La mia psichiatra mi ha sconsigliato la psicoterapia perchè ne divento dipendente, dato che in passa

16 risposte
La mia psichiatra mi ha sconsigliato la psicoterapia perchè ne divento dipendente, dato che in passato ne ho provate varie. Il punto è che io non ce la faccio ad affrontare la vita da sola.
Come glielo spiego?
Mi dispiace sentire che stai affrontando questa situazione difficile. Quando parli con la tua psichiatra, è importante essere aperto e onesto riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni. Spiega che ti senti insicura nell'affrontare la vita da sola e che hai bisogno di un supporto continuativo. Chiedi se ci sono alternative alla psicoterapia che potrebbero essere adatte a te, come gruppi di supporto o altre forme di terapia.
Potresti anche considerare di cercare una seconda opinione da un altro professionista della salute mentale. Un diverso punto di vista potrebbe offrirti nuove prospettive e suggerimenti su come affrontare la tua situazione. Nel frattempo, potresti cercare altre risorse di supporto per affrontare la vita quotidiana. Ad esempio, potresti considerare di coinvolgere amici o familiari di fiducia per avere un sostegno emotivo. Potresti anche esplorare attività che ti danno piacere e ti aiutano a gestire lo stress, come lo sport, l'arte o la meditazione.

Ricorda che ogni persona è diversa e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un'altra. È importante trovare un approccio che funzioni per te e che ti offra il supporto di cui hai bisogno. Se hai bisogno di ulteriori consigli o supporto, ti consiglio di parlare con un professionista della salute mentale che può offrirti una consulenza personalizzata.
Dr. Roberto Prattichizzo

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Carissimo il consiglio della psichiatra è assolutamente errato, credo invece che un percorso fatto bene in cui creare un'ottima alleanza terapeutica sia necessario per superare le difficoltà che ancora persistono. Il problema credo sia che ancora non ha trovato uno/a psicoterapeuta brava con cui sia entrato in sintonia. Se lo desidera mi può contattare. La ringrazio. Dott.ssa Colantoni Antonella
Gentile,
Credo che un percorso di supporto psicologico o terapeutico possa aiutare la persona in un momento di empasse… spesso la terapia farmacologica da sola non basta.
È importante affidarsi ad un professionista, ma altrettanto importante è scegliere liberamente e sperimentarsi.
Un percorso psicologico spesso permette al soggetto di fare potersi autodeterminare. Cordialmente Colaiacovo Teresa
Gentile utente, senza entrare nel merito del lavoro di un altro professionista. Io credo che se lei sente il bisogno di avere una figura che l'accompagni verso il suo benessere, che la guidi alla comprensione di ciò che le accade, che la supporto nella sua fatica, non vedo perché non farlo. La psichiatra le ha dato un parare. A fronte di ciò lei può sempre chiedere un seconda opinione o anche solo decidere lei cosa è giusto per sé stessa. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, grazie per la Sua condivisione. Trovo strano , ma ci sono pochi elementi , che sia stata sconsigliata una Psicoterapia. Bisogna sempre capire prima i motivi per cui Lei in passato ne ha cambiate diverse. Ne ha parlato col suo Psichiatra? A volte creare una vera alleanza terapeutica con un terapeuta non è scontato, altre volte ci sono percorsi che iniziano e finiscono.
Ritengo che una Psicoterapia in questo momento, per Lei, sia invece un approccio consigliabile.
Cordialmente
Dott.ssa Danila Zaccarelli
Buonasera, la psicoterapia non porta necessariamente a creare una dipendenza di essa. Se si crea una dipendenza dipende molto dal terapeuta. Se lei sente il bisogno di parlare uno psicoterapeuta le consiglio di provare e anche di affrontare questi tema con lui/lei.
Buongiorno, meglio una dipendenza sana gestita da una persona di fiducia e competente che una dipendenza da malessere o farmaci direi.
Un buon percorso di psicoterapia deve tendere all'autonomia della persona, passando anche magari per una dipendenza iniziale. Se vede che tende alla dipendenza il problema è di carattere affettivo..e li deve imparare a gestire meglio la distanza, imparando il piacere dell'indipendenza, del non possesso, del potersi bastare anche da sola e di scoprire che è più forte di quanto pensa.

Ognuno di noi ha tutte le capacità per essere felice..alcuni percorsi sono più difficili, altri forse più leggeri..ma provi a dirigersi verso la voglia di star bene "usando " l'altro come una bussola e non come una stampella.

Le faccio i più sinceri auguri per il suo percorso

Goffredo Bordese
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Un buon percorso terapeutico deve fornire al paziente gli strumenti e strategie per poter affrontare eventuali ricadute e criticità anche a distanza di tempo e a volte la sola terapia farmacologica non basta. Se lei ritiene di aver bisogno di un aiuto di un professionista, ci provi ed esponga le sue perplessità. Resto a disposizione. Saluti Dott.ssa Di Gennaro Laura
Salve, la sua esigenza è legittima. Per realizzarla, non è strettamente necessaria l'approvazione della psichiatra. A volte, i professionisti hanno impostazioni e visioni diverse, ma la vita è la sua... inizi a prenderla in mano. Buon cammino.
Salve, il fatto che lei debba spiegare al suo psichiatra il bisogno legittimo di confrontarsi con uno/a psicoterapeuta riguardo al suo disagio, farebbe pensare al bisogno del benestare di una figura autorevole, ossia di qualcuno che la definisca, che le legittimi un suo bisogno. Un percorso psicoterapeutico, che le suggerirei, l'aiuterebbe anche in questo, ossia nell'autodeterminarsi. Un cordiale Saluto. Dott.ssa Marina Bonadeni
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Buongiorno, la rassicuro dicendo che è scientificamente provato che la somministrazione di psicofarmaci abbinati ad un percorso psicoterapeutico ha migliori esiti sul lungo periodo. Per questo motivo credo fortemente che sia opportuno iniziare un percorso di questo tipo.
Buongiorno,
l'indicazione dello psichiatra non è condivisibile, però può basarsi su una preoccupazione legittima: soprattutto in passato succedeva che alcuni percorsi di psicoterapia diventassero delle strade senza fine, ma oggi non è più così. Ogni terapeuta ha l'obiettivo di creare le condizioni per cui l'intervento, più o meno lungo ma abbia una conclusione.

Un altro elemento che può spiegare l'indicazione dello psichiatra è la tendenza a sviluppare dipendenza dalle figure di riferimento ed accudimento, quale un terapeuta può (e spesso deve) diventare. Anche questa è una preoccupazione legittima, però è vero che se una persona sente di "avere bisogno" quasi sicuramente quel bisogno non ha trovato una giusta soddisfazione, non evolvendo quindi verso equilibri più gestibili. Il lavoro psicoterapeutico si inserisce proprio in questo spazio, con l'obiettivo di aiutare la persona ad evolversi.
Buongiorno signora, mi stupisce il consiglio della psichiatra, direi che con un giusto supporto psichiatrico trae molti benefici dalla terapia con uno psicoterapeuta! Il giusto terapeuta sapra' accompagnarla nell'affrontare anche il distacco al momento opportuno
cordiali saluti
Buona sera gentile utente direi che il consiglio che lo psichiatra le ha dato è completamente errato nella mia formazione di psicoterapeuta la prima cosa che ci è stata insegnata è che un buon percorso di guarigione passa sia per la farmacoterapia che la psicoterapia e che la collaborazione tra professionisti è fondamentale. Importante è che lei stia bene e che intraprenda nei modi e nei tempi un buon percorso che includa entrambi i professionisti. In bocca al lupo dott.ssa valeria sicari
Salve cara, la ringrazio per aver scritto.
Come cerca chiaramente di affermare, lo spazio di psicoterapia sembra rappresentare per lei un luogo significativo per essere accompagnata ad affrontare ciò che la vita le fa incontrare, in affiancamento alla cura farmacologica che dal suo canto facilita il processo. È spesso infatti preferibile tenere insieme entrambi i supporti così da agevolarsi a vicenda.
Un cordiale saluto!
Gentile utente, un percorso di psicoterapia offre un supporto atto a fornire alla persona delle chiavi di lettura alternative e più funzionali e la capacità di riorientarsi rispetto ai suoi compiti vitali. Il terapeuta accompagna nella ricerca di nuovi significati e sostiene la naturale propensione all' adattamento e alla riorganizzazione. E' auspicabile accompagnare un percorso terapeutico ad un trattamento farmacologico.
Dott.ssa Laura Pia Altieri

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