Ho 33 anni. Soffro di dolori cronici da qualche anno. Ho un po' di scoliosi e problemini posturali e

Salve, il dolore da lei descritto potrebbe essere uno scompenso dovuto alla presenza della scoliosi, alle sue abitudini oppure un dolore riferito dalla zona cervicale. Alcuni pazienti trovano beneficio con l'agopuntura; il nuoto è spesso consigliato perchè -in generale- crea mobilità e forza senza aggiungere troppo stress alle articolazioni.
Un chiropratico sarebbe sicuramente in grado di valutare il caso e darle l'opinione su come impostare una terapia adeguata ed aiutarla.

Gentile paziente,
la condizione che lei sta evidenziando potrebbe essere di origine muscolo scheletrica, per risolverla sarebbe necessario poter resettare anatomicamente i muscoli sui piani profondi

Buonasera e grazie per aver condiviso la tua esperienza in modo cosi dettagliato. il dolore cronico nella zona scapolo-cervicale, associato a scricchiolii e rigidità, è spesso legato a una combinazione di tensioni muscolari profonde, disfunzioni articolari cervicali e squilibri posturali. La tua storia di scoliosi e posture alternate, unita a stress meccanici e attività ripetitive, può contribuire a mantenere attiva sintomatologia. Hai già intrapreso un percorso molto completo con yoga, pilates, osteopatia e gynastica postulare, che sono ottime basi. Tuttavia, se il dolore persiste, può essere utile integrare un approccio CHIROPRATICO. La Chiropratica si concentra sul ripristino della mobilità articolare e sull'allineamento della colonna vertebrale, con technique specifiche che possono aiutare a ridurre la compressione nervosa, migliorare la postura e alleviare le contratture muscolare. Inoltre, l'agopuntura può essere un valido supporto, soprattutto per ridurre la componente dolorosa e l'infiammazione. Grazie, Dr. Alfonzo M. Tellez

Buongiorno, manca la sequenza corretta di trattamento.
Quando non risolvi:
ti trattano la muscolatura, ma non le disfunzioni costali e cervicali segmentali
fai esercizi generali, ma non riattivi i profondi cervicali e il serrato
rilasci il trapezio, ma non riprogrammi lo schema respiratorio
trattano i sintomi, non la catena di causa–effetto.