Mio marito , 68 anni, ha subito una prostatecnomia radicale con intervento robotico con non importan

4 risposte
Mio marito , 68 anni, ha subito una prostatecnomia radicale con intervento robotico con non importanti conseguenze per quanto riguarda l'incontinenza
A sei mesi dall' intervento la ripresa dell' attività sessuale è "complicata" dalla scarsa erezione, (difficoltà già presente prima dell'intervento) e dalla fuoriuscita di liquido in fase iniziale di rapporto.
Di cosa,si può trattare e c è rimedio
Assume tadalafil a giorni alterni con pause e levitra in caso di rapporti.
Buongiorno c'è sicuramente un margine di ripresa funzionale occorre aspettare qualche tempo continuare la terapia. Come alternativa terapeutica ci sono le prostaglandine da iniettare direttamente nei corpi cavernosi oppure Qualora non ci sia una adeguata ripresa funzionale possibile valutare l'opportunità di posizionare una protesi idraulica. Oggi anche le protesi hanno raggiunto un elevatissimo grado di tecnologia
Cordiali saluti
Fabrizio Muzi

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Buonasera, come già detto dal collega sono varie le strategie terapeutiche per il deficit erettile post-operatorio, inoltre prima di poter parlare di insuccesso della terapia farmacologica occorre attendere almeno un periodo di 12-18 mesi dall’intervento. Ne parli naturalmente con il collega che ha operato suo marito per decidere insieme la terapia più adatta al caso. La saluto
Salve. Concordo pienamente con i colleghi, la farmacoterapia orale è solo il primo di un percorso terapeutico che può realizzarsi in diversi altri modi, esempio farmacoterapia intracavernosa, impianto protesico etc. Ne parli con il suo andrologo. Cordialmente
Buongiorno, esistono diversi centri che si occupano specificatamente della riabilitazione sessuale dei pazienti prostatectomizzati. Il percorso di riabilitazione potrebbe essere lungo e la terapia orale rappresenta solo una tra le alternetive terapeutiche. Si rivolga a uno di questi centri in modo da identificare il percorso per lei più adeguato.

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