Gentilissimi dottori, sono un ragazzo transgender (ftm), ho già i documenti al maschile e vivo come

4 risposte
Gentilissimi dottori, sono un ragazzo transgender (ftm), ho già i documenti al maschile e vivo come l'uomo che sento di essere; il mio problema è che non riesco a relazionarmi con gli uomini, soprattutto dopo aver subito un tentativo di violenza sessuale da parte di un parente. A complicare le cose c'è il fatto che io mi senta attratto dagli uomini ma non riesca a vivere bene questo mio orientamento, tanto da aver avuto relazioni con donne poiché affini al livello mentale e con cui mi sento di poter essere più facilmente accettato per il mio essere transgender (ho genitali femminili, il mio aspetto e la mia identità sono maschili). Ora non capisco se sono bisessuale oppure mi sono convinto mi piacessero le donne per poter essere considerato (da me e dagli altri) un vero uomo in quanto etero, negando l'attrazione verso gli uomini con la scusa di non poter avere lo stesso feeling mentale e per timori legati all'abuso che mi fanno essere diffidente. Prima avevo in prevalenza amici, dopo ho iniziato ad avere solo amiche proprio per difficoltà a relazionarmi; ora sono migliorato e qualche amico inizio ad averlo nonostante tutto, ma il mio orientamento mi destabilizza. Da quando ho ammesso a me stesso, a mia sorella e a mia madre che mi piacciono gli uomini sorrido senza motivo tutte le volte che incrocio lo sguardo di qualcuno ed è fastidioso: presumo sia per imbarazzo, perché mi sento a disagio per questa cosa. Come capire il mio orientamento e viverlo serenamente? La violenza subita può aver influito sul mio malessere?
Vi ringrazio anticipatamente.
Dr. Fabrizio Pace
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Asti
Gentile Utente,
comprendo la difficoltà del suo vissuto, soprattutto visti i vari fattori che sono coinvolti nella situazione che sta affrontando. Il mio consiglio, vista la complessità del caso, è di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla nell'affrontare un percorso di terapia con serenità e che possa aiutarla a trovare da sé le risposte alle domande che comprensibilmente si pone.

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Dr. Alfonso Panella
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Varese
Buongiorno. L’aver a che fare con la propria sessualità, di qualunque orientamento si stia parlando, non è mai affare semplice. È un processo complesso e lungo, soprattutto quando si passa attraverso un percorso di cambio di sesso.
In questa sede è prematuro dire se la violenza abbia un ruolo nel suo modo di rapportarsi e di vivere le relazioni con entrambi i sessi: è probabile che ci sia qualche strascico che inconsciamente si porta dietro, ma prima di affermarlo con certezza le consiglio di rivolgersi ad un esperto in grado di accogliere il suo malessere e che la aiuti a costruire insieme una via alternativa a quella attuale, arrivando così a vivere più serenamente.
Per un consulto più approfondito mi rendo disponibile, anche online.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
Dott.ssa Lina Isardi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Firenze
I problemi che presenta e la loro complessità mi fanno suggerire un percorso molto accurato di psicoterapia. La complessità della situazione che vive non può essere risolta con un semplice consulto perchè è impossibile dare risposte immediate. Ci vuole un percorso serio e la voglia di intraprenderlo.Auguri perchè possa trovare la sua strada e soprattutto la serenità. Un saluto. Lina Isardi
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, le consiglio di intraprendere un percorso di sessoanalisi, un approccio psicoterapeutico che si propone di esplorare e comprendere la dimensione sessuale conscia e inconscia della persona, intesa non solo come espressione fisica, ma come parte integrante della sua identità, delle relazioni e della sua esperienza di vita. Questo metodo considera la sessualità come un linguaggio complesso, in cui corpo, emozioni, pensieri e contesto socioculturale si intrecciano. Attraverso la sessoanalisi, il professionista aiuta il paziente a riflettere su eventuali difficoltà, desideri o aspetti inesplorati della propria sessualità, sempre nel rispetto della sua unicità e dei suoi valori personali. Tra gli obiettivi primari si cerca di favorire una maggiore consapevolezza e accettazione di sé, accompagnando la persona verso una sessualità vissuta in modo autentico e gratificante. Questo percorso si svolge in un ambiente di ascolto attento, privo di giudizio, e centrato sul benessere globale del paziente. La sessoanalisi può essere utile sia per chi vive specifici disagi legati alla sessualità sia per chi desidera approfondire la conoscenza di sé in questa sfera fondamentale della vita.
Cordiali saluti
Dottor Mauro Vargiu

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