Guerrino, la mia acufene e stata dichiarata dal specialista, causa da rumore in fabbrica, chiedo un

3 risposte
Guerrino, la mia acufene e stata dichiarata dal specialista, causa da rumore in fabbrica, chiedo un consiglio come sopportare defficenza,chiedo un consiglio anche perché il russare della mia compagna non mi fa dormire ,mi potete dare un consiglio quali accorgimenti da prendere.
Dott. Otello Poli
Neurologo, Medico legale, Terapista del dolore
Roma
Il primo step da affrontare nel ttrattamento dell'acufene (o tinnitus) è la diagnosi di causa, ovvero: -otogeno per disfunzione della coclea, -neurogeno per disfunzione delle vie nervose periferiche o centrali. Pertanto può rivolgersi ad un centro "mirato" al problema (tipo un centro acufeni o tinnitus center) dove potrà avere una valutazione inter-disciplinare ORL/neurologica del problema. A seguire un approccio sia farmacologico mediante farmaci neurologici sia mediante tecniche di mascheramento sonoro. Per quel che concerne la sua compagna ed il suo problema del russamento (che potrebbe nascondere un disturbo da apnee nel sonno) le consiglio una visita neurologica con un esperto di "medicina del sonno" e la esecuzione di un esame "polisonnografico".

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Dott. Carlo Govoni
Otorino
Castelnovo di Sotto
E' corretto come ha scritto il collega cercare attraverso un primo approccio la sede dell'acufene. Un otorinolaringoiatra può essere utile per capire se il danno è cocleare, mentre un neurologo è meglio adatto per gli acufeni di origine neurogena. Il russamento è un altro problema. Molte volte la causa è un ostacolo (o stenosi) delle prime vie aeree e l'otorinolaringoiatra è in grado con i suoi mezzi d' indagine di visualizzarle. La valutazione da parte di esperti della medicina del sonno ed una polisonnografia sono esami utili per capire la sede dove avviene il fastidioso rumore ed anche per capire se ci sono apnee durante il sonno.
Dr. Morando Morandi
Otorino, Chirurgo pediatrico
Napoli
In caso di acufeni non si può prescindere dall'esame dell'udito (audiometria) che fornisce il primo orientamento diagnostico. Solo successivamente si può valutare un approccio interdisciplinare

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