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ho 32 anni e ho un'anamnesi patologica completamente negativa per eventi traumatici e patologie di rilievo (soffro solo di disturbo ossessivo-compulsivo).
Sono un soggetto piuttosto sportivo Esattamente 1 anno fa sono stato vittima di un tamponamento stradale con trauma distorsivo del rachide cervicale.

Lì per lì e nei giorni successivi ho avvertito un lievissimo (quasi impercettibile) dolore a livello di C6-C7, in assenza di qualsiasi altro sintomo (no nausea, no vertigini, no cefalea).
Ho portato il collare per circa 7 giorni e per precauzione comunque (pur non avendo sostanziali disturbi eccezion fatta per questo trascurabile dolore) mi sono sottoposto a visita fisiatrica e conseguente ciclo di riabilitazione (5 sedute di massoterapia e tecarterapia combinate).
Tutto bene, quel minimo dolore si è sostanzialmente azzerato e credevo di aver risolto il problema.

Tuttavia dopo circa 4-5 mesi dal trauma ho cominciato ad avvertire fortissimi dolori (molto più forti rispetto alla sintomatologia iniziale).
Questi dolori erano localizzati sempre a livello di C6-C7 ma si estendevano ai trapezi e a tutta la muscolatura dorsale alta.
Da lì e per i mesi successivi questi dolori hanno avuto andamento altalenante, del tipo 6-7 giorni c'erano, i successivi 10 giorni scomparivano, i successivi 3-4 giorni ricomparivano e così via.
Preciso che questi dolori non sono correlati a movimenti particolari ma sostanzialmente costanti e indipendenti dai movimenti (e non si aggravano/riducono con particolari movimenti).

Questi dolori perdurano ad oggi (ad 1 anno dal trauma).
Ho preso diversi provvedimenti, soprattutto ho preso un cuscino ergonomico ed effettuo quotidianamente esercizi per il rinforzo della muscolatura del collo e per l'equilibrio posturale del rachide cervicale.

So che il colpo di frusta può portare a sintomi molto dilatati nel tempo, protraentisi anche per mesi o anni, ma francamente non riesco a spiegarmi il motivo per cui soffra così tanto pur a fronte di un trauma così banale e che lì per lì non mi aveva dato alcun disturbo particolare (ho letto in letteratura che la prognosi quoad valetudinem è significativamente influenzata dall'entità della sintomatologia iniziale, per cui teoricamente un trauma con sintomatologia iniziale lieve molto difficilmente dovrebbe evolvere in dolore cronico).

La settimana scorsa ho fatto una risonanza magnetica del rachide cervicale per escludere ernie: tutto assolutamente regolare, niente ernie, niente protrusioni, niente artrosi, quadro assolutamente perfetto (eccettuata una attendibile lieve rettilineizzazione).

Come precisato soffro di disturbo ossessivo-compulsivo, quindi non nego che abbia la tendenza a "ossessionarmi" sul dolore e quindi senza dubbio pensandoci tanto in qualche misura lo amplifico, ma il dolore di base c'è.

Vi chiedo gentilmente se poteste darmi un parere: è normale che abbia dolori così forti?
Può essere utile un ulteriore ciclo di tecarterapia?
Grazie mille
Senza dubbio la componente miotendinea nel suo caso, alla luce della negatività degli esami eseguiti, gioca un ruolo molto importante, essendo inoltre influenzata anche dallo stato "emotivo/ossessivo". Pertanto, le terapie che riducono le tensioni muscolari (tecarterapia, mesoterapia antalgica, massoterapia, miorilassanti orali, ecc) potrebbero avere un beneficio. Le consiglio comunque una Visita di Rivalutazione Fisiatrica per escludere controindicazioni a tali terapie e valutare la clinica.
Cordiali saluti.

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Salve, per escludere la componente muscolare può provare ad assumere sirdalud 2 mg 1 cpr la sera prima di coricarsi per una settimana e vedere empiricamente come va.
Consiglio inoltre una visita osteoptaica per escludere disfunzioni somatiche C0-C1 molto frequenti nel colpo di frusta con sintomi riferiti anche a distanza.

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