Gentilissim*, Vi scrivo per chiedere un parere in merito a qualche mio sintomo che mi preoccupa.

8 risposte
Gentilissim*,

Vi scrivo per chiedere un parere in merito a qualche mio sintomo che mi preoccupa.
Mi spiego meglio.
Sono un ragazzo di vent'anni, normopeso.
Alimentazione sana, ma poca attività fisica.
Devo premettere che è da qualche anno che soffro di ansia, nell'ultimo anno anche di attacchi di panico.
Da qualche settimana ho iniziato un percorso psicoterapeutico e da questo punto di vista le cose stanno migliorando.
Il problema però è un altro, almeno così sembra.
Cioè, ho vari fastidi "fisici", di diverso tipo.
Il mio medico di base, dopo aver fatto alcune visite (analisi del sangue - risultate perfette -, Holter dinamico - 24h, esito negativo - e lastra toracica - anche questa riuscita con un ottimo esito), sostiene che siano somatizzazioni dell'ansia e il percorso di cui vi parlavo dovrebbe farmi sentire meglio.
Il tutto è iniziato dopo essermi laureato a fine settembre di quest'anno, un dolore al petto (lato sinistro) comparso una sera e durato un paio di settimane circa; il dolore sembra essere scomparso da solo, dopo aver preso per cinque giorni circa l'OKI (antinfiammatorio).
Dopodiché, l'ho sentito sporadicamente sotto forma di "scossetta" (acuta, dura pochi secondi) o come se fosse un "peso" (questo può durare alcuni minuti, non molti).
Cercando di ritornare indietro nel tempo, ricordo questo dolore sporadico anche negli anni scorsi, dopo aver mangiato un po' pesante, come dopo la pizza (se questo può essere utile, non so se i muscoli della mascella possono influenzare gli altri, dal torace al braccio, poiché mi sembra di aver provato dei fastidi al torace e al braccio anche durante l'estate, quando tendevo a digrignare i denti per il nervosismo).
Toltosi questo dolore costante (anche se tutt'oggi continua sporadicamente, come accennavo sopra), si è presentato all'improvviso (ed è durato una settimana circa, ora è più lieve o quasi inesistente) una sensazione di pesantezza al torace, sempre ricondotto dal mio medico ad ansia.
Ogni tanto si ripresenta, ma non forte come le prime volte.

Un'ultima cosa, arrivo al punto: la mia postura non è delle migliori e il medico di base mi ha detto che potrebbe essere una causa scatenante determinati dolori (magari muscolari, sia a petto che braccia).
Inoltre, non rara è la sensazione di setto nasale "chiuso" o "deviato", che a volte provoca mal di testa.

Credo di aver scritto tutto.
Che ne pensate?
Potrei fare qualche altro tipo di accertamento o di visita, ad esempio, dal fisioterapista, se magari è una questione di dolore muscolare/intercostale/dovuto alla postura?
Vi ringrazio infinitamente e vi auguro un buon lavoro e un buon anno nuovo!
Gent.mo,
al di là delle sue problematiche più ampie e del relativo percorso terapeutico che ha già iniziato, quello toracico può effettivamente essere un dolore articolare/muscolare che può manifestarsi con sensazioni di peso/rigidità, oppure in maniera più acuta e trafittiva, in rapporto alle strutture effettivamente coinvolte. Se il suo medico ritiene di non dover fare accertamenti, è ragionevole ipotizzare che il problema sia disfunzionale, ovvero non patologico ma dovuto a perturbazioni di funzionamento in strutture di per se integre (come deve essere 20aa di età).
E’ perfettamente normale che un dolore che interessa il comparto toracico, come anche per altri distretti, abbia una diretta implicazione sulla respirazione e, nel caso, sulla percezione di ansia se l’individuo soffre anche di questo.
Il consiglio che posso darle, senza avere altri dati, è quello di muoversi e di effettuare piccoli esercizi ginnici basilari con gli arti superiori (durante le lezioni di ginnastica ne avrà sicuramente svolti a scuola). Possibilmente anche fino a produrre un po’ di sudorazione, con gli stessi esercizi e/o con camminate a passo sostenuto, con indumenti che favoriscano la stessa sudorazione. Tutto questo attiverà meglio la microcircolazione, con diretto beneficio anche per i muscoli coinvolti.
Deve anche sapere che gli stessi dolori possono peggiorare dopo posizioni sedute protratte o di relax, per le curve sollecitanti che la colonna vertebrale assume, se mantenute per un tempo non breve. In prevenzione e quando è seduto, utilizzi un supporto lombare (cuscino cilindrico di 10/15 cm posizionato trasversalmente sulla schiena (contro lo schienale), sopra il livello della cintura.
Se ciò non bastasse, può essere necessaria qualche seduta di osteopatia (2/3), per gestire quegli equilibri problematici della colonna vertebrale e della cassa toracica.
Un cordiale saluto e buon anno.

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ciao, ho già avuto pazienti con esperienze simile alle tue e grazie al trattamento osteopatico a loro effettuato, si sono sentiti molto meglio ,proprio perchè l'integrazione tra il lavoro strutturale manuale e quello del percorso psicoterapeutico, garantiscono il raggiungimento del massimo risultato in tempi relativamente brevi. in queste situazioni è importante alleggerire la tensione dell'articolazione temporomandibolare, riequilibrare il ritmo respiratorio e mobilizzare tutte le strutture rigide del corpo. un caro saluto.
Buongiorno, da quanto scrive mi trovo d'accordo col suo Medico di Medicina Generale nel fatto che la somatizzazione può dare sintomi simili ai suoi.
Visti già esclusi problemi di natura viscerale o circolatoria, dagli esami che ha già effettuato, le consiglierei una visita con un Fisioterapista o un Osteopata che possano instaurare un rapporto di dialogo e collaborazione con lo psicoterapeuta che la segue, in modo da comprendere il più possibile quanto nel suo caso la sfera emotiva possa influenzare quella somatica e viceversa, così da rompere il circolo vizioso instauratosi.
Saluti e buona guarigione!
La somatizzazione è una cosa normale. Sono d’accordo con il suo medico, aggiungerei attività fisica per risolvere il suo problema. Resto a sua disposizione. Andrea
Gentilissimo, devo dire di trovarmi in accordo con il suo medico di base. Resta da chiarire, il percorso di psicoterapia ha portato anche dei risultati per quanto riguarda i suoi sintomi? ha notato diminuizioni o variazioni?
Resto dell'idea dei colleghi, attività fisica e trattamenti posturali ed osteopatici possono aiutarla a svincolarsi dalle tensioni e rigidità. Resta fondamentale il percorso psicologico.
A sua disposizione,
Saluti.
Buongiorno, ho appreso quanto indicato nella sua domanda.
Sicuramente il percorso dallo psicoterapeuta può aiutare, ma non escluderei una valutazione del sistema nervoso autonomo che va a prendere in considerazione tutti quelli che sono i sintomi vaghi.
L’associazione con questo tipo di test e la valutazione fisioterapica ci permettono di andare a compiere un lavoro a 360gradi.
Per qualunque dubbio o necessità sono a disposizione.
Cordiali saluti
Buongiorno, agli esami effettuati aggiungerei una valutazione funzionale del fisioterapista e una valutazione osteopatica al fine di escludere la presenza di disfunzioni che possono interferire con il suo stato di salute e facilitare l'instaurarsi di meccanismi di somatizzazione dell'ansia e intraprendere eventualmente un percorso terapeutico con il fisioterapista e/o con l'osteopata oltre che con lo psicoterapeuta. Consiglio anche attività fisica aerobica a bassa intensità e di lunga durata (ad esempio camminare a passo veloce almeno 40 minuti 3-4 volte a settimana). Cordiali saluti
Buonasera
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie

cordialmente

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