Ho 20 anni e sbadiglio molto spesso. Mi sento sempre stanca e sto quasi sempre sul divano, non che

10 risposte
Ho 20 anni e sbadiglio molto spesso.
Mi sento sempre stanca e sto quasi sempre sul divano, non che non mi muova.
Vado in palestra 4 volte a settimana,se sono seguita da un maestro sono stimolata a muovermi.
Mi sento spossata,stanca sebbene non faccia chissà che sforzi: se mi lavo mi appoggio a qualcosa,se cammino per strada mi tengo al braccio di qualcuno,se mi sveglio nella notte per andare in bagno ho notato che sbando.Sforzandomi riesco a non fare queste cose ma sempre se ci penso altrimenti non mi viene spontaneo non appoggiarmi.
Oppure quando parlo,se sono a casa con la mia famiglia non mi sforzo di dire le frasi in modo corretto,mi inceppo quando parlo e mi mangio le parole ma se sono con qualcuno sforzandomi riesco a parlare bene.
Sembra che faccio fatica a fare tutto.
Se devo pulire la mia stanza lo faccio ma nel mentre sbadiglio piu di 20 volte e di continuo.
Se dormo devo dormire più di 8 h ma anche se sto a letto 12 h mi sento sempre senza energie.
In palestra ad esempio se devo fare qualcosa la faccio e mi riesce ma non capisco la mia mancanza di energia.
A chi devo rivolgermi?Che esami devo fare?Chi è il tipo di professionista adatto?Diciamo che ho anche un cattivo rapporto con medici perché spesso mi capita che sottovalutino il problema dicendo che è una questione psicologica, anche se fosse una questione psicologica sarebbe importante e reale ma purtroppo loro non lo intendono in questo senso ma come per dire che "non è nulla". Ho un sacco di problemi e ad alcuni non ho una soluzione perché ovunque vada trovo sempre persone pronte a sottovalutarli.
Se non si riesce a venire a capo di un problema come posso risolvere questo se probabilmente potrebbe essere legato con altri che nessuno capisce?Se questo sintomo può riguardare diversi problemi come faccio a capire a cosa è collegabile?Quali sono tutto gli accertamenti da fare?
Dott.ssa Katia Delle Monache
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Genova
Gentilissima, in effetti dalla descrizione che fa della sua routine quotidiana si percepisce proprio un livello di fatica significativo nel fare le cose, questa mancanza di energia che sottolinea potrebbe essere riconducibile a molteplici fattori. Sarebbe indicato prendersi cura di questa sua condizione critica attraverso un approccio sia medico che psicologico. Se non lo ha già fatto, può rivolgersi al suo medico, il quale, sulla base della descrizione della sintomatologia, potrebbe prescriverle degli esami specifici proprio per accertare che questa 'stanchezza cronica' non sia di natura organica. Inoltre, parlare con un professionista dell'ambito psicologico potrebbe rappresentare uno spazio in cui un professionista saprà ascoltarla senza sminuire i suoi vissuti e in cui lei avrà la possibilità di comprendere meglio la natura delle sue difficoltà. Spero di averle fornito qualche suggerimento utile. Un caro saluto

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Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Mi dispiace sentire che stia attraversando questa situazione così difficile. È importante trovare un professionista che la prenda sul serio e la guidi nel processo di diagnosi e trattamento. Potrebbe essere utile consultare un medico internista o un endocrinologo per escludere eventuali problemi fisici, come disfunzioni della tiroide o carenze vitaminiche, che potrebbero causare stanchezza e spossatezza. Inoltre, potrebbe essere opportuno rivolgersi anche a uno psicoterapeuta per valutare eventuali cause psicologiche o emotive dei suoi sintomi. Alcuni esami di base da considerare includono esami del sangue per controllare la funzionalità della tiroide, i livelli di vitamine e minerali, nonché una valutazione psicologica per escludere disturbi d'ansia o depressione. È importante comunicare apertamente con i professionisti che incontrerà e insistere nel cercare una risposta alle sue preoccupazioni.
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Buonasera,
Innanzitutto, vorrei ringraziarla per aver condiviso le sue preoccupazioni e le sfide che sta affrontando.
Dalla sua descrizione, sembra che sta vivendo una serie di sintomi che influenzano la energia e il suo benessere generale, dunque è comprensibile che questo le stia causando disagio e frustrazione, soprattutto considerando che ha notato un impatto significativo sulla qualità di vita.

Per quanto riguarda i sintomi di stanchezza persistente, sbadigli frequenti e difficoltà nel mantenere l'equilibrio, è importante considerare diverse possibilità: questi sintomi potrebbero essere collegati a una serie di condizioni, tra cui problemi di sonno, disfunzioni metaboliche, disturbi dell'umore, e altro ancora.
Per cominciare, a riguardo, le consiglierei di rivolgersi al suo medico di famiglia o a un medico generico per discutere di questi sintomi. È importante escludere eventuali cause fisiche sottostanti attraverso esami di routine, come analisi del sangue per controllare la emoglobina, i livelli di ferro, la funzionalità tiroidea e altri parametri importanti per la salute generale.
Considerando anche i sintomi psicologici, potrebbe essere utile consultare un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra i quali possono aiutarla a esplorare eventuali fattori psicologici o emotivi che potrebbero contribuire a questi sintomi, e lavorare insieme a lei per sviluppare strategie di gestione e trattamento a breve termine, in attesa di esami più specifici.
Riconosco che ha avuto esperienze negative con alcuni medici in passato, ma è importante trovare un professionista che la ascolta attentamente e prenda sul serio le sue preoccupazioni. Cerchi un professionista che abbia esperienza nel trattare sintomi simili ai suoi e che sia disposto a esplorare tutte le possibilità, sia fisiche che psicologiche.

Ricordi che lei stessa è il suo miglior alleato nella cura della salute, quindi continuare a cercare supporto e informazioni è un passo importante verso il benessere. Spero che lei possa trovare le risposte e il supporto di cui ha bisogno per affrontare questa sfida. Resto a disposizione per ulteriori domande o chiarimenti.

Con gentilezza, dott.ssa Camilla Persico
Dott.ssa Maria Cristina Genovese
Psicologo clinico, Neuropsicologo, Psicologo
Gela
Salve. uno psicologo e psicoterapeuta non ti giudica e non sottovaluta i tuoi problemi, è bravo ad ascoltare e a darti la soluzione giusta ai vari problemi che puoi incontrare nella vita di tutti i giorni.
La stanchezza generale è dovuta probabilmente a causa emotive escludendo ovviamente problemi di natura organiche. resto a disposizione per qualsiasi cosa. Dott. Maria Cristina Genovese
Dott.ssa Aurora Bonvino
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Bari
Buonasera, condividendo la strategia già consigliata dai colleghi nelle risposte precedenti e- in primis- la sua necessità di sapere se sia "tutto ok", sarebbe fortemente consigliato sottoporsi in via preliminare non solo ad esame del sangue e ad accertamenti di salute generale ma, a mio avviso, anche ad esami strumentali come ad esempio risonanza magnetica all'encefalo. Ha mai effettuato un esame medico di questo tipo?
Resto a sua disposizione qualora volesse maggiori chiarimenti o spiegazioni.
AB
Dott.ssa Gilda Turi
Neuropsicologo, Psicologo
Taranto
Salve.
Vorrei ringraziarla per aver condiviso le sue preoccupazioni riguardo il periodo che sta affrontando. Sarebbe indicato prendersi cura di questa sua condizione critica attraverso un approccio sia medico che psicologico.
Le consiglierei, innanzitutto, di prenotare degli esami del sangue così da poterli far controllare a chi di competenza; di conseguenza anche un primo colloquio psicologico potrebbe aiutarla a comprendere al meglio la sua condizione.
Dr. Massimo Maugeri Saccà
Psicoterapeuta, Neuropsicologo, Psicologo
Torino
Salve,
Se gli esami medici non trovano cause organiche rilevanti è probabile che l'astenia sia psicogena, probabilmente anche legata a quadri depressivi. Dal suo racconto emerge anche quanto gli altri "sottovalutino" questo suo malessere , non trovando cause apparenti... Non è un racconto che mi risulta nuovo: si tratta di una condizione che purtroppo le persone comuni, e talvolta anche professionisti poco formati, non riescono a cogliere e spesso banalizzano. Questo anzichè consolarci ci rende tutto più assurdo e ci fa sentire come se fossimo degli alieni. Ma non è colpa sua!
Le serve un buon terapeuta che invece la aiuti innanzitutto a restituire senso, valore e significato a questa sofferenza, e con il quale può all'interno di una buona relazione studiare buone strategie per affrontarla. Stare meglio è possibile!
Rimango a disposizione,
Dott. Massimo Maugeri Saccà
Dott.ssa Giulia Zucchini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Trieste
Salve, le consiglio di rivolgersi al medico di base e iniziare a fare gli accertamenti di routine, analisi del sangue con le vitamine, soprattutto la D e B12 e tutte quelle standard degli esami del sangue standard. Se tutto risultasse nel range della normalità le consiglio di chiedere al suo medico come procedere e se è necessaria una valutazione psicologica, va fatta, e se ne freghi di come i dottori intendono per valutazione psicologica. Un caro saluto.
Dott.ssa Susanna Scainelli
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Albino
Buongiorno, prima di tutto mi dispiace molto per i sintomi che descrive. Come già ha detto lei, è molto importante escludere cause organiche, le consiglierei di rivolgersi al suo medico curante affinchè le faccia fare prima di tutto un esame del sangue approfondito. Se non dovessero emergere valori alterati potrebbe iniziare un percorso psicologico che possa aiutarla a comprendere meglio le cause di tale stanchezza cronica. Se avesse bisogno sono a sua disposizione in presenza o online, per una terapia di tipo relazionale integrata, con il supporto di varie tecniche personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi con evidenza scientifica. Dott.ssa Susanna Scainelli
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Salve,
da quanto descrive emerge un quadro complesso che riguarda stanchezza costante, difficoltà di concentrazione e movimento, inceppamenti nel linguaggio e sensazioni di spossatezza anche dopo sonno prolungato, nonostante lei sia giovane, segua uno stile di vita attivo e pratichi regolarmente attività fisica. È comprensibile che questa situazione crei frustrazione, soprattutto quando sente di non essere compresa dai professionisti che ha incontrato finora.

Sintomi come quelli che racconta possono avere diverse cause e spesso derivano da una combinazione di fattori:

* **Fisiologici/medici**: anemia, carenze vitaminiche (B12, D, ferro), problemi della tiroide, disturbi cardiaci o respiratori, alterazioni neurologiche o metaboliche; anche problemi di pressione o ipoglicemia possono dare senso di spossatezza e sbadigli eccessivi.
* Neurologici: alcune condizioni possono influenzare coordinazione, linguaggio, equilibrio e percezione corporea.
* Psicologici e psicosomatici: ansia, depressione o stress cronico possono amplificare la sensazione di fatica, creare inceppamenti nel linguaggio, difficoltà di movimento apparentemente inspiegabili, e alterare la percezione di energia e motivazione.

Per orientarsi, il percorso più efficace prevede un approccio multidisciplinare:

1. Medico di base: primo punto di riferimento per coordinare gli accertamenti di base. Può richiedere esami del sangue completi (emocromo, ferro, vitamina B12 e D, glicemia, funzionalità tiroidea, elettroliti), ECG e eventualmente test di pressione o respiratori.
2. Neurologo: se i sintomi persistono nonostante esami di base normali, per valutare equilibrio, coordinazione, linguaggio e memoria, con eventuale neuroimaging o test neurofisiologici.
3. Psicologo/psicoterapeuta: utile per valutare componente emotiva, ansia, fatica psicologica e strategie di gestione dell’energia e dell’attenzione. Anche se i sintomi hanno una base fisiologica, il lavoro psicologico può aiutare a migliorare la qualità della vita e la percezione della stanchezza.

Per quanto riguarda il rapporto con i medici: è importante trovare professionisti che prendano sul serio i sintomi e lavorino in modo integrato. Può essere utile portare con sé un diario dei sintomi, annotando stanchezza, sbadigli, inceppamenti, ore di sonno, attività svolte e momenti di peggioramento, così da fornire dati concreti al professionista.

Non esiste un singolo test che dia subito la risposta, perché i sintomi possono essere multifattoriali, ma un percorso strutturato con valutazione medica completa e supporto neuropsicologico permette di orientarsi e capire quali fattori contribuiscono maggiormente.

Un caro saluto, resto a disposizione per aiutare a costruire un percorso di accertamenti e supporto psicologico personalizzato, in modo da affrontare sia la componente fisica sia quella emotiva della stanchezza e della fatica quotidiana.

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