In risposta al consiglio del professor Giuseppe Dodi , certamente avrei bisogno di ascolto ,e forse
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In risposta al consiglio del professor Giuseppe Dodi , certamente avrei bisogno di ascolto ,e forse anche di una riabilitazione al pavimento pelvico ,anche se dove vivo non esiste un centro dedicano (Massa ms.)..ad ogni modo come farei a continuare a vivere cosi' , se qualche anno fa riuscivo ad andare di corpo ,aiutandomi ,ma andavo e oggi non piu' e chiaro che il problema e organico,non solo funsionale ...come mai una malattia riconosciuta dall epoca di Cristo ,e anche nel corano se ne parla in alcuni versi ...ma ,ancora oggi non esiste una cura soddisfacente , io penso che continuare a vivere in questo modo non e un vivere,e mi creda con il passare degli anni si peggiora sempre, sono 15 anni , professore ,e la cosa abberrante che sono incompreso da amici e parenti.....non pensa che una correzione chirurgica puo aiutarmi ...magari la meno invasiva ,come la rettopessi ventrale che mira a tirare su il cedimento,piu che resecarlo in alcuni casi ?
Grazie per l attenzione
Sig Costa claudio
Grazie per l attenzione
Sig Costa claudio
buongiorno,
lei si rivolge direttamente ad un professionista ma dato che la domanda è pubblica mi permetto di dare il mio consiglio. posto che non conosco la sua situazione ( capisco a mala pena si tratti di un prolasso rettale) credo che si debba distinguere tra una stipsi dovuta a rallentato transito e la stipsi dovuta a prolasso rettale.
in entrambi i casi è fondamentale il trattamento conservativo ( ossia provare a percorrere la strada non chirurgica) : la riabilitazione del pavimento pelvico e della stipsi sono da tentare sicuramente ; esiste poi la idrocolonterapia ( oggi consigliata non solo per pazienti che hanno subito traumi al midollo spinale). Infine la neuromodulazione sacrale ( che prevede invece un approccio invasivo).
pertanto non si scoraggi ma cerchi un/una fisioterapista del pavimento pelvico nelle vicinanze. auguri
drssa mulas
lei si rivolge direttamente ad un professionista ma dato che la domanda è pubblica mi permetto di dare il mio consiglio. posto che non conosco la sua situazione ( capisco a mala pena si tratti di un prolasso rettale) credo che si debba distinguere tra una stipsi dovuta a rallentato transito e la stipsi dovuta a prolasso rettale.
in entrambi i casi è fondamentale il trattamento conservativo ( ossia provare a percorrere la strada non chirurgica) : la riabilitazione del pavimento pelvico e della stipsi sono da tentare sicuramente ; esiste poi la idrocolonterapia ( oggi consigliata non solo per pazienti che hanno subito traumi al midollo spinale). Infine la neuromodulazione sacrale ( che prevede invece un approccio invasivo).
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sottoscrivo quanto detto dalla Dottoressa Mulas e comunque i pareri a distanza sono sempre da dare e prendere con molte riserve in assenza di un'osservazione diretta del paziente
Ci sono casi che giovano di un trattamento conservativo ma altri,senz'altro chirurgico. Bisogna valutare il caso.... ed il Paziente
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