Salve, come si cura l edema osseo dell osso spongioso del primo cuneiforme con al versante laterale

Dovrebbe usare il clodronato fiale o compresse per almeno un mese

Salve, la lesione di cui parla rientra nel capitolo delle fratture da stress (dette anche fratture da fatica) che sono lesioni parziali (o meno spesso complete) delle ossa come conseguenza di una incapacità dell’osso di resistere ed adattarsi a sollecitazioni troppo intense e ripetitive. Bisogna lasciare a riposo l'osso interessato, senza carico, fare terapia farmacologica che aiuti a tornare ad una situazione di normale densità ossea (come suggeriva la collega) e terapia fisica con campi magnetici, se non ci sono controindicazioni. Oggi esiste anche un nuovo macchinario con campi magnetici complessi che potrebbe aiutarla... ci sono anche altre terapie fisiche che potrebbero essere prescritte, ma dovrebbe essere valutato da un fisiatra. Quindi la strada è quella di eseguire una visita fisiatrica per avere un programma di recupero personalizzato. Cordiali saluti.

.Ci sono protocolli validati per la cura di queste forme: farmaci come il Clodronato e il Neridronato: in associazione con la Vitamina D; il trattamento deve essere condotto da medici esperti : Reumatologo ,Fisiatra. ad es, soprattutto per ciò che riguarda i dosaggi e la durata.
Carico ridotto, rieducazione propriocettiva, Campi Elettromagnetici pulsati a bassa frequenza

si tratta di ciò che spesso i radiologi chiamano EDEMA DELLA SPONGIOSA, spesso, ma non sempre di natura traumatica o da sovraccarico. Premesso che non è una patologia che si può curare da sè, gli specialisti più indicati sono il reumatologo, l'ortopedico e il fisiatra. La risonanza magnetica, di cui lei è già in possesso, è spesso sufficiente per impostare una terapia a base di Bifosfonati, (neridronato), Vit.D. Si è dimostrato utile anche il trattamento con Cemp (campi elettromagnetici pulsati). Il trattamento con bifosfonati prevede un controllo di alcuni parametri del sangue riguardanti il metabolismo del calcio, e va eseguito con cautela nei pazienti con problemi renali. Tenga conto che in alcuni casi più resistenti e gravi la terapia va fatta per infusione venosa lenta in ambiente ospedaliero, ma spesso è possibile farla a casa con semplici iniezioni intramuscolo. Naturalmente se ha dolore può assumere dei comuni antinfiammatori.