In una sera di debolezza ho fatto sesso a pagamento, e alla fine snche se non ne sono sicuro credo f

4 risposte
In una sera di debolezza ho fatto sesso a pagamento, e alla fine snche se non ne sono sicuro credo fosse un trans, mi faccio schifo, non so come fare ho paura, questa cosa me la porterò tutta la vita, non so come fare. Non so come affrontare il futuro, mi sento sporco, so che non ne parlerò mai con nessuno, e sto proprio male mi vergogno e sento come di aver fatto un errore
Dott. Alberto Galia
Psicologo, Sessuologo
Milano
Gentile utente, le sensazioni che prova ora potrebbero avere la funzione di metterla davanti a una parte di sé che tende a rifiutare, con funzioni di elaborazione dell’accaduto. L’alternativa sarebbe una cieca negazione dell’evento, certamente non più funzionale. Nel momento in cui le proviamo, inoltre, le emozioni hanno la caratteristica apparente di dover durare per sempre, ma col tempo ci si rende conto che tali emozioni, specialmente le più intense, si riducono col tempo. Accolga queste sensazioni di disgusto, ansia e rimpianto come parte di questo processo di elaborazione, e se ne ha la possibilità rifletta sulle motivazioni che l’hanno portata a ricercare del sesso a pagamento: la riluttanza a mettersi in gioco all’interno di un rapporto “reale”? La facilità e la rapidità che il sesso a pagamento porta con sé? O qualcos’altro?

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Dr. Fabrizio Pace
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Asti
Essendo in completo accordo con il collega suggerirei di affrontare questa difficoltà con uno Psicoterapeuta e provare a stare meglio.
Dott. Fabrizio Luigi Ricardi
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Milano
Concordo con i colleghi e la stimolo a rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la supporti anche in ambito sessuologico.
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente,

Prima di tutto, desidero dirle che provare emozioni di vergogna, colpa o disagio di fronte a esperienze vissute non è affatto raro, ma è altrettanto importante riconoscere che questi sentimenti non definiscono chi è veramente. Il fatto che lei stia esprimendo il suo malessere e cercando aiuto è un segno di consapevolezza e responsabilità, e questo è un primo passo importante verso il benessere.

La sessualità umana è complessa e può essere influenzata da numerosi fattori emotivi, psicologici e sociali. La decisione che ha preso quella sera non deve necessariamente riflettere la sua identità o definire il suo valore come persona. Tutti possiamo fare scelte di cui ci pentiamo in certi momenti della nostra vita. Ciò che è fondamentale ora è come affrontare questi sentimenti e come intraprendere un percorso di autoaccettazione e crescita.

Le consiglio di non isolarsi e di cercare il supporto che merita. Un professionista, come un psicoterapeuta o uno psicologo, potrebbe aiutarla a esplorare questi sentimenti e a comprendere le radici della sua vergogna, lavorando insieme per promuovere l’accettazione di sé e il superamento del disagio emotivo. Potrebbe anche essere utile esplorare le ragioni che l'hanno portata a compiere quella scelta e cosa rappresenta per lei questo episodio.

Non dimentichi che ognuno di noi merita di affrontare le proprie emozioni con compassione, senza giudicarsi troppo severamente. Il passato non definisce il nostro futuro, e c'è sempre tempo per riflettere, crescere e fare scelte che siano in linea con i propri valori.

Mi rendo disponibile per qualsiasi ulteriore supporto o chiarimento. La strada verso il benessere emotivo può richiedere tempo, ma con il giusto sostegno e la consapevolezza, è assolutamente percorribile.

Cordiali saluti
Dott. Mauro Vargiu

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