aver condiviso qua la sua storia. In questo momento sembrano esserci molte questioni che forse, non sono ancora del tutto definite e risolte. Le consiglio di prendersi del tempo e dello spazio intraprendendo un percorso psicoterapeutico, in cui poter elaborare ciò che sente e prova, in modo prima da far chiarezza dentro di lei per comprendere meglio ciò che lè accaduto.
Saluti
Buona sera. La sua paura è di poter perdere il controllo quando il panico invece è proprio lo sfogo emotivo all'eccesso di controllo.
Ma nel suo sfogo non si diventa pazzi, non ci si fa del male, non si muore di attacco cardiaco etc. Il Panico non ha mai ucciso nessuno se non, per alcuni minuti, la nostra razionalità che comprime le emozioni ed ha paura a lasciare andare il controllo. Se si siede e si lascia andare senza temere ciò che descrive come depersonalizzazione allora senza paura l'ondata del panico avrà il suo sfogo, come ogni altra emozione incontenibile.

Per evitare frequenti attivazioni del panico si possono apprendere anche modalità respiratorie e di consapevolezza in stile Mindfulness non giudicante in termini di pericolosità iper ciò che sta per affacciarsi.

Rimango a disposizione per aiutarla. Dottor Gianpietro Rossi
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Buona sera, mi spiace per la sua situazione, la causa della depersonalizzazione che può essere sia una sintomo degli attacchi di panico che un disturbo specifico può avere le più svariate cause: spesso legate ad origini traumatiche, purtroppo senza conoscere nello specifico la sua storia non posso dirle di più, con i miei pazienti affronto tali sintomi con l'approccio psicotraumatologico dell'emdr. Le consiglio quindi un lavoro psicoterapico, nel quale può ricevere aiuto e rassicurazione. Resto a sua disposizione, un abbraccio.
Mi sembra di capire che il problema degli attacchi di panico non sia ancora del tutto risolto: lo potrebbe essere in tempi brevi, con una certo tipo di psicoterapia, togliendole anche le paure che ancora prova. L'altra questione che le dà problema è relativa ad un evento traumatico ed a un altro che lei definisce "normale", ma che, comunque, a lei ha dato, e probabilmente ancora le dà, sofferenza: anche per queste due problematiche credo abbia bisogno di un aiuto specialistico, nel primo caso per elaborare un trauma, il secondo è da descrivere meglio per adottare poi il dovuto intervento.
Gentilissima,
mi sembra che per lei il tema del controllo sia fondamentale. Averlo perso improvvisamente o sentire di poterlo perdere dà vita ad una grande sofferenza, ad ansia e paura. Posso immaginare che essere riuscita a fronteggiare gli attacchi di panico da sola per lei sia stato importante proprio per sentire di avere il controllo e gestire la difficoltà da sola. Tuttavia il cambiamento spaventa tutti e per quanto lei sia forte e abbia accettato quello che le è successo, parlarne con un esperto può aiutarla a riordinare tutto ciò che le è successo ed a prendersi cura con un supporto delle emozioni che tanto l'hanno scossa in questo periodo. Un colloquio conoscitivo potrebbe aiutarla a chiarirsi le idee. Rimango a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Giorgia Aiolfi
Cara utente spesso degli eventi che arrivano inaspettati nella nostra vita sono come fulmini che rompono qualcosa dentro. per definizione un evento inaspettato è un evento traumatico. lavorare col trauma, per esempio con la tecnica EMDR, può essere un buon modo per ritrovarsi, per elaborare un evento nelle sue parti emotive che a volte sono talmente forti che rimangono dentro di noi e ci fanno vivere momenti di panico e angoscia.
in attesa di un suo riscontro cordialmente Laghi S.
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente. dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Salve. Sarebbe importante provare a raccontare questi episodi di depersonalizzazione: anche se la diagnosi è una sola (che poi è tutta da discutere!), le sue manifestazioni sono molto soggettive... Sarebbe forse anche il caso di ridiscutere quelle certezze rispetto agli avvenimenti occorsi. Ci faccia un pensiero e nel caso si rivolga a un terapeuta della sua città, forse meglio uno psicoanalista: certi temi vale la pena di attraversarli. Cordialmente. Greta Tovaglieri
Mi dispiace sentire che stai affrontando queste difficoltà. È positivo che tu abbia avuto miglioramenti e che tu abbia compreso gli attacchi di panico senza terapia. La depersonalizzazione può essere spaventosa, ma è spesso collegata all'ansia. Potrebbe essere utile consultare uno psicologo o uno psichiatra per esplorare strategie specifiche per affrontare questa paura e per comprendere meglio le cause sottostanti. La parola chiave è la consapevolezza: capire cosa scatena questi pensieri può essere il primo passo per affrontarli in modo più efficace.
Dott.ssa Elisabetta Pati
Buonasera,
Sono dispiaciuta per tutto ciò che le è successo.
Il trauma dell'incidente potrebbe essere la causa scatenante delle sue problematiche: ansia e attacchi di panico ecc...
Sono sicura che rielaborando il trauma, potrebbero sparire gran parte dei suoi disturbi.
Sono disponibile ad aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara

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