Prendo Xanax da oltre vent'anni
9
risposte
Prendo Xanax da oltre vent'anni. un mese fa ho dimezzato il dosaggio e ora mi ritrovo con stato d'ansia molto forte. cosa posso fare?
Buongiorno. Ad oggi è noto che il trattamento con ansiolitici è più efficace se affiancato ad una psicoterapia. Oltre ad un percorso psicoterapeutico, le consiglierei di consultare il suo psichiatra per eventuali modifiche alla farmacoterapia.
Saluti!
Saluti!
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno,
l'assunzione da sola di farmaci ansiolitici rischia di non essere sufficiente andando avanti e può portare ad un aggravamento del sintomo quando, giustamente, si decide di provare a ridurne la dose. Per questo motivo le consiglio di parlare con il suo medico per quanto riguarda il riequilibrio della dose e di affiancare all'assunzione del farmaco un percorso che possa aiutarla con i sintomi ansiogeni in maniera più efficace. In questo modo un volta ridotto il dosaggio avrebbe un supporto alternativo e più funzionale per gestire l'ansia.
Resto a disposizione per qualsiasi bisogno.
Buona giornata
Dott.ssa Ilaria Biasion
l'assunzione da sola di farmaci ansiolitici rischia di non essere sufficiente andando avanti e può portare ad un aggravamento del sintomo quando, giustamente, si decide di provare a ridurne la dose. Per questo motivo le consiglio di parlare con il suo medico per quanto riguarda il riequilibrio della dose e di affiancare all'assunzione del farmaco un percorso che possa aiutarla con i sintomi ansiogeni in maniera più efficace. In questo modo un volta ridotto il dosaggio avrebbe un supporto alternativo e più funzionale per gestire l'ansia.
Resto a disposizione per qualsiasi bisogno.
Buona giornata
Dott.ssa Ilaria Biasion
Per quanto riguarda l'esatto dosaggio, le consiglio di rivolgersi al medico di base o al medico che glielo ha prescritto. Qualsiasi aumento o riduzione della dose va concordato con lui.
Sarebbe inoltre opportuno valutare anche l'inizio di un percorso psicologico, dal momento che la sola assunzione dell'ansiolitico potrebbe non essere sufficiente per ridurre lo stato d'ansia.
Resto a disposizione, se necessario, anche online.
Saluti,
dott. Andrea de Lise
Sarebbe inoltre opportuno valutare anche l'inizio di un percorso psicologico, dal momento che la sola assunzione dell'ansiolitico potrebbe non essere sufficiente per ridurre lo stato d'ansia.
Resto a disposizione, se necessario, anche online.
Saluti,
dott. Andrea de Lise
Salve, ha mai fatto un percorso psicoterapeutico? È fortemente consigliato affiancare il percorso con il farmaco.
Saluti
Saluti
Gentile utente, le consiglio come prima cosa di rivolgere tali dubbi al suo medico curante o allo specialista che le ha prescritto lo xanax. E' sempre sconsigliabile modificare una terapia farmacologica in autonomia senza aver prima consultato un medico, poichè potrebbero emergere effetti collaterali non previsti, di cui invece lo specialista potrebbe preventivamente informarla.
Mi sento inoltre di consigliarle, qualora non fosse già in atto, di valutare anche l'inizio di un percorso psicologico. Ad oggi è infatti noto che il trattamento migliore per gli stati di ansia consiste nell'affiancare alla terapia farmacologica anche, appunto, un percorso con uno psicologo: tale percorso le permetterebbe di arrivare ad una gestione più funzionale del suo stato di ansia, al fine di migliorare la sua qualità di vita. Mi rendo conto che è difficile rispondere a tutti i suoi dubbi in queste poche righe, pertanto può contattarmi in privato qualora avesse bisogno di altre informazioni. Sono inoltre disponibile per colloqui, anche online. Cordiali saluti, Dott.ssa Asya Cappalli
Mi sento inoltre di consigliarle, qualora non fosse già in atto, di valutare anche l'inizio di un percorso psicologico. Ad oggi è infatti noto che il trattamento migliore per gli stati di ansia consiste nell'affiancare alla terapia farmacologica anche, appunto, un percorso con uno psicologo: tale percorso le permetterebbe di arrivare ad una gestione più funzionale del suo stato di ansia, al fine di migliorare la sua qualità di vita. Mi rendo conto che è difficile rispondere a tutti i suoi dubbi in queste poche righe, pertanto può contattarmi in privato qualora avesse bisogno di altre informazioni. Sono inoltre disponibile per colloqui, anche online. Cordiali saluti, Dott.ssa Asya Cappalli
Salve, la dipendenza psicologica da psicofarmaci può essere molto più forte di quella fisica, inoltre con il farmaco lei aveva eliminato soltanto il sintomo e non la causa in fatti appena dimezzato il farmaco, i sintomi ritornano.
Le consiglio di iniziare una psicoterapia al più presto.
Saluti
Le consiglio di iniziare una psicoterapia al più presto.
Saluti
Buongiorno,
Ridurre il dosaggio di Xanax dopo un lungo periodo di assunzione può certamente portare a sintomi di ansia intensa. Per gestire questa situazione, una terapia breve strategica potrebbe essere utile per affrontare l'ansia in modo mirato e per aiutare a stabilire nuove strategie di coping.
Le consiglio di consultare il suo medico per un monitoraggio attento e per discutere eventuali aggiustamenti nel piano di trattamento. È fondamentale un supporto professionale per facilitare un'ulteriore riduzione del farmaco e per gestire l'ansia residua in modo efficace.
Sono a disposizione per una consulenza e ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto,
Dott. Michele Scala
Ridurre il dosaggio di Xanax dopo un lungo periodo di assunzione può certamente portare a sintomi di ansia intensa. Per gestire questa situazione, una terapia breve strategica potrebbe essere utile per affrontare l'ansia in modo mirato e per aiutare a stabilire nuove strategie di coping.
Le consiglio di consultare il suo medico per un monitoraggio attento e per discutere eventuali aggiustamenti nel piano di trattamento. È fondamentale un supporto professionale per facilitare un'ulteriore riduzione del farmaco e per gestire l'ansia residua in modo efficace.
Sono a disposizione per una consulenza e ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto,
Dott. Michele Scala
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 75 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentilissimo/a
Dopo più di vent’anni in cui lo Xanax ha fatto parte della tua quotidianità, il corpo e anche la mente si sono inevitabilmente abituati alla sua presenza. E quando, all’improvviso, quel dosaggio viene ridotto, anche solo della metà, è come se qualcosa dentro andasse in allarme. L’ansia che sta provando adesso non è strana, anzi... è una delle reazioni più frequenti, perché il sistema nervoso si ritrova all’improvviso senza una protezione a cui si era affidato per tanto tempo.
Ridurre un farmaco come lo Xanax, dopo così tanti anni, non è qualcosa che si può affrontare in solitudine o improvvisando. Serve una guida, qualcuno che possa aiutarti a capire qual è il ritmo giusto per lei
Molte persone, quando provano a scalare da sole, si trovano proprio in questa situazione: travolte da sintomi che sembrano più forti di prima, con la sensazione di non avere più il controllo.
In questi casi, può essere utile anche fare un passo indietro, tornare al dosaggio che ti faceva stare meglio, e poi – con l’aiuto di uno psichiatra – iniziare una discesa molto più lenta, più dolce. E, in parallelo, lavorare anche su un altro fronte: quello emotivo, quello psicologico. Perché spesso, sotto l’ansia da sospensione, ci sono anche paure e tensioni più profonde, che lo Xanax ha silenziato a lungo. Rimetterle in movimento fa paura, ma può anche essere l’occasione per cominciare a liberarsene davvero, un po’ alla volta.
Se vuoi, io sono qui per accompagnarti in questo passaggio, per capire insieme come affrontare questo momento così delicato. Ci sono alternative, strumenti, percorsi che possono aiutarti a stare meglio, senza dover combattere da soli contro qualcosa a volta di più grande di noi.
Resto eventualmente a sua disposizione, può chiamarmi se lo ritiene opportuno.
Dott. Dario Papa.
Dopo più di vent’anni in cui lo Xanax ha fatto parte della tua quotidianità, il corpo e anche la mente si sono inevitabilmente abituati alla sua presenza. E quando, all’improvviso, quel dosaggio viene ridotto, anche solo della metà, è come se qualcosa dentro andasse in allarme. L’ansia che sta provando adesso non è strana, anzi... è una delle reazioni più frequenti, perché il sistema nervoso si ritrova all’improvviso senza una protezione a cui si era affidato per tanto tempo.
Ridurre un farmaco come lo Xanax, dopo così tanti anni, non è qualcosa che si può affrontare in solitudine o improvvisando. Serve una guida, qualcuno che possa aiutarti a capire qual è il ritmo giusto per lei
Molte persone, quando provano a scalare da sole, si trovano proprio in questa situazione: travolte da sintomi che sembrano più forti di prima, con la sensazione di non avere più il controllo.
In questi casi, può essere utile anche fare un passo indietro, tornare al dosaggio che ti faceva stare meglio, e poi – con l’aiuto di uno psichiatra – iniziare una discesa molto più lenta, più dolce. E, in parallelo, lavorare anche su un altro fronte: quello emotivo, quello psicologico. Perché spesso, sotto l’ansia da sospensione, ci sono anche paure e tensioni più profonde, che lo Xanax ha silenziato a lungo. Rimetterle in movimento fa paura, ma può anche essere l’occasione per cominciare a liberarsene davvero, un po’ alla volta.
Se vuoi, io sono qui per accompagnarti in questo passaggio, per capire insieme come affrontare questo momento così delicato. Ci sono alternative, strumenti, percorsi che possono aiutarti a stare meglio, senza dover combattere da soli contro qualcosa a volta di più grande di noi.
Resto eventualmente a sua disposizione, può chiamarmi se lo ritiene opportuno.
Dott. Dario Papa.
Capisco bene la sua difficoltà. Ridurre un farmaco come lo Xanax (benzodiazepina) dopo un uso così prolungato può provocare un’intensa reazione di ansia, perché il cervello si deve riabituare a funzionare senza l’effetto sedativo a cui era abituato per anni. Questo fenomeno è del tutto prevedibile e non significa che ci sia qualcosa di “sbagliato” in lei: è una conseguenza fisiologica del cambiamento del farmaco.
Il primo passo è contattare il medico o lo psichiatra che la segue. È importante che la riduzione del dosaggio sia graduale e monitorata, talvolta più lenta di quanto si pensi, per ridurre il rischio di ansia intensa, irritabilità, insonnia o altri sintomi di astinenza. Non bisogna improvvisare ulteriori riduzioni autonomamente.
Parallelamente, è utile adottare strategie non farmacologiche di gestione dell’ansia, che possono sostenere il recupero: esercizi di respirazione lenta e diaframmatica, rilassamento muscolare progressivo, brevi pause di mindfulness o camminate regolari, attività fisica moderata e costante. Questi strumenti aiutano il sistema nervoso a ridurre l’iperattivazione e a gestire meglio i picchi di ansia.
Resto a disposizione per un percorso di controllo e riduzione dello stato di ansia.
Saluti
Il primo passo è contattare il medico o lo psichiatra che la segue. È importante che la riduzione del dosaggio sia graduale e monitorata, talvolta più lenta di quanto si pensi, per ridurre il rischio di ansia intensa, irritabilità, insonnia o altri sintomi di astinenza. Non bisogna improvvisare ulteriori riduzioni autonomamente.
Parallelamente, è utile adottare strategie non farmacologiche di gestione dell’ansia, che possono sostenere il recupero: esercizi di respirazione lenta e diaframmatica, rilassamento muscolare progressivo, brevi pause di mindfulness o camminate regolari, attività fisica moderata e costante. Questi strumenti aiutano il sistema nervoso a ridurre l’iperattivazione e a gestire meglio i picchi di ansia.
Resto a disposizione per un percorso di controllo e riduzione dello stato di ansia.
Saluti
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.