Ho un dolore fisso nel gluteo destro che rimane localizzato al gluteo. Che si accentua di più se r
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Ho un dolore fisso nel gluteo destro che rimane localizzato al gluteo.
Che si accentua di più se rimango fermo e che tende ad attenuarsi se mi muovo e cammino.
Ho fatto un ciclo di Fisio e 5 iniezioni di cortisone e Muscoril e tutto era passato.
Poi al termine di questo ciclo dopo 2/3 giorni il dolore e’ tornato. Se prendo forti antinfiammatori mi passa per poi regolarmente tornare al termine della efficacia del farmaco.
Ho anche fatto diverse applicazioni di fisioterapia.
La colonna e’ in ordine non ci sono schiacciamenti o estrusioni.
Da ormai circa 30 giorni che vado avanti così. Ma non posso e non voglio abusare di antinfiammatori. Ma non so che fare. Qualche consiglio? Faccio stretching tutti i giorni.
Che si accentua di più se rimango fermo e che tende ad attenuarsi se mi muovo e cammino.
Ho fatto un ciclo di Fisio e 5 iniezioni di cortisone e Muscoril e tutto era passato.
Poi al termine di questo ciclo dopo 2/3 giorni il dolore e’ tornato. Se prendo forti antinfiammatori mi passa per poi regolarmente tornare al termine della efficacia del farmaco.
Ho anche fatto diverse applicazioni di fisioterapia.
La colonna e’ in ordine non ci sono schiacciamenti o estrusioni.
Da ormai circa 30 giorni che vado avanti così. Ma non posso e non voglio abusare di antinfiammatori. Ma non so che fare. Qualche consiglio? Faccio stretching tutti i giorni.
Con il termine glutalgia si intende un dolore localizzato in sede glutea. Il dolore è un segnale di allarme e, come tale, se persiste nel tempo come nel suo caso, richiede una visita specialistica per risalire alla causa. Può infatti essere determinato da molte cause come una patologia dell'anca, un risentimento dello sciatico da discopatia, la sindrome del piriforme, etc Solo in questo modo ( cioè dopo aver fatto diagnosi ) si potrà impostare un trattamento riabilitativo mirato in grado di risolvere il problema. Il farmaco va benissimo in fase acuta nel frattempo che si organizza la visita e si eseguono gli eventuali esami prescritti. Un buon fisiatra potrà quindi aiutarla sia nell'iter diagnostico sia in quello terapeutico riabilitativo.
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Mi associo a quanto già scritto dal collega. Consiglio una valutazione clinica fisiatrica per testare la compromissione del nervo sciatico o del piriforme. Con una rafiografia del bacino per anche per escludere altre cause.
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