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3 risposte
Gent.mi Dott.ri buonasera,
scrivo per chiedere delle informazioni relative ad un piccolo problema che mi si è presentato. A seguito di un lieve dolore nella zona inguinale che si irradiava al testicolo sinistro, sotto consiglio del mio medico di base, ho eseguito un'ecografia inguinale che ha prodotto il seguente referto: "in sede inguinale sinistra si apprezza punta erniaria, a contenuto adiposo di 8.5 mm, che si impegna in una porta erniaria, di 4.6 mm. Nulla da segnalare a destra".
A seguito di ciò ho eseguito una visita chirurgica e il medico mi ha confermato la punta d'ernia e mi ha prospettato un intervento che, non essendo una situazione grave la mia, da effettuare tra 6/8 mesi come da lista disponibilità dell'ospedale a cui mi sono rivolto. Premettendo che un intervento non mi mette timore e fidandomi ciecamente del parere medico, vorrei solo sciogliere alcuni dubbi. Trattandosi di punta d'ernia come avvengono questi interventi? Chirurgia tradizionale o laparoscopia? È possibile, pur essendo una punta, che a seguito dell'operazione vi sia una recidiva? O problemi ai nervi? Ultima domanda: prima di iniziare ad utilizzare la mutanda contenitiva come consigliatomi dal chirurgo, accusavo una strana sensibilità nella zona del testicolo sinistro e una sorta di lieve fitta al fianco. Per escludere ulteriori problemi ho effettuato un'ecografia addominale totale e una scrotale che hanno evidenziato tutto nella norma. Potrei associare questi piccoli sintomi come causa sempre della punta erniaria? Ringrazio in anticipo.
Prof. Carlo Rando
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Milano
Una sintomatologia che con alta probabilità deriva dall'ernia che va pertanto riparata con calma, ma non troppa. Altri aspetti della sintomatologia testicolare possono derivare da una congestione infiammatoria pelvico-prostatica che va invece attentamente valutata con i dovuti esami genitali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura differenziale del secreto prostatico estratto e dell’urina), senza fare minimizzazioni, interpretati da un buon andrologo.

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Salve, rispondo per punti:
una piccola ernia inguinale può essere riparata sia per via open che laparoscopica, quest'ultima trova in genere una indicazione stretta nei soggetti di sesso biologico femminile, nelle ernie bilaterali e nelle recidive su pregresso intervento open.
Non si può escludere al 100% la comparsa di una recidiva o di dolore inguinale cronico dovuto a stimolazione di uno o più nervi del canale inguinale ( a prescindere da qualunque variabile, operatore, tecnica, ecc...); nel Suo caso, trattandosi di difetto minimo è sicuramente più rara l'insorgenza di complicanze.
I sintomi potrebbero essere dovuti all'ernia ma sarebbe da escludere una contemporanea neuropatia compressiva delle radici spinali omolaterali al fastidio (andrebbe fatta una risonanza magnetica della colonna lombare e una visita ortopedica/neurochirurgica), che spesso è la vera causa delle sensazioni dolorose in sede inguinale.
Dr. Gaetano Vetrone
Chirurgo generale, Chirurgo, Chirurgo plastico
Bologna
l'ernia inguinale di piccole dimensioni se sintomatica, può avere un'indicazione all'intervento. sull'ernia monolaterale il consiglio è di eseguire la tecnica inguinotomica (ossia "tradizionale"). il rischio di recidiva e di dolore cronico è basso ma presente (circa 3%) ed è inevitabile, con qualunque tecnica.

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